Il puzzle distrutto

118 22 2
                                    

Caccia alla regina di Mosca

-Capitolo 26-

Il puzzle distrutto


Masha non era stata l'unica quella notte a non riuscire a dormire.

Ben altre due persone si erano ritrovate nei loro letti, afflitti dai pensieri che non li volevano lasciar riposare.

Una di queste, era la persona dietro Masha.

<È tutto finito> sentì dire la bionda, e ancora tremante dal freddo, si girò lentamente, spaventata per quello che si sarebbe potuta mai trovare davanti a sé.

Sentì i passi dell'uomo, e ora lo vide davanti, col capo leggermente inclinato per via del sottoscala.

<C-cosa significa?> chiese la donna, e la figura, illuminata solo da una candela, rispose <È come ho detto, è tutto finito>

Calpestò con forza il pavimento, e Masha si irrigidì, non aspettandosi quel movimento brusco.

Poi osservò il terreno che stava calpestando l'uomo, le scale non c'erano più...

Quelle scale, che l'avevano portata direttamente all'inferno, ora non esistevano più.

Magari aveva sbagliato strada?

Eppure, nonostante fossero passati anni, lei ricordava ancora molto bene.

Possibile che fosse stato solo un orribile sogno?

Si toccò il capo, dove c'erano ancora i segni delle violenze subite, eppure quelli non erano scomparsi come le scale, cosa diamine aveva fatto?

<L'ho fatto per te> sentì nuovamente Masha, vide la figura abbassarsi verso di lei, e guardando quegli occhi grigi, poi sentì ancora <Avevo paura che tu potessi rimettere piede in quelle segrete e poi scappare nuovamente... volevo prendermi cura di te, ma tu non eri della stessa idea>

Prese lo scialle che si era portato, e lo appoggiò sulle spalle pallide della ragazza, e porgendole la mano, chiese <Vuoi venire con me?>

Masha guardò ancora per terra, l'aveva fatto per lei?

Toccò il pavimento con la mano tremante, quindi aveva messo del cemento per coprire e far cessare l'esistenza di quel luogo...

Sentendo il calore della coperta sulle spalle, e rilassando i muscoli, decise di prendere la mano di Illodor, e quest'ultimo la portò fuori da quella piccola stanza, la quale non portava più alle cantine.


***


<Ecco> disse Illodor aprendo la porta, e Masha si ritrovò davanti a sé una grande camera, e notò subito il camino già acceso.

Si misero entrambi accanto a quel fuoco, e ora che era più calma, si accorse di quanto fosse pallido l'uomo.

"Dopotutto il dottore me l'aveva detto" pensò tra sé e sé Masha.

Strinse la coperta, e rilassandosi sulla poltrona, chiese <Ti fa tanto male il cuore?>

Illodor appoggiò la candela che li aveva illuminato la strada fino al suo studio, e prendendo una coperta che era già appoggiata alla poltrona, rispose <Abbastanza... ero migliorato, ma Baranova ci teneva a farmi sapere delle cose...>

Masha aggrottò le sopracciglia, Baranova!

Si era divertito con tutti, specialmente con lei e Iliodor.

Poi sorrise, almeno non tutto il male veniva per nuocere, e la notizia che Boian volesse divorziare da lei, l'aveva rallegrata, ma solo per un lasso di tempo molto breve.

Caccia alla regina di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora