CAPITOLO 3: PRIMA LEZIONE

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Valentina

Mi sveglio e la casa è deserta, nonostante siano solo le otto e mezzo del mattino. Siamo rimasti solo io, Nicolò e TrigNo, visto che anche noi abbiamo lezione alle undici.

Spengo controvoglia la sveglia che tanto adoro e mi alzo dal letto. Mi trascino in cucina per prendere qualcosa da mangiare. Apro un mobile, afferro un biscotto e mi verso un po' di succo nel bicchiere. Poi, senza troppa fretta, torno in camera per prepararmi. Dovete sapere che sono davvero molto, molto lenta a prepararmi, persino più di una lumaca.

Una volta pronta, io, Nicolò e TrigNo ci dirigiamo verso gli studi. Il silenzio regna finché Nicolò lo spezza per primo.

"Comunque, dopo la lezione mi dai una mano con gli esercizi che mi hanno assegnato? Così finiamo anche il discorso di ieri," mi dice, rivolgendosi a me.

Annuisco, acconsentendo, e proseguiamo il nostro cammino. Arriviamo agli studi, e mi dirigo verso la sala due. Con mia sorpresa, oltre alla vocal coach, trovo anche Lorella, la mia insegnante (sì, alla fine ho scelto lei).

"Ciao Valentina," mi saluta con un sorriso. Io ricambio e saluto anche la vocal coach.

Prima di iniziare la lezione, Lorella vuole conoscermi meglio. Inizio così a raccontarle un po' di me.

"Allora, ho 19 anni e vivo a Benevento con i miei genitori e i miei due fratelli maggiori. Canto da quando sono piccola, si può dire che ho imparato prima a cantare che a parlare," ridacchio. "Poi, a otto anni, quando mio nonno mi ha regalato un pianoforte, ho iniziato a prendere la musica più seriamente, scrivendo anche le mie prime canzoni. Facevo tutto da autodidatta, guardando video su YouTube per imparare a suonare il pianoforte e fare esercizi per migliorare la voce. Spinta dai miei amici e dalla mia famiglia, che dicono che sono molto brava - cosa a cui non credo molto, visto che sono sempre stata molto autocritica - sono venuta qui per fare i casting. E, eccomi qui! Non ho ancora realizzato tutto questo," dico cercando di rimanere tranquilla.

"Sono contenta che tu mi abbia raccontato queste cose," risponde Lorella. "E anche secondo me sei bravissima. Devi solo iniziare a crederci anche tu, perché se credi un po' di più in te stessa, riuscirai a cantare ancora meglio. Ora, ti passo le assegnazioni così iniziamo a lavorare."

Annuisco, e Lorella mi consegna i fogli con i testi delle canzoni assegnate: "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini e "Complici" di Enrico Nigiotti e Gianna Nannini. Cominciamo subito a provare la prima.

Dopo un'ora e mezza di lavoro, Lorella mi dice: "Ci siamo. Devi solo fare un po' più di attenzione al respiro." Mi informa anche che tornerà nel pomeriggio per rivedere i miglioramenti e sentire l'altro brano.

Saluto Lorella e la vocal coach, prendo le mie cose e torno in casetta. Non mi rendo nemmeno conto che sono già passate tre ore.

"Finalmente sei tornata! Mi stavo preoccupando, pensavo ti fosse successo qualcosa," mi dice Alessia, abbracciandomi come se fossi stata via per mesi. Mi fa piacere vederla così preoccupata per me, è davvero una ragazza d'oro e le voglio un mondo di bene.

"Stavo solo a lezione, tranquilla. Ora vado a farmi una doccia, e poi, se hai un po' di tempo, stiamo insieme."

"Non mangi?" mi dice Luca, preoccupato visto che ormai erano quasi le tre del pomeriggio e non avevo ancora mangiato nulla. Scuoto la testa e vado in camera a lavarmi.

Una volta uscita dal bagno, fresca e profumata, mi trovo Luca sdraiato sul mio letto, intento a chiacchierare con gli altri miei compagni di stanza: Alessia, Nicolò e Alessio.

"Ehi, Luca, che ci fai qui?" chiedo, imbarazzata, notando i sorrisi maliziosi degli altri.

"Ehi, sono solo venuto a dirti che ti ho preparato da mangiare. Ti aspetto di là in cucina," risponde con un sorriso, dandomi un bacio sulla guancia prima di uscire definitivamente dalla stanza, senza nemmeno darmi il tempo di ringraziarlo.

Luca è sempre stato carino con me, ma ultimamente lo è ancora di più, e questo inizia a sembrarmi strano. Poco dopo lo raggiungo, mi siedo accanto a lui in cucina e mangio il toast che mi ha preparato.

Nel pomeriggio, dopo la mia seconda lezione, torno in casetta e aiuto Nicolò con i suoi esercizi, mentre chiacchieriamo del più e del meno, riprendendo anche il discorso della sera prima.

NON ABBIAMO L'ETÀ🤍 (Luk3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora