La mattina seguente, il sole splendeva alto nel cielo, facendo sembrare la tempesta della notte precedente solo un lontano ricordo. Marco si svegliò con un sorriso sul volto, avvolto ancora nel calore del ricordo della notte passata con Luca. Si sentiva diverso, come se qualcosa dentro di lui fosse cambiato. Era più sicuro, più tranquillo, come se il loro legame avesse assunto una nuova dimensione.
Luca era già in piedi, intento a preparare la colazione. “Buongiorno, dormiglione!” lo salutò con il solito sorriso contagioso. “Ho fatto i pancakes. Spero che ti piacciano.”
Marco annuì, ancora un po' assonnato, e si avvicinò al tavolo, dove il profumo dolce dei pancakes riempiva la stanza. “Sei un mago in cucina, altro che il disastro che faccio io!”
Luca rise, versando dello sciroppo sui pancakes. “Non è poi così difficile, devi solo avere un po' di pazienza. Ma posso insegnarti, se vuoi.”
Mentre mangiavano, chiacchierarono delle piccole cose: la scuola, i piani per il weekend, il tempo che finalmente era tornato sereno. Ma sotto la superficie, c'era qualcosa di non detto, qualcosa che Marco sentiva crescere dentro di sé. La tempesta della notte precedente aveva messo in luce non solo la loro capacità di affrontare le difficoltà, ma anche la profondità dei sentimenti che stavano sbocciando.
Dopo colazione, decisero di fare una passeggiata lungo la spiaggia. Il mare era calmo, con onde che si infrangevano dolcemente sulla riva, quasi come se anche lui si fosse placato dopo la furia della tempesta. Camminarono fianco a fianco, in silenzio, godendosi il suono del mare e il tepore del sole sulla pelle.
“Luca,” iniziò Marco, rompendo il silenzio, “ho riflettuto molto su di noi… su quello che sta succedendo tra di noi.”
Luca si fermò, girandosi verso di lui, con un’espressione attenta. “Dimmi.”
Marco prese un respiro profondo. “Non so come spiegartelo, ma mi sento… diverso, da quando ci siamo avvicinati. Non è solo amicizia, è qualcosa di più. E questo mi spaventa un po', perché non so se sono pronto a capire cosa significhi davvero.”
Luca rimase in silenzio per un momento, osservando il mare come se cercasse le parole giuste. Poi, finalmente, parlò. “Anche io mi sento così. Da quando ci siamo conosciuti, tutto è cambiato per me. Ero abituato a stare da solo, a non farmi coinvolgere troppo. Ma con te, Marco, è diverso. Voglio che sia diverso.”
Le parole di Luca erano piene di sincerità, e Marco sentì il suo cuore battere più forte. Non era abituato a essere così aperto, così vulnerabile, ma sapeva che era il momento di mettere a nudo i suoi sentimenti.
“Voglio che sia diverso anche per me,” disse Marco, guardandolo negli occhi. “Ma ho bisogno di capire. Ho bisogno di tempo.”
Luca annuì. “Non c'è fretta. Possiamo andare avanti con calma, un passo alla volta. Quello che importa è che siamo sinceri l'uno con l'altro, sempre.”
Camminarono ancora un po', le parole sospese nell'aria, mentre il sole continuava a risplendere sopra di loro. Quel giorno segnava un nuovo inizio, non solo per il loro rapporto, ma anche per la loro crescita individuale. Entrambi sapevano che il cammino sarebbe stato lungo, ma ora erano pronti ad affrontarlo, insieme.