Capitolo 15:La rivelazione

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Le settimane successive al loro viaggio al faro passarono come in un sogno. Marco e Luca si trovavano sempre più spesso insieme, intrecciando momenti di normalità con attimi di profonda intimità. Non erano ancora ufficialmente una coppia, almeno non lo avevano detto ad alta voce, ma ogni loro gesto, ogni sguardo scambiato, parlava più delle parole.

Un giorno, durante una delle solite pause pranzo a scuola, mentre sedevano sul prato dietro l’edificio principale, Marco si sentì pervaso da una strana inquietudine. Qualcosa lo stava turbando, qualcosa che da giorni cercava di ignorare, ma che ora non poteva più evitare: dove stava andando la loro relazione? Erano solo loro due a saperlo, ma cosa sarebbe successo quando il resto del mondo ne fosse venuto a conoscenza?

“Sei pensieroso,” osservò Luca, guardandolo con la solita premura che lo contraddistingueva.

Marco sospirò, girandosi verso di lui. “Stavo riflettendo su… su noi. Su cosa siamo diventati.”

Luca si mise a sedere meglio, chiaramente incuriosito ma anche un po’ preoccupato. “Capisco. Anch'io ci penso spesso. Non ti senti a tuo agio?”

“Mi sento a mio agio con te, più che con chiunque altro,” rispose Marco sinceramente. “Ma ho paura di come reagiranno gli altri. Non siamo mai stati in una situazione simile, e io non so cosa aspettarmi.”

Luca lo fissò per un momento, poi annuì lentamente. “Immagino sia naturale sentirsi così. A me non importa cosa pensano gli altri, ma capisco che per te possa essere diverso. Se hai bisogno di tempo o se non sei pronto a dirlo al mondo, va bene.”

Marco lo ammirava per la sua sicurezza e tranquillità, ma allo stesso tempo sentiva il peso di dover fare un passo che lo spaventava. “Non è che non voglio, Luca. È solo che… non so come fare. Cosa diranno gli amici, cosa penserà la gente a scuola? E se le cose cambiassero tra noi per colpa di tutto questo?”

Luca gli prese la mano, un gesto rassicurante che ormai era diventato naturale tra loro. “Non so cosa succederà, Marco. Ma so che non dobbiamo avere fretta. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, se non a noi stessi. Stiamo costruendo qualcosa di vero, e questo è ciò che conta.”

Quelle parole lo confortarono, anche se la paura non sparì del tutto. Decise che per ora non avrebbe forzato nulla. Sarebbe stato paziente, avrebbe dato spazio ai suoi sentimenti e avrebbe aspettato il momento giusto per fare un passo più grande.

Quella sera, però, le cose presero una piega diversa.

Giulia li aveva invitati a una festa a casa sua, come spesso faceva nei weekend. Un gruppo ristretto di amici si sarebbe riunito per passare una serata tranquilla, tra musica e chiacchiere. Marco accettò, sperando che la leggerezza della serata potesse aiutarlo a schiarirsi le idee.

Quando arrivarono, Giulia li accolse con il solito entusiasmo, abbracciandoli forte. “Ragazzi! Finalmente siete qui! Non vedevo l’ora!”

La festa si svolse come previsto: risate, musica soffusa e la solita compagnia affiatata. Ma a un certo punto, mentre Marco e Luca erano seduti vicini sul divano, parlando sottovoce tra di loro, qualcosa cambiò. Un paio di amici, forse un po' su di giri per l’alcol, iniziarono a notare la loro vicinanza.

“Ehi, voi due,” disse uno, con un sorriso complice. “Siete sempre insieme ultimamente. C’è qualcosa che non ci avete detto?”

Marco sentì il cuore saltare un battito. Aveva sempre temuto quel momento, quando gli altri avrebbero iniziato a notare qualcosa di diverso tra loro. Si guardò intorno, notando che anche gli altri ragazzi stavano seguendo la conversazione con curiosità.

Luca, però, non sembrava minimamente turbato. Con un sorriso sereno, rispose: “Siamo ottimi amici, questo è certo.”

Ma gli occhi di tutti erano puntati su Marco, che sentiva le guance scaldarsi sotto la pressione degli sguardi. Luca gli lanciò un’occhiata rapida, come per chiedergli se volesse affrontare la questione o evitarla.

In quel momento, Marco realizzò che nascondersi non era ciò che desiderava. Non più. Aveva trovato qualcosa di prezioso con Luca, e non voleva vivere nel timore di essere scoperto. Anche se il cuore gli batteva forte, decise di fare un passo avanti.

“È vero, siamo ottimi amici,” disse Marco, cercando di mantenere la calma. “Ma c’è di più.”

Il silenzio calò nella stanza, mentre tutti lo guardavano con sorpresa. Anche Luca sembrava sorpreso, ma nel suo sguardo c’era solo sostegno.

Marco continuò: “Stiamo cercando di capire cosa c’è tra di noi. E non è facile, ma è importante. Quindi, sì, stiamo insieme… o almeno stiamo provando a capirlo.”

Giulia fu la prima a reagire. “Ragazzi, è bellissimo! Davvero! Sono felice per voi.”

Il resto degli amici, anche se un po' spiazzato, seguì il suo esempio, accogliendo la rivelazione con sorpresa, ma anche con affetto. Nessuno sembrava giudicare o volerli mettere a disagio.

Luca strinse leggermente la mano di Marco, un segnale di sostegno silenzioso. “Non sapevo che avresti voluto dirlo ora, ma sono felice che tu l'abbia fatto.”

Marco sorrise, ancora un po' nervoso, ma incredibilmente sollevato. “Non lo sapevo neanch'io, ma era il momento giusto. Non voglio più nascondermi.”

La serata continuò con un’atmosfera diversa, ma più leggera. Gli amici li accettarono per quello che erano, senza fare troppe domande. Marco si rese conto che il mondo non era così spaventoso come lo immaginava, e che forse le sue paure erano in gran parte frutto della sua indicurezza.

Mentre la festa volgeva al termine e tutti si preparavano a tornare a casa, Marco e Luca si fermarono un attimo fuori dalla porta di Giulia, sotto le stelle.

“Sei stato coraggioso, Marco,” disse Luca, guardandolo con orgoglio. “E io sono felice di poter condividere questo con te.”

Marco si sentì finalmente libero. “Non so cosa ci riserverà il futuro, ma so che possiamo affrontarlo insieme.”

Si sorrisero, consapevoli che, qualunque cosa fosse successa da quel momento in poi, l'importante era che l'avrebbero vissuta insieme.

Tra le Onde del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora