La mattina seguente, Marco si svegliò con un senso di euforia. I ricordi della notte trascorsa con Luca gli riempivano il cuore di gioia. Nonostante la routine scolastica lo attendesse, sentiva che nulla poteva rovinare quel momento. Si preparò in fretta, pensando a quanto sarebbe stato bello rivedere Luca e raccontargli tutte le novità della scuola.
A scuola, però, le cose non andarono come sperava. Gli insegnanti sembravano più severi del solito, e i compiti da fare si accumulavano rapidamente. Marco si sentiva sopraffatto. Anche i suoi amici, solitamente così allegri, sembravano essere in uno stato di ansia collettiva.
“Ehi, Marco, hai sentito? C’è una tempesta in arrivo,” disse uno dei suoi amici durante la ricreazione, il volto serio. “La gente dice che potrebbe essere davvero intensa.”
Marco annuì, ma non poté fare a meno di pensare che la tempesta era più di una semplice preoccupazione meteorologica. Era come se l’ansia e la pressione che sentiva a scuola stessero prendendo forma in qualcosa di tangibile, e lui non sapeva come affrontarlo.
Durante la pausa pranzo, Marco ricevette un messaggio da Luca. “Ciao! Come va? Non vedo l’ora di rivederti stasera!” La sua risposta arrivò immediata, e il suo cuore si riscaldò. “Ciao! Tutto bene, solo un po’ di ansia a scuola. Ci vediamo stasera?”
“Certo! Ma stai attento con quella tempesta. Potrebbe piovere a dirotto!”
Marco si sentì sollevato dal fatto che Luca si preoccupasse per lui, ma l’idea di una tempesta lo fece riflettere. Quella sera, avevano programmato di incontrarsi di nuovo, ma se il maltempo fosse stato intenso, tutto sarebbe potuto cambiare.
Mentre la giornata proseguiva, Marco si concentrò sui compiti e cercò di non farsi distrarre dalle preoccupazioni. Tuttavia, la tempesta si avvicinava rapidamente. Quando suonò la campanella e Marco uscì dalla scuola, il cielo era già coperto di nuvole scure e minacciose.
“Ehi, Marco!” lo chiamò uno dei suoi amici. “Sei sicuro di voler andare da Luca stasera? Le previsioni dicono che potrebbe scoppiare un temporale.”
Marco esitò, guardando il cielo. “Sì, voglio vederlo. Non può essere così male, giusto?” Ma mentre parlava, il vento si intensificò e il primo tuono ruggì in lontananza.
Decise di chiamare Luca. “Ciao! Come stai? Pensi che dovremmo rimandare?”
“Ciao, Marco! No, non voglio rimandare. Possiamo stare dentro e guardare un film o fare qualcosa di divertente. Non voglio che il maltempo ci fermi,” rispose Luca, con una determinazione che fece sentire meglio Marco.
“D’accordo, ci vediamo presto,” disse Marco, rinvigorito dalla positività di Luca.
Quando arrivò a casa di Luca, la pioggia iniziò a cadere con forza. I lampi illuminavano il cielo, e il tuono rimbombava come un tamburo. Marco si sentì nervoso ma anche entusiasta. Essere con Luca era sempre una sicurezza, anche nelle tempeste più intense.
Luca lo accolse con un sorriso caloroso. “Benvenuto! Non lasciare che il maltempo ti spaventi. Abbiamo un piano!” disse, trascinandolo all’interno. La casa di Luca era accogliente, con le luci soffuse che creavano un’atmosfera intima.
“Che ne dici di un film e di del popcorn?” propose Luca, mentre si sistemavano sul divano. Marco si sentì subito a suo agio. La tensione della giornata si dissolveva mentre il film iniziava e il suono della pioggia si mescolava alle risate sullo schermo.
Dopo un po’, però, Marco cominciò a sentire una certa inquietudine. Le nuvole all’esterno sembravano crescere sempre di più, e la tempesta si intensificava. “Senti, Luca… Non so perché, ma ho una strana sensazione. Questo temporale è diverso,” disse, girandosi verso di lui.
“Non preoccuparti, è solo un temporale. Stiamo al sicuro qui dentro,” rispose Luca, cercando di rassicurarlo. Ma Marco non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa di brutto stesse per accadere.
Mentre il film continuava, i lampi e i tuoni diventavano sempre più frequenti e intensi. La pioggia batteva violentemente contro le finestre, e il vento ululava all’esterno. Marco si sentiva sempre più ansioso, e la sua mente iniziò a correre.
“Luca, cosa succederebbe se la tempesta dovesse peggiorare? Se dovessimo essere bloccati qui?” chiese, la voce che tremava.
Luca si voltò verso di lui, serio. “Non voglio che tu ti preoccupi. Siamo al sicuro. Ma se fosse davvero grave, potremmo rifugiarci nel seminterrato. Ci sono coperte e cibo. Non ci sarà problema.”
Marco si sentì rassicurato da queste parole, ma la preoccupazione continuava a crescere. “Spero solo che vada tutto bene. Ho bisogno che tutto rimanga tranquillo tra noi.”
“Lo sarà,” rispose Luca, avvicinandosi a lui. “Siamo insieme, e questo è ciò che conta.”
Proprio mentre si abbracciavano, un lampo accecante squarciò il cielo, seguito da un tuono così forte che sembrò far tremare la casa. Marco si strinse a Luca, cercando conforto nella sua presenza. Ma in quel momento, il buio all’esterno sembrava minaccioso e opprimente.
“Potresti anche pensare che ci sia una tempesta tra di noi, ma ti assicuro che supereremo qualsiasi cosa,” sussurrò Luca, mentre si stringevano l’uno all’altro. “Non posso perdere ciò che abbiamo.”
Marco si sentì sorpreso dalla profondità delle parole di Luca. “Hai ragione. Dobbiamo affrontare tutto insieme. È così che funziona, vero?”
“Sì,” rispose Luca, con un sorriso incoraggiante. “Ricorda che ogni tempesta alla fine passa. E noi saremo qui per affrontare il sole quando tornerà.”
La tempesta continuava a infuriare, ma in quel momento Marco si sentì al sicuro. Le parole di Luca lo rassicuravano e gli facevano capire che, qualunque cosa accadesse, avrebbero affrontato la situazione insieme. Mentre si abbracciavano, sentì una nuova determinazione nel suo cuore: non avrebbe lasciato che la paura governasse la sua vita.
La tempesta esterna era solo una prova. E insieme, Marco e Luca avrebbero dimostrato che anche le tempeste più violente non possono spezzare un legame forte come il loro.