L’estate era alle porte, e il sole splendeva alto nel cielo di Santa Teresa di Gallura, un angolo di Sardegna noto per le sue acque cristalline e le spiagge dorate. Marco, un giovane di ventiquattro anni con i capelli scuri e un sorriso che illuminava il suo viso, stava trascorrendo l’ennesima giornata in riva al mare. Era il suo posto preferito, un rifugio dove poteva riflettere sulle sue speranze e i suoi sogni. Nonostante il panorama splendido, un velo di malinconia lo avvolgeva: da quando aveva lasciato la città per tornare a casa, si sentiva un po’ perso.
Quella mattina, il suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia lo cullava mentre si sistemava il telo da mare e si distendeva, godendo del calore del sole sulla pelle. Il profumo della salsedine riempiva l'aria, e i suoni dei bagnanti creavano una melodia di libertà e spensieratezza. Ma Marco desiderava qualcosa di più. Gli mancava il brivido di un amore, di una connessione che andasse oltre l'amicizia.
Dopo un po', decise di fare una passeggiata lungo la battigia. Mentre camminava, si lasciava catturare dalla bellezza del luogo, quando all'improvviso il suo sguardo si posò su un ragazzo seduto su una roccia, intento a disegnare. Aveva capelli biondi e ricci, e indossava una maglietta bianca che si adattava perfettamente al suo corpo snodato. Marco si sentì attratto in un modo che non aveva mai provato prima.
Il ragazzo sembrava completamente immerso nel suo lavoro, i tratti di matita danzavano sulla carta. Marco esitò per un attimo, ma poi, spinto da un impulso irrefrenabile, si avvicinò. “Ciao,” disse, cercando di mantenere la voce ferma. “Che cosa stai disegnando?”
Il ragazzo alzò lo sguardo, e Marco rimase incantato dai suoi occhi verdi, che sembravano riflettere il mare. “Ciao,” rispose con un sorriso che fece battere il cuore di Marco. “Sto cercando di catturare la bellezza di questo posto. Ti piace?”
“È fantastico,” disse Marco, spostandosi più vicino. “Il tuo stile è molto particolare.”
“Grazie!” Il ragazzo si presentò: “Io sono Luca. E tu?”
“Marco,” rispose, sentendo il calore della connessione che si stava formando tra loro. “Vieni spesso qui?”
“Ogni estate. È un modo per scappare dalla routine,” spiegò Luca, mentre tracciava alcune linee sul suo foglio. “E tu?”
“Stavo solo cercando un po’ di pace. È stato un anno lungo,” ammise Marco, le parole che fluivano facilmente. “Ma ora che sono qui, sento che ho bisogno di qualcosa di diverso.”
Luca lo guardò intensamente, come se stesse cercando di capire il significato di quelle parole. “A volte, le onde possono portare via ciò che ci appesantisce,” disse lentamente. “E possono anche riportarci qualcosa di nuovo.”
Marco sorrise, colpito dalla saggezza del ragazzo. “Hai ragione,” rispose. “Forse è proprio ciò di cui ho bisogno.”
In quel momento, il sole cominciò a calare all'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature di rosa e arancio. Marco sentì un calore dentro di sé, un'emozione che non riusciva a definire. Era l'inizio di qualcosa di speciale, e sapeva che non avrebbe mai più guardato le onde nello stesso modo.
Mentre il sole si tuffava nel mare, Marco e Luca continuarono a parlare, scoprendo interessi comuni e condividendo risate. Il tempo sembrava essersi fermato, e con ogni parola, l’intesa tra di loro si faceva più profonda. Era solo l'inizio di un'estate che prometteva di essere indimenticabile, un'estate in cui le onde avrebbero potuto portare entrambi verso un amore inaspettato.