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🌠♠️INDIA POV♠️🌠

<<Cosa ci fai qui?>> chiedo, senza mai staccare i miei occhi verdi dagli occhi blu del ragazzo.

<<Volevo rivederti>> dice, alzando la parte sinistra della sua bocca.

Io non capisco cosa voglia veramente quel ragazzo, poi mi viene un dubbio <<Come fai a sapere dove abito?>> chiedo sospettosa

<<Ho le mie fonti>> dice lui misterioso, poi si avvicina di più a me, non riesco a spostarmi, c'è qualcosa in lui che mi rende incapace di agire come il mio cervello mi urla di fare

<<Ch... che cosa fai?>> balbetto,

<<So che vuoi baciarmi>> dice lui, ormai si è avvicinato così tanto che devo alzare la testa per guardarlo negli occhi, data la sua altezza, arrossisco e lui ride compiaciuto <<ti piacerebbe>> dico con tono di sfida, non so nemmeno io dove ho tirato fuori quel coraggio.

Veniamo interrotti da un rumore, ci stacchiamo subito e ci giriamo verso la porta di casa mia, sull'uscio c'è John Lodge che barcolla con una bottiglia di rum in mano.

Lo guardo furiosa e mi dirigo verso di lui insieme a Edward, <<Chi è questo ragazzo adesso?>> dice con voce rozza, puzza da alcool e ha la maglietta tutta bucata e sporca.

«Cosa ci fai a casa? Non dovresti essere alla centrale?» gli dico. 

Mio padre ride e avvicina la bottiglia alla bocca, ma la afferro al volo e la getto in giardino, rovesciando tutto il liquido marrone sull'erba verde. 

Lui si avvicina a me, minaccioso, e io faccio una faccia inorridita. «Mi hanno lasciato perché li ho pagati» ruggisce, poi guarda la bottiglia e si avvicina ancora di più. 

«Tu, donna, butta un'altra volta la mia bottiglia in giardino e farai i conti con me» dice, alzando una mano. 

Ma inaspettatamente, Edward si piazza davanti a me e blocca mio padre con il suo braccio muscoloso e tatuato, mio padre lo guarda con disprezzo

«E tu chi saresti? Il suo fidanzatino?» dice, come se Edward fosse un bambinetto. 

Ma lui, con una voce stranamente calma, risponde: «Io sono Edward Jones». 

John tossisce, visibilmente sorpreso da quella risposta, e guarda Edward pieno di disgusto, poi sposta lo sguardo su di me. 

«Non ti permetterò mai di vederti con un Jones» dichiara. 

Si volta di nuovo verso Edward e continua: «Un Jones non metterà piede in casa mia, mai più». Poi si gira e sbatte la porta dietro di sé.

Mi allontano dall'ingresso di casa, sconvolta da quello a cui ho appena assistito, vergognandomi che Edward abbia visto il caos che è la mia vita. Mi volto verso di lui e dico: «Scusami, non pensavo fosse tornato a casa».

«Tranquilla, gran stronzo comunque» risponde. Io lo guardo, vorrei solo cancellare quello che è successo. Non voglio che nessuno, a parte Alba e Dylan, sappia quello che sto passando a casa. È il mio inferno personale, e non sono pronta a condividerlo con altri. «Devo andare da Alba» dico, confusa.

«Va bene se ti accompagno?» mi chiede. Acconsento.

Bussiamo alla vecchia porta di Alba e ci apre Molly, con una vestaglia piena di toppe, i capelli rossi raccolti in uno chignon disordinato e un mestolo di legno in mano. Dalla porta arriva un buonissimo profumo di tacchino arrosto e patate al forno.

Molly sorride. «Ma ciao, cara» dice abbracciandomi. Poi guarda curiosa Edward. «E tu...?» Lui le porge la mano. «Piacere, io sono Edward Jones». Molly gli stringe la mano. «Piacere caro, io sono Molly, la mamma di Alba. Volete entrare?»

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