"I don't wanna lose control"
- Zoe WeesSeppur fosse passato solamente poco più di un mese, tornare dalla dottoressa Oldman mi destabilizzò.
Tanto per cominciare, le pareti non erano più bianche. Le aveva fatte tinteggiare di un blu chiaro, come mi aveva confidato tempo fa.
Faceva parte di una delle nuove terapie che voleva prendere in considerazione con tutti i pazienti: cromoterapia.
I colori risvegliano determinate emozioni e sensazioni nell'essere umano.
Se da una parte c'è il rosso che, si dice, acceleri la frequenza cardiaca e la pressione nel sangue, il blu ne è l'esatto opposto: a quanto pare, il blu ha un effetto calmante sulle persone, tanto dal ridurre lo stress.Aveva scelto il blu proprio per quel motivo: voleva che i suoi pazienti fossero al sicuro tra quelle mura. Voleva creare un ambiente di tranquillità e invogliarli a parlare in tutta calma, senza che nessun venisse giudicato.
Perché vi è veramente poco da giudicare in qualcuno che richiede un supporto e un aiuto psicologico contro qualcosa, che sa, essere ben più grande di se stesso.La seconda cosa che mi fece storcere il naso fu la sala d'attesa: era stata rivoluzionata da cima a fondo, dalle pareti fino al vaso con le piante grasse poste sul tavolino alla destra del nuovo divanetto bianco di stoffa sul quale ero seduta da mezz'ora, attendendo che mi chiamasse.
Mi metteva a disagio: mi ero appena abituata a quella stanza infelice e priva di qualche prova che si trattasse di uno studio che appartenesse a una psicologa. Aveva persino appeso dei quadri.Mi voltai lentamente nel sentire lo scatto della porta, rivelando una donna castana di appena 30 anni uscirne a testa bassa come se non volesse farsi vedere da me.
Sentimento ricambiato, dato che fiondai la testa in una rivista di HUSH! Magazine cercando di camuffarmi il più possibile.
Quando sentii la porta d'ingresso chiudersi, sollevai lo sguardo, ritrovandomi la dottoressa Oldman che mi invitava ad entrare.La squadrai dalla testa ai piedi, concentrandomi sul nuovo taglio di capelli che portava.
Solitamente portava i suoi capelli biondi raccolti in una coda, altre volte in uno chignon, ma questa volta li aveva sciolti, rivelando il caschetto che doveva essersi fatta ultimamente.
Ma cosa diavolo stava accadendo?«Chiudi pure la porta Calliope» mi intimò mentre riponeva nel primo cassetto della sua scrivania una cartellina, prendendone un'altra e un taccuino.
Feci come aveva detto e mi sedetti sul divano nero davanti alla sua sedia, attendendo che si sedesse a sua volta e iniziasse la nostra seduta di un'ora.
Aveva persino cambiato la disposizione del suo studio.«Va tutto bene Calliope?» chiese prendendo una penna e scrivendo qualcosa sul taccuino, probabilmente la data di quel giorno.
Scossi leggermente la testa e puntai lo sguardo sul suo volto, notando come il caschetto biondo la ringiovanisse di qualche anno.
Qual è stato esattamente il momento in cui il mondo è cambiato?
E io, ero cambiata? Oppure ero rimasta la solita Calliope di sempre?«Si, alla grande» risposi vedendo il suo sguardo indagatore cercare di scovare qualche risposta dalla mia espressione accigliata «Stavo semplicemente osservando le sue lauree appese alla parete dietro le sue spalle. Veramente si è laureata ad Harvard?»
Mi sorrise e annuì.
«E perché non me lo ha mai detto?»
«Perché solitamente è il paziente a parlare della sua vita, non il suo psicoterapeuta»
«Giusto, ha ragione» dissi con un filo di voce, mettendomi più comoda sul divano.
Risultava estremamente scomodo al tatto, cosa alquanto strana dato che mi ci ero seduta numerose volte e mai mi ero sentita a disagio.
Eppure, mi ritrovai ad alzarmi e sedermi ripetutamente sotto lo sguardo della dottoressa Oldman che stavano studiando ed esaminando ogni mia mossa.
Imposi al mio cervello di trovare una posizione comoda e, una volta seduta, accavallai le gambe e puntai lo sguardo davanti a me, attendendo un qualche segnale dalla dottoressa.
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Non d'amore, ma d'accordo
Romansa«Il mondo era impazzito per noi. E io con lui. Per lei» Il mondo dello spettacolo è pieno di scoop freschi di giornata, ma Calliope Valentino ha sempre preferito rimanerne fuori. Seppur chiunque pagasse per sapere cosa accade nella vita della figlia...