Il primo appuntamento ufficiale aveva lasciato Marco e Luca con una sensazione dolce e profonda, ma anche con un’incredibile voglia di costruire qualcosa di duraturo. Dopo quella serata, la loro vita prese una nuova piega. Il mondo intorno a loro sembrava più luminoso, meno ostile, come se con l’onestà avessero spezzato tutte le barriere invisibili che li separavano dal futuro.
I mesi successivi furono una danza continua tra la scuola, le responsabilità e il loro rapporto in crescita. Marco sentiva che ogni giorno scopriva qualcosa di nuovo su Luca, e viceversa. Erano entrambi giovani e alle prime esperienze con l'amore, ma c'era una maturità che li sorprendeva.
Un pomeriggio, mentre stavano studiando a casa di Luca, Marco si ritrovò a pensare al futuro. L’ultimo anno di liceo stava avvicinandosi rapidamente alla fine, e con esso sarebbero arrivate le scelte sul percorso universitario, le strade diverse che potevano prendere. Anche se cercava di ignorarlo, Marco sapeva che il cambiamento era dietro l’angolo.
“Ho paura di quello che succederà dopo il diploma,” disse Marco all’improvviso, spezzando il silenzio che regnava nella stanza. Luca lo guardò, mettendo da parte i libri.
“Intendi con noi?” chiese, con una certa preoccupazione nella voce.
“Sì e no. Voglio dire, so che ci vogliamo bene, e che vogliamo stare insieme… ma cosa succederà quando andremo all’università? E se finiamo in città diverse?”
Era una domanda che tormentava Marco da settimane, anche se aveva cercato di non pensarci troppo. Ma ora, con gli esami di maturità imminenti, quel pensiero non poteva più essere evitato.
Luca rimase in silenzio per qualche istante, riflettendo. Poi si avvicinò a Marco e gli prese la mano, come faceva sempre quando voleva rassicurarlo.
“Non posso prometterti che non ci saranno difficoltà,” ammise Luca. “Ma posso dirti una cosa: non importa dove andremo, io voglio che continuiamo a stare insieme. So che possiamo farcela, anche se sarà dura. L'importante è che ci crediamo entrambi.”
Marco lo guardò negli occhi, trovando in quelle parole il conforto che cercava. Luca era sempre stato così: calmo, sicuro di sé, in grado di vedere il lato positivo anche nelle situazioni più complicate. Marco, invece, era più incline all’ansia, a immaginare sempre il peggio. Ma forse, insieme, potevano davvero affrontare qualsiasi cosa.
“Ci credo,” rispose Marco, stringendogli la mano con più forza. “Ci credo davvero.”
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I mesi successivi furono una corsa contro il tempo. Prepararsi agli esami, scegliere l'università, e allo stesso tempo cercare di non perdere mai di vista l’importanza della loro relazione. Gli amici li supportavano, e anche le loro famiglie avevano iniziato a vedere in loro qualcosa di più solido, di più reale.
Un giorno, Marco decise che era arrivato il momento di parlare con i suoi genitori in modo più diretto della sua relazione con Luca. Fino a quel momento, erano sempre stati cauti, accennando alla cosa senza mai affrontarla apertamente. Ma Marco sapeva che, se voleva costruire un futuro solido con Luca, doveva essere completamente trasparente anche con la sua famiglia.
Scegliendo una serata tranquilla, Marco prese coraggio e si sedette con i suoi genitori dopo cena. Suo padre lo guardò con curiosità, mentre sua madre sembrava intuire che c'era qualcosa di importante da discutere.
“Mamma, papà… devo dirvi una cosa,” iniziò Marco, sentendo un nodo in gola. “È da un po' che frequento Luca, e… siamo una coppia.”
Il silenzio che seguì sembrò durare un’eternità. Sua madre fu la prima a reagire, allungando una mano verso di lui. “Marco, lo sospettavamo già. Ma siamo felici che tu ce lo stia dicendo. È importante per noi sapere che sei sereno e che ti senti libero di essere te stesso.”
Suo padre annuì, aggiungendo: “Non ci importa chi ami, Marco. L'importante è che tu sia felice. E se Luca ti rende felice, siamo felici per te.”
Quelle parole sciolsero tutta la tensione che Marco aveva accumulato nei giorni precedenti. Si sentì leggero, accettato, finalmente libero di vivere quella parte della sua vita senza più segreti o paure.
La sera stessa chiamò Luca per raccontargli tutto, e insieme festeggiarono quel piccolo, grande passo verso un futuro più sereno.
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Arrivò il giorno della maturità, un giorno che sembrava lontanissimo ma che, alla fine, era arrivato fin troppo in fretta. Marco e Luca si trovarono a salutarsi fuori dalla scuola, dopo aver sostenuto l’ultimo esame. Era un misto di eccitazione e nostalgia, sapendo che, presto, le loro vite avrebbero preso strade diverse.
“Abbiamo fatto un lungo viaggio insieme, eh?” disse Luca, sorridendo malinconicamente. “Sembra ieri che eravamo due sconosciuti a quella festa sul mare.”
“Già,” rispose Marco, con lo sguardo perso nei ricordi. “Ma guarda dove siamo arrivati. E non è finita qui.”
Era vero: la fine del liceo segnava solo l'inizio di qualcosa di nuovo. Avevano ancora tante cose da scoprire insieme, e, sebbene il futuro fosse incerto, entrambi sapevano di poter contare l'uno sull'altro.
“Cosa facciamo ora?” chiese Marco, guardando Luca con un sorriso timido.
“Ora,” rispose Luca, “celebriamo. Poi, viviamo. Un giorno alla volta.”
E così fecero.