Nelle strade di Nizhny Novgorod

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Caccia alla regina di Mosca

-Capitolo 31-

Nelle strade di Nizhny Novgorod


<Glenda aspettami!>

Masha e Marcello erano per le strade di Nizhny Novgorod, e quest'ultimo era in difficoltà a rimanere al passo con l'amica.

Non faceva solo fatica a camminare per le strade innevate, ma anche perché erano usciti da ore, e Masha non si era fermata nemmeno per riprendere fiato.

<Glenda!> la chiamò ancora il povero ragazzo, e quest'ultima si girò e chiese seccata <Che c'è!?>

<A-aspetta un attimo> sussurrò ora riprendendo il fiato finalmente, e appoggiando la mano sul braccio della ragazza, disse <R-rispiegami cosa dobbiamo cercare per l'esattezza>

La finta bionda sbuffò, e tirando fuori una foto, disse <Dobbiamo cercare questo simbolo>

Marcelo prese la foto, e guardandola con attenzione osservò l'immagine.

Era uno scudo con tre chiavi all'interno.

Marcello guardò Masha, e quest'ultima già sapendo cosa stava per dire, disse riprendendo la foto <Lo so, sembrano gli scudi delle famiglie nobili del medioevo, e ne abbiamo già viste alcune, ma non con le tre chiavi>

<Tu dici che potrebbe essere il simbolo della famiglia di Illodor? Della famiglia Orlov?>

Masha guardò ancora con un po' di disprezzo quella foto, lei non sapeva nulla della famiglia Orlov, e se avesse voluto sapere qualcosa, sarebbe rimasta... ma così non era stato.

Il cantante si accorse di come Glenda si fosse persa nei suoi pensieri, alle volte lo spaventava quando la vedeva così, sembrava proprio che non ci fosse nient'altro che lei e i suoi pensieri.

Al liceo, soprattutto l'ultimo anno, gli capitava molto di vederla distrarsi anche nel mezzo di una conversazione per via dei suoi pensieri, e poi anche il dottore gli aveva detto che quei pensieri potevano essere molto pericolosi.

<Beh, glielo chiederemo prossima volta che lo sentiamo!>

La ragazza si risvegliò dall'incanto, e Marcello sorridendo, continuò mettendo la sua mano sulla spalla della donna, e avvicinando il capo <Fammi vedere più da vicino la foto, così me la ricordo meglio>

Glenda guardò da vicino i capelli biondi miele del ragazzo, e notando come fossero ricci, gli ricordarono quelli di Mellow.

Aveva letto la sua lettera, e già dopo poche righe, si era resa conto che aveva scritto tutte e cose che gli avrebbe fatto se l'avesse portata in America con lei. E beh, aveva dovuto interrompere la lettura dato che c'era Marcello in camera che stava leggendo un libro, e se si fosse assentata per troppo tempo in bagno, era certa che sarebbe venuto a bussare per sapere se stesse bene.

"Dannazione dovevo partire da sola" pensò stringendo i denti Masha, e ora di cattivo umore, si staccò da Marcello facendogli perdere l'equilibrio, e continuò la ricerca!

***

<GLENDA LI!>

La ragazza girò immediatamente il capo, e guardando dove aveva indicato l'amico, sorrise commossa!

Finalmente, quel maledetto scudo con le chiavi!

Masha attraversò la strada senza nemmeno guardare, e infatti certe auto dovettero inchiodare per non investirla, fatto sta che la donna si fermò davanti a un negozio di liquori.

Notò come accanto al numero civico ci fosse lo scudo con le tre chiavi!

<Che occhio che hai avuto Marcello! Era così piccolo che non l'avrei mai notato da lontano>

Il biondo sorrise gonfiando il petto, finalmente poteva dimostrare a sé stesso e a Glenda che aveva fatto bene ad andare con lei!

Decisero di entrare, e Masha si accorse che c'erano delle persone all'interno del negozio eccetto per i commessi.

<Benvenuti, come posso aiutarvi?>

I due italiani si girarono allo stesso momento, e la donna che li aveva accolti sorrise gentilmente.

Masha si fece avanti e guardando ancora con un po' di sospetto i clienti, chiese a bassa voce <Ho visto che avete uno scudo interessante accanto al numero civico... assomiglia molto a quello che ha un mio amico>

E mise la foto che gli aveva dato Illodor prima della sua partenza, e la donna dall'altra parte del bancone, prese la foto e osservandola a lungo, poi chiese puntando gli occhi ora sull'ex prostituta <E si può sapere il nome del vostro amico?>

La donna dai capelli decolorati si guardò ancora attorno, e insù ira rispose <Si chiama Illodor... Orlo->

La commessa spalancò gli occhi, e sparì all'interno di una porta!

Marcello avvicinandosi lentamente chiese a bassa voce <Un piccolo riassunto di cosa è successo?>

Glenda ancora confusa per il comportamento della donna, seppe solo dire <Sai... sinceramente non so nemmeno io cosa sia successo>

Il biondo la guardò confuso, e Masha poi realizzò che quella donna si era portata dietro la foto!

E se non gliela avesse più ridata? Anzi! Se fosse andata ad informare qualcuno che voleva mettere i bastoni tra le ruote per la sua ricerca?

Magari erano sottoposti di Boian sotto copertura!

In questo turbinio di teorie del complotto che si stava inventando di sana pianta, fu ridestata da Marcello che semplicemente indicò davanti a loro.

Vide la commessa sorridere, e poi un ragazzo giovane che la guardò da capo a piedi.

<Voi due con me, tu Yolanda servi gli altri clienti>

La donna fece cenno di si, e aprendo poi una parte del bancone per far passare i due italiani, li salutò chiudendo la porta da cui era scomparsa pochi minuti prima.

Masha e Marcello si stupirono del piccolo e stretto corridoio che dovettero intraprendere.

Marcello in particolare ebbe un po' di difficolta dato che aveva delle spalle molto amplie; invece, il ragazzo che faceva da capo fila, non aveva nessuna difficoltà dato che era mingherlino.

La donna ancora confusa poi chiese <Conoscete Illodor Orlov?>

Il ragazzo si girò distrattamente per guardarla, ma decise di ignorarla e continuare a camminare.

Ad un punto si fermò, e Marcello notò che c'era un bivio, ma senza indugi il ragazzo mingherlino aprì la porta di sinistra, dove all'interno si rivelarono delle scale a chiocciola!

Il biondo aggrottò le sopracciglia, si sentiva un elefante in un negozio di cristalli; infatti, ebbe difficoltà anche nel salire quelle scale inutilmente intrinseche!

Finalmente gli mancavano pochi grandi, quando sentì uno strano rumore, e sia Masha che il ragazzo che gli stava facendo strada si girarono.

Marcello impallidì, e guardando sotto il suo piede, vide come il gradino di legno si stesse rompendo, e non fu abbastanza abile che si ruppe del tutto sotto il suo peso!

Cadde come una pera cotta, e con l'aiuto della sua amica, finalmente si ritrovò al secondo piano.

Ancora provato per le cose che aveva passato quella giornata, premette le labbra ed esclamò!

<Dove diamine siamo Masha?! E poi mi voglio sedere! Mi fanno male i piedi e le gambe! È da tutto il girono che stiamo camminando!>

Glenda vendendo davanti a sé il suo amico più esausto che mai, disse facendogli qualche pacca sulla spalla <Su non lamentarti troppo, vedrai che tra poco ci siederemo da qualche parte, o almeno... spero>

E girandosi verso la loro "guida", notò solo come li guardò seccato, e continuò a camminare in quell'edificio che era tutto purché normale.

Caccia alla regina di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora