SCO-001 "Il Blocco"

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Elemento #: SCP-001
Classe dell'Oggetto: Safe

Procedure Speciali di Contenimento: SCP- 001 deve essere tenuto bloccato insieme a tutti i dati relativi ad esso all'interno dell'archivio Vault primario del Sublivello 1 del sito. Il Vault è un prisma ottagonale verticale fabbricato su misura, in cemento armato ed acciaio (Vedi l'Appendice U per gli schemi completi) con un portale di accesso a tempo da 2000 kg e di 0.9 m di spessore nel soffitto. La scheda di chiusura a tempo deve essere classificata e disponibile solamente per il Dr. Y. Mirski. L'accesso è subordinato all'autorizzazione a triplice fattore (es. Carta d'accesso-impronta digitale-parola d'ordine). SCP-001 è probabilmente il manufatto più al sicuro in possesso della Fondazione e queste misure sono intese primariamente alla prevenzione di furto.

Descrizione: SCP-001 è una gemma di onice dalla superficie liscia, nera, perfettamente ellissoidale ( ~ 15,1 centimetri x 15,4 cm x 16,5 cm) e dal modello bianco screziato. Avvolto attorno ad esso si trova un complesso e stratificato frattale in filigrana in oro. L'oro è scolpito a grandi linee presso il "polo sud" dell'oggetto, ma spostandosi lungo di esso il modello diviene progressivamente più intricato. Vicino al polo "nord", chiamato anche il "blocco" o "singolarità" (vedi la relazione di acquisizione, di seguito), la complessità del modello progredisce oltre la capacità dei microscopi ottici, a raggi ed a elettroni. Per ulteriori analisi del disegno si attendono nuovi progressi nel campo della tecnologia microscopica.

La gemma emette piccole quantità (da circa 34.5007 a 34.5010 mW) di continue radiazioni termiche nel raggio delle microonde. Come risultato, la filigrana d'oro è tiepida al tatto. Le aree bianche screziate emettono più radiazioni rispetto alle aree di onice nero.

A parte questo, SCP-001 è totalmente inerte. È opaco per tutte le forme di radiazione elettromagnetica e si è dimostrato, finora, indistruttibile (vedi il Resoconto del Progetto Pluto, di seguito). La sua composizione onice/oro è stata ipotizzata da un esame esclusivamente visivo, in quanto il prelievo di campioni per l'analisi chimica si è dimostrata impossibile.

Resoconto del Progetto Pluto
Di seguito sono elencati i metodi attuati nel tentativo di aprire SCP-001:

Scasso convenzionale
Assalto con forza bruta usando martello, scalpello, cannello, tagliabulloni, sega a nastro ecc.
Riscaldamento sostenuto fino a 5.000 gradi Centigradi in una fornace industriale (l'artefatto ha riflesso tutta l'energia termica, nessun aumento di temperatura)
Applicazione diretta di laser da taglio industriale (~160 kW/cm2 concentrati sul "blocco") (l'artefatto ha riflesso tutta l'energia)
Compressione da morsa, autorottamatore, pressa idraulica a diamante (tutti distrutti)
Applicazione di acidi corrosivi e altri composti altamente ossidanti (nessuna reazione)
Detonazione di plastica ed esplosivi solidi fino a equivalenti a 0.5 kt TNT a breve distanza (nessun effetto)
Detonazione di testata atomica equivalente a 15 kt TNT a breve distanza [autorizzazione garantita retroattivamente dal Dr. Mirski] (nessun effetto)
Nota #1:Il Progetto Pluto deve essere immediatamente interrotto. - Dr Hack

Nota #2: Il Progetto Pluto è in corso con il pieno supporto delle risorse della Fondazione. - Dr Mirski

Resoconto dell'acquisizione di SCP-001:

La prima testimonianza di SCP-001 è riportata nella rivista manoscritta dell'aristocratico Scozzese di basso rango Sir Edwin Young, Terzo Baronetto (1611-1677). Come si usava all'epoca, Young possedeva un "Gabinetto delle Curiosità", una piccola stanza di artefatti dall'origine indeterminata come sculture, fossili e ninnoli. Il manoscritto di Young include riferimenti all'acquisizione, durante un viaggio attraverso il deserto Mesopotamico, di "un gioiello di carattere sacro" ("ane bounden jew"), composto da onice e filigrana d'oro di una finezza al di là dell'affermazione razionale. Il manoscritto indica che SCP-001 venne scoperto e sepolto nelle rovine di "un luogo aspro, devastato, più vecchio del tempo", o quello che per Young era uno "Spaventoso dio della morte". SCP-001 venne trovato incastonato in una roccia al centro di quattro enormi pietre runiche. Il manoscritto di Young include uno schizzo della parte più leggibile delle pietre meglio conservate, ma non fu in grado di leggere le rune o di trovare uno studioso che potesse tradurle.

Il diario del viaggio di Young non è completo riguardo alla locazione delle rovine, che non sono ancora state localizzate.

La "Selezione di manufatti curiosi" di Young rimase ammassata nella sua abitazione per diversi secoli dopo la sua morte. Nel 1805, i suoi discendenti donarono SCP-001 al Museo Nazionale Scozzese di Edinburgo. I custodi del museo considerarono SCP-001 come un antico, fragile ed impagabile esempio di metallurgia Sumera. Tuttavia, fallirono nel tentativo di scoprire la natura del suo anomalo calore, della sua indistruttibilità o della sua costruzione impossibile su scala microscopica. Essi, ad ogni modo, riuscirono ad identificare nelle rune dello schizzo di Young la Scrittura Cuneiforme Terziaria Sumera, risalente al 3400 p.e.v. circa. Fu possibile fare solamente una traduzione parziale:

...con perdita e [ILLEGGIBILE] noi/io [ILLEGGIBILE] Apakht (probabilmente un nome proprio) in questo finale/finalità [ILLEGGIBILE] gioia, permanenza (forse "protezione")...

Mr. McCandlish, esecutore della traduzione, scrisse in una nota:

"Sembra un qualche tipo di incantesimo o "magia di contenimento". "Apakht" sembra essere il nome di ciò che è imprigionato all'interno della gemma".

SCP-001 è stato infine messo in mostra semi-permanente nel 1949.
Nel 2003, un membro della Fondazione in vacanza notò che i modelli bianco screziato sulla superficie di SCP-001 rassomigliavano alla rappresentazione grafica della Radiazione Cosmica di Fondo, un modello di microonde che comprende tutto l'universo osservabile, come tracciato dal Wilkinson Microwave Anisotropy Probe della NASA all'inizio di quell'anno. Ulteriori ispezioni hanno dimostrato che i due modelli sono identici. SCP-001 (insieme al manoscritto del Baronetto Young) fu immediatamente acquistato da un'organizzazione fantoccio della Fondazione e trasferito al Sito-10 dove il Dr. Q.Hack e il Dr. Y.Mirski eseguirono le prime analisi di routine.
La ricerca continua sotto la supervisione del Dr. Mirski, a causa del recente abbandono della Fondazione da parte del Dr. Hack.

Il manoscritto di Young include anche diversi schizzi dettagliati di SCP-001. In uno degli schizzi un piccolo oggetto decorato simile ad una chiave è mostrato come inserito nel "polo nord". La chiave non è ancora stata recuperata.

Angolo autrice:Essendo che non c'è un immagine che rappresenta questo SCP ho recuperato una foto online che le potrebbe assomigliare

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Essendo che non c'è un immagine che rappresenta questo SCP ho recuperato una foto online che le potrebbe assomigliare

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