Il sottoposto più curioso di Mosca

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Caccia alla regina di Mosca

-Capitolo 17-

Il sottoposto più curioso di Mosca


Tarasova stava gironzolando nella grande villa Doronin, non aveva visto il suo signore da un po' di giorni...

Vide poi Irakliya, sempre composta ed elegante.

Sorrise senza nemmeno accorgersene, ma poi aggrottò gli occhi nel vedere cosa aveva in mano.

<<Come mai hai ancora i gioielli che ha comprato l'ex signora Doronin?>>

Irakliya lo guardò con la coda dell'occhio, e alzando le sopracciglia se ne andò senza dare nemmeno una risposta.

Tarasova ghignò divertito, le era mancata molto, e mettendosi accanto a lei nel mentre che continuavano a camminare, disse ancora <<Il signor Doronin ha ordinato di buttare tutto ciò che era della sua ex moglie>>

E rubandogli di mano una delle tante scatoline che racchiudevano dei gioielli, la aprì e notò cosa c'era al suo interno.

Era una collana formata da un filo d'oro rosa con un ciondolo a forma di cerchio con dei piccoli diamanti colorati al suo interno.

La girò per vedere se c'era qualche dettaglio che si era perso, dopotutto era una collanina così insignificante, che gusti strani che aveva l'ex signora Doronin...

La domestica della casa riprese il gioiello, e appoggiando tutte le altre scatole su un mobile, prese un fazzoletto pregiato, e con attenzione pulì il ciondolo dalle impronte di Tarasova.

L'uomo sbuffò, prima che se ne andasse, non era così fredda con lui.

Guardò poi ancora come stava trattando quella collana, e sorridendo chiese <<Ti eri affezionata a lei?>>

Irakliya si fermò di scatto, affezionata?

Come poteva affezionarsi a qualcuno?

Alla caserma di Norilsk affezionarsi a qualcuno era estremamente proibito, e quelle regole erano ancora incise nella sua mente, nonostante fossero passati molti anni da quando ci fosse uscita.

Rimise nella scatola il gioiello, e sussurrò rispose <<Mi sto occupando della rimozione di tutti gli averi della signora Doronin a modo mio>>

E se ne andò.

<<Ti sei proprio affezionata...>> sussurrò a sua volta Tarasova.

Magari Mironova poteva dirgli di più su questa signora Doronin e sul perché il suo signore l'avesse cacciata immediatamente dopo la festa di Natale!

Sorrise soddisfatto della sua idea, e andò a caccia del sottoposto più fedele di Boian.

<<Non ti deve interessare>>

Tarasova sospirò pesantemente.

<<E perché no?!>>

Mironova era in piedi davanti alla sua scrivania, e stava mettendo a posto dei documenti, si girò verso il collega, e voltandosi nuovamente verso la scrivania rispose <<Perché non la vedrai mai più>>

E sorrise nel dire quelle parole!

Aveva vinto, quella puttana non sarebbe mai più stata accanto al suo prezioso signore.

Era felice, da molto tempo non sentiva un sentimento simile, e l'idea che fosse stato lo stesso Boian a cacciarla era quello che lo faceva sorridere di più!

Tarasova pettinandosi a casaccio i suoi capelli rossicci, disse avvicinandosi e scompigliando tutti i documenti <<Eppure appena era entrata alla festa di Natale, è stato lo stesso signor Doronin ad andarle in contro! Mi sembra strano che abbia cambiato idea nel giro di poche ore!>>

Mironova stringendo i denti spintonò il collega, ora doveva rimettere tutto a posto!

<<Come già detto prima, non ti deve interessare! Ora non si farà mai più vedere. E poi il nostro signore non deve giustificare nessuna delle sue scelte! Ora sparisci, sono certo che tu abbia qualcosa di più utile da fare invece di infastidirmi!>>

Il sottoposto dalla carnagione olivastra aggrottò le sopracciglia, era stato in America per ben cinque anni, e nessuno voleva aggiornarlo sulle cose che erano successe!

Però era certo di una cosa, quella Masha era l'unica che potesse stare al fianco di Boian come moglie!

Non si era per nulla dimenticato le cose che aveva detto riguardanti il suo signore!

Nessuno si sarebbe mai sognato di descrivere Doronin come un uomo sensibile, e l'aveva fatto riflettere molto.

Fece una linguaccia a Mironova facendo cadere altri documenti, e scappando prima che il collega gli potesse sparare, decise di andare in un posto che conosceva bene.

Scese delle scale, e andando in un lato tranquillo della villa, bussò alla porta, e sentì <<Avanti>>

Entrò e ciò che vide lo sorprese.

Boian stava tagliando tutte le rose sbocciate.

Aveva creato un tappeto rosso di petali, e alzando poi lo sguardo, Tarasova chiese <<Vuole una mano?>>

L'uomo sbuffò, e rispose annoiato <<No, le ho fatte crescere io e le ucciderò io>> e tagliò un'altra rosa facendola cadere a terra.

<<Perché sei venuto qui?>> domandò il proprietario di quella villa, e il sottoposto raccogliendo una di quelle povere rose sussurrò <<Volevo sapere cos'era successo nei cinque anni che sono andato in America>> ma vedendo poi lo sguardò freddo e intimidatorio di Boian, sorrise e finì di dire lasciando cadere anche lui quella rosa <<Ma credo che farò prima a fare delle ricerche io stesso!>>

Boian abbassò lo sguardo e vedendo le forbici che aveva in mano, poi disse stringendole e riprendendo il suo operato <<Se non hai altro da dire ora sparisci. Voglio passare un po' di tempo da solo>>

Tarasova fece un semi inchino, e uscì da quella serra.

Sorrise, si sarebbe divertito con la sua caccia al tesoro!

Caccia alla regina di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora