Capitolo Quindici

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Mi stacco dal bacio con un movimento brusco della testa, poi mi tocco le labbra.

«I-io...» balbetto, mentre Seungmin si alza dalla sedia come se essa stesse improvvisamente prendendo fuoco. «Seungmin, che diavolo stai facend-» gli tocco il braccio, ma lui si sposta e mi guarda come se fossi stata io a commettere l'errore di baciarlo.

«Soowon, forse è meglio se siamo distanti per un po'.»

*ੈ✩‧₊˚

Esco da scuola con il mio compito di matematica fra le mani e mi soffermo a guardare il cielo grigio come il mio umore.

Ho preso otto in matematica, cosa dovrebbe andare meglio di così? Mi sarei posta la stessa domanda pochi giorni fa, mentre probabilmente sarei uscita da scuola con tutta la felicità che avevo in corpo e con il sole che mi sorrideva alto nel cielo.

"È meglio se siamo distanti per un po'."

Quella frase continua a riecheggiare nella mia testa come in loop, senza mai una fine. Mi bacia e poi se ne pente? Gli faccio così tanto schifo?
Infilo il compito di matematica nello zaino e mi lascio alle spalle il cancello della scuola, mentre striscio con lentezza i miei piedi sul marciapiede.

Mezz'ora dopo, sono davanti casa dei ragazzi, non per parlare con Min-Seo, né tanto meno con gli altri. Devo vedere Seungmin. Ho bisogno di vedere Seungmin.

Corro fino alla finestra della sua stanza e salgo su una sedia d'acciaio che era fuori già da giorni, ormai piena di ruggine. Stringo il bordo di marmo della finestra per non cadere e guardo Seungmin seduto alla scrivania mentre fa i compiti.

Tiro qualche colpo al vetro e, solo dopo il terzo, lui riesce a notarmi. Senza cadere, tiro fuori dallo zaino il mio compito di matematica e gli mostro il voto con un sorriso fiero sulle labbra.

Lui alterna lo sguardo da me al pavimento e poi si alza dalla sedia. I miei occhi traboccano di speranza, che svanisce come fumo quando chiude la tapparella.

*ੈ✩‧₊˚

«Soowon, dannazione, apri questa porta!»

Lascio cadere l'ennesimo fazzoletto sul pavimento, altre lacrime mi rigano le guance. Chi lo avrebbe mai detto? Piangere e star male per Seungmin?

Dopo gli ennesimi colpi sul legno della porta della mia stanza da parte della mia migliore amica, mi decido ad alzarmi e ad aprire quanto basta per far entrare solo lei, mentre gli altri ragazzi mi guardano preoccupati.

«Guarda come sei conciata!» dice, stringendomi in un abbraccio caldo e confortevole.
«Mi sento uno schifo, MinMin.» singhiozzo, stringendola con le mie braccia indolenzite.

«Tranquilla, sono qui. Se ti può consolare, ho portato il tuo gelato preferito e potremmo guardare qualche serie tv!»
«Non ho fame.»
«Soowon, Chan mi ha detto che non mangi da giorni e guardati...sei pallida, con due occhiaie sotto gli occhi e il naso rosso!»

«Ho consumato un pacco di gomme da masticare e dell'acqua, vanno più che bene.»
Min-Seo mi afferra dalle spalle e mi pianta addosso i suoi occhi pieni di rabbia.

«Mi sale il nervoso a vederti così! Potrei uccidere chiunque, specialmente quella testa di cazzo di Kim!»
«Per favore, MinMin...non urlare.»
«Non puoi star male per colpa sua! Non hai pianto così tanto quando ti sei lasciata con quel topo di fogna chiamato Yong-Soo!»

Mi siedo sul letto, stringendo il naso nel fazzoletto. Min-Seo poggia la busta del gelato sulla mia scrivania e si siede accanto a me.
«So che non è un buon momento, ma...fra un po' si avvicinano le vacanze di Natale e i ragazzi vogliono festeggiarlo tutti insieme a casa nostra. Seungmin ha detto che non ci sarà perché probabilmente partirà per la Corea per passare le vacanze con la sua famiglia, quindi potresti stare bene e divertirti. Che ne dici?»

*ੈ✩‧₊˚

[ 🎲 ] 𝐀𝐋𝐋 𝐒𝐄𝐀𝐒𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐓𝐎 𝐎𝐍𝐄 - 𝗸.𝘀𝗺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora