undicesimo ricordo

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Era passato più di un anno da quella conversazione con mia madre.

Avevo imparato ad ignorare Amber.
All’iniziò provò ad avvicinarsi di nuovo a me. Ma non le permisi di fallo.

Lei si arrese.

Pensai fosse perché quello che diceva mia madre era la verità. Amber amava Zaadel. Non avrebbe mai amato un mostro come me.

Che sciocco.

Se solo avessimo chiarito prima…

Era solo colpa mia.

Solo ora capisco il perché di quella scelta. L’ha sempre fatto per il mio bene.

Sentii bussare alla porta.

“Cyzel sono io, apri.” Era la voce di mia madre.

Mi avvicinai e aprii. “Cosa vuoi?”

Era fin troppo felice. Mi sorrise.

“Finalmente abbandoniamo questo posto.”

Ero confuso. “Che vuoi dire?”

“Zaadel ti vuole nell’esercito. Ci trasferiamo nel regno Vakor.”

Sentii il cuore farsi in mille pezzi.

Abbandonare Amber.

A lei però non sarebbe cambiato nulla. Non gli era mai importato di me.
Era una buona opportunità per realizzare il mio sogno.

L’amore rende deboli. E io non potevo permetterlo.

“Quando partiamo?”

Mia madre fu decisamente soddisfatta. “Domani. Prepara le tue valigie.”
E così mi lasciò solo.

I pensieri mi stavano uccidendo.

Lasciare Amber, cambiare palazzo, avere quell’odioso principe sempre addosso, entrare nell’esercito…

I miei poteri sembrarono avvertire il mio futuro prima ancora che accadesse.

Un fuoco stava bruciando la mia anima, e da lì a poco non sarebbe stata l’unica cosa a bruciare.

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