CAPITOLO 9: BIGLIETTINO

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Valentina

"Concordo con le sue parole, penso anche io ciò che hai scritto," dico cercando di non far trasparire quanto mi desse fastidio che un’altra ragazza la pensasse così su di lui. "Però non capisco, in questa settimana si sono parlati a malapena cinque o dieci minuti in sala relax, e solo una volta," continuo.

"Ah, l’amore," commenta Alessia, notando il mio disagio per i pensieri di Alena.

"Metti che porta lei a Parigi in motorino e non te," scherza Nicolò ridacchiando, mentre entra in stanza seguito da Alessio.

"Metti che se lo fa gli spacco la faccia," ribatto senza nemmeno rendermi conto di averlo detto ad alta voce. Quando sento i miei compagni di stanza ridere, mi accorgo della figuraccia appena fatta.

"Secondo me ‘Parigi in motorino’ è dedicata a te," interviene Alessio. "Altrimenti non si spiega perché sia l’unica canzone che non ti ha fatto sentire prima."

Stavo per rispondere, ma qualcuno bussa alla porta. È Daniele, che saluta tutti e si avvicina per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.

"Luca ha bisogno di te," dice, e istintivamente un sorriso si accende sul mio volto. Lo ringrazio ed esco dalla stanza, dirigendomi da Luca. Lo trovo sdraiato sul letto con lo sguardo perso nel soffitto.

Prima di entrare, mi fermo a osservarlo per qualche istante. Quando si accorge della mia presenza, gli chiedo se posso entrare o se preferisce stare da solo. Lui mi fa cenno di avvicinarmi, facendomi spazio sul letto e io mi sdraio accanto a lui.

"Che succede?" chiedo dolcemente, cercando di non sembrare invadente.

"Niente, tranquilla," risponde, ma so benissimo che sta mentendo e che ci è rimasto male per le parole di Gigi D'Alessio.

"Luchino, se è per quello che ha detto Gigi, non ci pensare. È solo il suo parere, non tutti la pensano come lui. Ci sono tantissime persone a cui piace come canti e apprezzano i tuoi testi. E, lasciamelo dire, le barre di oggi erano spettacolari," lo rassicuro.

Luca sorride, cambiando discorso: "Grazie per il bigliettino. E quando vuoi fare un viaggetto a Parigi in motorino, dimmelo. Sarebbe bellissimo, soprattutto con te."

Arrossisco e mi copro il viso con le mani.

"Via quelle manine, sei bellissima," dice ridendo. Arrossisco ancora di più, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Lui mi mette un braccio dietro le spalle, tirandomi a sé in un abbraccio. Restiamo così, abbracciati, per un tempo che sembra infinito.

Luca

Mentre eravamo abbracciati, mi sentivo benissimo, al sicuro tra le sue braccia, e non volevo che quel momento finisse. Era tutto così perfetto. All'improvviso, però, qualcuno entrò nella stanza, interrompendo quell'attimo di tranquillità. Era Alena, che mi portava il telefono perché era il mio turno per usarlo.

"Grazie" le dissi, mentre lei mi sorrideva radiosa, con un sorriso smagliante.

"Io vado," disse Vale, facendo per alzarsi dal letto.

"Puoi restare, devo solo chiamare i miei e se rimane un po' di tempo, chiamo anche Fabio," le risposi cercando di trattenerla.

"Chiedi ad Alena se vuole restare," aggiunse lei, mentre si alzava. Istintivamente la afferrai per il braccio, facendola ricadere sul letto.

"Non mi interessa di Alena, voglio stare con te," le dissi dolcemente. Vale sorrise e decise di restare.

Feci una videochiamata ai miei genitori e al mio fratellino. Chiesi loro se andava tutto bene e raccontai un po' com'erano andate la giornata e la puntata. A un certo punto, mamma mi chiese di Vale, così la inquadrai e iniziammo a parlare tutti insieme per qualche minuto. Dopo i saluti, chiusi la chiamata. Mi restavano ancora 15 minuti, così decisi di chiamare Fabio, il mio migliore amico, che ovviamente conosceva bene anche Vale.

"Ehi Lu, come va? Tutto bene?" mi chiese Fabio appena rispose.

"Ehi Fa, sì, tutto bene! E tu come stai?" gli risposi.

Ci mettemmo a parlare un po' del più e del meno, quando Vale si avvicinò per salutare anche lei Fabio. Continuammo la conversazione tutti insieme per un po', poi lui mi chiese come fosse andata la puntata. Gli raccontai tutto nei minimi dettagli, fino ad arrivare al momento dei bigliettini. Guardai Vale per avere il suo consenso, e quando lei annuì, proseguii nel racconto. Alla fine Fabio, ridendo, scherzò: "Io l'ho già capito, ma loro ancora no... si stanno innamorando, e il nostro trio diventerà un duo!"

"Tranquillo Fabio, non ti lascerò mai solo. Al massimo, quello che rimane solo è Luca," disse Vale ridendo.

"Ma senti questa!" risposi, fingendo di essere offeso.

"Eh Luca, è dura la vita quando una ragazza preferisce il tuo migliore amico a te," aggiunse Fabio ridendo, e subito dopo scoppiammo tutti e tre a ridere.

Dopo altri cinque minuti, visto che il tempo a disposizione stava per finire, chiudemmo la chiamata.

"Cosa sarebbe questa storia che preferisci Fabio a me?" le chiesi, fingendomi curioso.

"Luchino, stavo solo scherzando. Tu sei e sarai sempre al primo posto," mi rispose sorridendo. Tirai un sospiro di sollievo e le restituii il sorriso, prima di andare a posare il telefono nella cassetta in cucina e tornare in camera.

NON ABBIAMO L'ETÀ🤍 (Luk3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora