Capitolo Diciassette

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La luce del sole mattutino entra dalle tapparelle semi aperte, illuminando le coperte. Apro prima un occhio e poi l'altro e li strizzo leggermente per abituarmi alla luce. Dal colore delle pareti capisco di non essere a casa mia né di conseguenza nella mia stanza, bensì in quella di Seungmin.

Il suo braccio, coperto dalla maglia del pigiama natalizio, mi circonda i fianchi, mentre il suo petto aderisce contro la mia schiena e il suo respiro caldo mi colpisce la nuca.
Sento un profumo piacevole, come quello dei biscotti natalizi che prepara ogni anno mia madre. Mi volto, cercando di non svegliarlo e lo guardo: ha il naso sporco di farina e odora di cannella.

Sì, quella cannella che mia madre usa per cucinare i biscotti. Sposto il suo braccio e scaccio via le coperte per scendere dal letto. Scendo al piano inferiore e noto alcuni rimasugli di farina sul tavolo, mentre alcuni pezzi di massa per biscotti sono nel cestino.

Ha cercato di preparare dei biscotti con scarsi risultati?

Ridacchio, alzandomi le maniche del pigiama. Apro il frigo, trovando fortunatamente alcuni ingredienti.

*ੈ✩‧₊˚

Prendo la teglia dove ho lasciato i biscotti e la metto nel forno caldo. Mi siedo sul pavimento e rimango ferma a guardare i biscotti che pian piano diventano più scuri.

Qualcuno sbatte contro lo stipite della porta.
«Oh, merda!» Seungmin entra nella cucina toccandosi il ginocchio e piagnucolando. Lo guardo per qualche secondo e poi torno ad osservare i biscotti.

«Grazie per esserti preoccupata.» sbuffa drammatico, sedendosi accanto a me.
«Sei ancora sporco di farina.» trattengo una risata quando guardo il suo viso.
«Senti, non tutti sono portati per la cucina.» si passa una mano sul naso, togliendo la farina.

«Quanto sei permaloso.» roteo gli occhi, stringendo le gambe al petto e poggiando la testa sulle ginocchia. Seungmin mi tira dal braccio e finisco seduta fra le sue gambe, mentre mi spinge contro il suo petto e osserviamo insieme i biscotti.

«Perché siamo seduti sul pavimento come due idioti?» chiede, giocando con i miei capelli.
«Perché sono le sette del mattino e se facciamo troppo rumore potremmo svegliare gli altri.» gli ricordo, sbadigliando successivamente.

Seungmin raccoglie il libro che avevo lasciato sul pavimento poco fa, dato che la mia intenzione era quella di stare accanto al forno e leggere un buon libro.
Sfoglia le pagine ed estrae il segnalibro, portando il libro sulle mie gambe e leggendo in silenzio. Alzo la testa e lo osservo, concentrato come non mai a leggere. Poggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi ascoltando il suo battito calmo.

«Se in passato mi avessero detto che saremmo finiti così, a guardare dei biscotti una fra le braccia dell'altro, avrei probabilmente riso in faccia a quella persona.» dice, interrompendo il silenzio e facendomi ridacchiare.
«Pensi mai che forse era il nostro destino finire così?» chiedo, lui annuisce convinto e mi osserva, alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

«Cazzo, posso baciarti?» borbotta.
«Perché devi chiederlo ogni singola
volta?» lui non mi risponde, piuttosto ricopre la mia guancia con la sua mano e mi attira in un bacio dolce, mentre la sua mano sinistra vaga dai miei fianchi alla mia coscia. Stringo alcune ciocche dei suoi capelli fra le dita, gesto che lo fa sorridere nel bacio.

Il rumore di uno foto ci fa staccare, mentre Jisung giace davanti alla porta con il telefono in mano insieme a Min-Seo.
«Questa va' dritta al telegiornale!» esclama il ragazzo dalle guance paffute.

«Jisung, non azzardati!» urlo, alzandomi per rincorrerlo sotto le risate di Min-Seo e di Seungmin.

*ੈ✩‧₊˚

Dopo aver fatto colazione tutti insieme e aver scartato i regali, io e Chan siamo tornati a casa.
Apro il mio laptop e lo sistemo sulle gambe, osservando il file sul mio articolo ancora vuoto...quello sull'amore adolescenziale.

Mi mordicchio le labbra e inizio a spingere velocemente le lettere sulla tastiera.

"L'amore adolescenziale è un sentimento unico e indimenticabile, caratterizzato da intensità e passione. Durante l'adolescenza, si vivono le prime esperienze sentimentali che lasciano un segno profondo. È un periodo in cui si è particolarmente vulnerabili, alla ricerca di un’identità, e l'amore diventa un'espressione del bisogno di sentirsi accettati, compresi e amati.

Questo tipo di amore è spesso idealizzato. Gli adolescenti tendono a vedere l’amore come un qualcosa di perfetto e fiabesco, con una forte componente romantica e sognatrice. L'amore in questa fase della vita è totalizzante: ci si sente come se il mondo girasse attorno a quella persona, senza però comprendere appieno le complessità di una relazione matura. Questo porta a vivere emozioni molto forti, come la gioia immensa quando l’amore è ricambiato, o la sofferenza devastante in caso di delusioni o rifiuti.

L'amore adolescenziale, però, è anche un'importante fase di crescita: si fanno errori, si provano gelosie, incomprensioni.

L'amore è reale e genuino. Non è solo un sentimento superficiale, è un ricordo che rimane impresso per sempre. E io, questi sentimenti, li ho conosciuti e capiti."

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[ 🎲 ] 𝐀𝐋𝐋 𝐒𝐄𝐀𝐒𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐓𝐎 𝐎𝐍𝐄 - 𝗸.𝘀𝗺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora