Ben presto capii che probabilmente era una nobile.
Aveva comprato tutto quel pane solo per fare beneficenza e per aiutare gli anziani del centro.Era simpatica e si divertiva a prendermi in giro.
Ma io avevo una missione, nata per caso, ma che volevo completare prima che lei andasse via.“Mi chiamo Cyzel Aestel.”
Lei iniziò a studiarmi con lo sguardo.
"Cyell mh… Ti dona come nome. Ma basterà questo a farmi dire il mio?”Decisamente trovava la situazione divertente.
“Facciamo un patto: ogni giorno vengo a trovarti al forno e tu mi prepari qualcosa di diverso.”
“E io cosa ottengo?”
“Il mio fantastico nome ovviamente.”Risi per la prima volta da quando uccisi quel uccellino. Fu strano per me.
Mi sembrò una risata sconosciuta, come se ormai non mi appartenesse più.Ignorai l’improvvisa tristezza che si fece spazio nel petto e annuii.
Lei sembrò soddisfatta.
“Amber. Vedi di non dimenticarlo.”Non lo dimenticai.
E anche oggi sono convinto che non riuscirei mai a dimenticarlo. Anche dopo la morte riesco a sentire il tuo nome.
E lei, d'altro canto, non dimenticò il mio.
Mantenne la sua promessa e venne al forno ogni giorno.Diventammo amici, anche se sono fermamente convinto di non meritarlo.
Ma a quella giovane età non si pensa a quello che si può o meno meritare una persona.In momenti del genere l’unica cosa che un ragazzino capisce è la fortuna di quell'attimo. Un amico dopo tutto quello che il me del passato aveva sopportato era il minimo.
Da amici iniziammo a parlare anche dei nostri problemi.
Così lei scoprì la verità sul perché io e mia madre ci trovavamo in un centro per anziani.“Quindi non avete una casa?”
“Esattamente. Oggi finisce il mese che avevamo per raccogliere i soldi e comprare una casa tutta nostra.”
“E ci siete riusciti?"
“No.”In quel momento imparai un'espressione che accompagnò spesso i miei ricordi.
Vidi Amber con le lacrime che rischiavano di cadere da un momento all’altro.
Se c’era una cosa che avevo imparato da lei, questa era sicuramente la sua empatia.
Soffriva se gli altri stavano male.E io l’invidiavo, perché nella vita avevo imparato che nessuno meritava la mia empatia.
Non riuscivo a provare una sensazione del genere, e questo mi faceva star male.Ma imparai a conviverci.
Amber quel giorno prese una decisione che cambiò per sempre la sua vita e rovinò per sempre la mia.
Ma, ad essere onesti, il mio destino era già segnato.
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Save me
FantasyNon tutti i cattivi nascono come tali, semplicemente lo diventano col tempo. Il mondo non è mai stato gentile con nessuno, ma per Cyzel Aester questa non era una novità. Sin da bambino la morte gli sta accanto, proprio come farebbe una madre col pro...