Capitolo Sedici

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È solo un Natale con i ragazzi, e poi Seungmin non ci sarà. Che problema c'è?

Prendo un sospiro mentre la porta di casa si apre, rivelando la figura di Minho in un pigiama natalizio.
«Non sapevo che a Lee Minho piacesse indossare i pigiama natalizi.» contesta Chan, dandogli una pacca sulla spalla.

«Non fatevi strane idee: mi hanno costretto.» Minho guarda i nostri vestiti. «E voi perché siete vestiti così eleganti? Jeongin non ha rotto il cazzo anche a voi per farvi indossare dei pantaloni con le renne e Babbo Natale?»

«Non potevamo di certo fare tre isolati vestiti in quel modo.» borbotto, entrando in casa dopo Chan.
«Finalmente siete arrivati!» esclama Min-Seo, uscendo dalla cucina con le mani sporche di farina e con un sorrisone felice sulle labbra: è decisamente la fan numero uno del Natale.

«Felix controlla i biscotti, si sente puzza di bruciato!» esclama Hyunjin davanti alla televisione, scorrendo fra i numerosi titoli cinematografici natalizi.
Felix corre in cucina e quasi scivola sui rimasugli di farina che sta lasciando Min-Seo.

«Ragazzi, qui ci sono i vostri pigiami natalizi!» urla eletrizzato Jeongin, lanciando un paio di pantaloni e magliette a me e a Chan.
«Buona fortuna.» sussurra Minho, avvicinandosi all'albero per dare una mano a Changbin con i regali.
«Fate largo!» Jisung si siede su una lastra di legno in cima alle scale e arriva al piano inferiore slittando sui gradini.

«Jis, ti farai male!» esclama Chan, aiutandolo a fermarsi.
«Grazie, Hyung. Stavo per finire di faccia contro la porta.» Jisung lo abbraccia, prima di correre in cucina per aiutare Felix e Min-Seo.

Stringo i vestiti che mi ha dato Jeongin fra le mani e vado verso il bagno.
Infilo il pigiama e rido guardando la faccia buffa della renna sulla maglia.
Apro la porta ed esco dal bagno, scendendo il primo gradino delle scale.

«Soowon?»

Il sangue mi si raggela nelle vene e dimentico come respirare. Stringo le mani in due pugni, le unghie che si conficcano nella pelle del mio palmo.

Lui non è partito.

*ੈ✩‧₊˚

Scendo le scale di corsa, ma vengo fermata da Seungmin che mi tira per il braccio e finiamo nella stanza più stretta della casa: lo sgabuzzino.

«Lasciami, Seungmin.» mi dimeno, cercando di fuggire dalla sua presa sul mio braccio.
«Ascoltami per un secondo.»
«Ti ho già ascoltato abbastanza e ogni volta non ha portato a nulla di buono!»

La mia schiena sbatte contro il muro freddo, mentre i nostri visi sono così vicini che mi portano a ricordare l'accaduto di tre settimane fa.
«Mi dispiace.»
«Non dire queste cazzate! Sono stata male per tutti questi giorni e pensi che un "Mi dispiace" possa far tornare tutto come prima? Tu mi hai baciata, ma mi guardi come se fossi stata io a commettere l'errore di farlo. Non sai tutte le notti in cui non ho dormito!» delle lacrime mi rigano le guance, la gola mi brucia e, nonostante tutto lo schifo che gli ho detto, Seungmin trova la forza di aprire le braccia e di stringermi in un abbraccio stretto.

«Perché non sei andato via? Perché non sei più partito? E perché sei qui davanti a me solo per farmi stringere il cuore come succede ogni volta che ti vedo?»
«Sei dannatamente stupida e ingenua, Soowon»

*ੈ✩‧₊˚

Sono quasi le tre di notte e io percorro le scale della casa dei ragazzi per andare in cucina e riempire un bicchiere con dell'acqua.

Guardo l'albero ancora acceso e i regali sotto esso che aspettano di essere scartati fino a domani mattina.
Sposto lo sguardo sul divano, dove intravedo piccoli ciuffi di capelli scuri sullo schienale.

Lascio il bicchiere nel lavandino e vado in salotto, prima di capire che la persona seduta sul divano non è altro che Seungmin. Tamburella le dita sul suo computer, mentre le orecchie sono coperte dalle sue cuffie e la coperta gli cinge le gambe.

"Nella vita ci saranno sempre degli ostacoli, essi servono per far scorrere il nostro destino. Gli ostacoli li devi affrontare, perché molte volte portano a qualcosa di meraviglioso."

Quelle parole frullano nella mia testa ogni volta che un problema si presenta nella mia vita. Mia nonna aveva ragione, cazzo se aveva ragione.

Alzo un lembo della coperta e mi siedo sul divano. Seungmin si sfila le cuffie e mi guarda sorpreso.
«Ho sempre sottovalutato la coerenza.» dico, stringendomi accanto a lui per avere una parte di coperta sulle gambe.

«Davvero? Non me lo sarei mai aspettato dalla mitica Bang Soowon.» sorride, facendomi ridacchiare. Guardo lo schermo del laptop.
«Che stavi facendo?»
«Non ti sembra ovvio? Shopping
online.» spiega, continuando a scorrere fra i capi d'abbigliamento.

Poggio la testa sulla sua spalla e stringo la sua mano libera nella mia.
«Sai...dispiace anche a me. Avrei dovuto capire il tuo timore e magari accettarlo: ci siamo passati entrambi in una delusione d'amore. Aspetterò se necessario, ma non ti volterò mai le spalle, Seungmin...anche se sei un arrogante e una testa di cazzo che si fa odiare a volte.»

«Sto cercando di non baciarti, quindi smettila.»
Alzo la testa dalla sua spalla e sorrido. Lui mi guarda: gli occhi illuminati dal chiarore della Luna che entra dalle finestre.
Porto le mani sulle sue guance e avvicino i nostri visi, mentre lui fa scivolare il computer sul tavolo davanti al divano.

La mia schiena incontra la morbidezza del divano, Seungmin tiene le sue mani ai lati della mia testa per non cadere sopra di me. Abbassa la testa e finalmente mi bacia per davvero. Un bacio che fa esplodere in me ogni sentimento.

Ho baciato la persona che amo e odio di più allo stesso tempo e mi sento dannatamente bene adesso.

*ੈ✩‧₊˚

[ 🎲 ] 𝐀𝐋𝐋 𝐒𝐄𝐀𝐒𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐓𝐎 𝐎𝐍𝐄 - 𝗸.𝘀𝗺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora