CAPITOLO 12: NOI

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Valentina

Dopo quel bacio, rimaniamo seduti l'uno di fronte all'altra, in silenzio, cercando di elaborare tutto ciò che è appena successo. I nostri cuori battono forte, ma l'ansia che sentivo fino a poco prima sembra essere svanita completamente, sostituita da una calma dolce, quasi surreale. Luca si passa una mano tra i capelli, come fa sempre quando è nervoso.

"Non me l'aspettavo, Vale... questo testo è incredibile. Non pensavo... non pensavo che tu provassi tutto questo per me," dice a bassa voce, come se stesse ancora cercando di trovare le parole giuste.

"Io... io non sapevo se dirtelo," rispondo, sentendo il rossore salire sulle guance. "Ma alla fine ho pensato che dovevo farlo, dovevo essere sincera con te, prima che diventasse troppo difficile."

Lui mi guarda, e nei suoi occhi vedo qualcosa di nuovo, una sorta di chiarezza. È come se, finalmente, tutto avesse senso. Poi sorride, quel sorriso che mi ha sempre fatto perdere la testa, e mi prende la mano.

"Vale, sai una cosa?" dice, stringendomi la mano più forte. "Non dobbiamo correre. Non importa quanto velocemente o lentamente andiamo. L'importante è che siamo noi, e che tutto questo... tutto ciò che proviamo... sia reale."

Annuisco, le sue parole mi fanno sentire al sicuro, come se tutto il mondo fuori potesse aspettare. "Hai ragione, Luca. Non c'è bisogno di affrettare nulla."

Ci alziamo dal letto e ci dirigiamo verso la porta. Ma prima di uscire dalla stanza, Luca si ferma, mi tira a sé e mi dà un altro bacio, questa volta più lungo, più profondo, come se volesse imprimere quel momento nella memoria di entrambi.

"Questo è solo l'inizio" mi sussurra all'orecchio prima di lasciarmi andare.

E così torniamo dagli altri, cercando di nascondere la nostra emozione, ma con un sorriso complice che ci accompagna per tutto il resto della giornata. Alessia ci guarda subito con sospetto, come se avesse capito tutto, ma non dice nulla.

La giornata scorre tranquilla fino al pomeriggio, quando arriva il momento del mio incontro con Lorella. Mentre mi avvio verso la sala 1, sento l'ansia ritornare. Il mio cuore accelera di nuovo, ma questa volta c'è anche una nuova forza dentro di me. La consapevolezza di ciò che sento per Luca che mi dà un coraggio che prima non avevo.

Quando entro, Lorella mi accoglie con un sorriso. "Valentina, siediti," dice, indicando una sedia di fronte a lei.

Mi siedo, cercando di mantenere la calma. Lorella mi osserva per qualche istante, come se stesse cercando di leggermi dentro.

Parliamo del pezzo e faccio alcune correzioni. Lo provo diverse volte, finché lei mi dice che tra due giorni lo avremmo registrato perché stava già venendo molto bene. Aggiunge anche che stava cercando un produttore adatto per curare la produzione.

Esco dalla sala con la testa che mi gira. Non riesco a credere che tra poco canterò la mia canzone per lui, davanti a tutti.

In casetta...

Verso le 18 rientro in casetta, stanca morta. Talmente esausta che vado subito a letto, senza nemmeno mangiare, incapace di fare altro.

Mi giro e rigiro nel letto, cercando di ignorare le risate che arrivano dal salotto. Alessio e Nicolò stanno facendo il solito caos, e per quanto sia esausta, è impossibile rilassarmi. Sbuffo, mi tiro su dal letto e, con un passo lento, esco dalla mia stanza. Li trovo tutti lì, spaparanzati sul divano, immersi in qualche discussione assurda. Alessia è l'unica che mi nota subito e si alza per venirmi incontro.

"Vale, scusa, stavamo solo cercando di passare il tempo. Vuoi che ci spostiamo o abbassiamo il volume?" chiede con un sorriso colpevole.

Scrollo le spalle. "No, va bene, non riuscivo a dormire comunque." Mi siedo accanto a lei sul divano e appoggio la testa allo schienale, guardando il soffitto.

Nicolò, che stava litigando con Alessio su chi dovesse scegliere il prossimo film da vedere, si gira verso di me con uno sguardo furbo. "Ehi, Vale, cosa ti tormenta? Sei strana stasera."

Alessio ride. "Sì, che c'è? Troppo pensierosa... c'entra per caso quel bacio che hai dato a Luca?"

A quelle parole sento il cuore accelerare e mi ritrovo a fissarli, con le guance in fiamme. "Come fai a saperlo?" chiedo senza pensare, rendendomi conto subito di aver fatto un errore.

"Ah! Lo sapevo!" esulta Alessio, mentre Nicolò scoppia a ridere.

Mi copro il volto con le mani, mentre Alessia mi lancia un'occhiata solidale. "Ragazzi, lasciatela stare. Forse non vuole parlarne."

Ma ormai il danno è fatto. "Dai, raccontaci!" insiste Nicolò, sporgendosi verso di me. "Come è successo? Cosa ha detto? E ora come siete messi?"

Alessio si aggiunge al coro: "Esatto, sono curiosissimo. Non puoi lasciarci così!"

Sospiro, sapendo che non avranno pace finché non dirò almeno qualcosa. "Ok, ok. Sì, c'è stato un bacio, ma è tutto molto recente e... complicato."

Nicolò mi guarda con una finta espressione drammatica. "Complicato? Dai, Vale, o vi piacete o no. Dov'è la complicazione?"

"Non è così semplice," rispondo, sentendo un leggero peso nello stomaco. "Cioè, sì, ci piacciamo, ma non so come andrà a finire. Non voglio che tutto diventi... confuso. Poi c'è la musica, io sono venuta qui per quello non per innamorarmi."

Alessia mi dà un colpetto sulla spalla. "Capisco cosa intendi. A volte le cose sembrano più grandi di quanto non siano, specialmente quando ci sono di mezzo sentimenti e altre pressioni." La guardo, grata per la sua comprensione.

"È ufficiale allora. Luca e Vale, coppia dell'anno." dice Alessio

Arrossisco di nuovo, ma questa volta sorrido. "Non c'è niente di ufficiale. Stiamo solo cercando di capire."

"Capire cosa?" mi chiede Alessia, inclinando la testa. "Se ti fa stare bene, il resto verrà da sé. Non devi pianificare tutto."

Ha ragione, ma è difficile non pensare a tutto ciò che potrebbe andare storto. La mia carriera, la sua, la confusione che potrebbe nascere... Ma poi ripenso a quel bacio e a come mi ha fatto sentire leggera, libera, come se tutto avesse finalmente un senso.

"Ci penserò," dico, guardando i miei amici, che ormai mi osservano con curiosità ma anche affetto. "Ma per ora... lasciatemi vivere questo momento."

La serata prosegue tranquilla, con chiacchiere e risate, e anche se non dormo subito, sento una leggerezza nuova nel cuore.

Quando tutti si ritirano nelle loro stanze, rimango qualche minuto da sola sul divano poi decido di andare a dormire pure io.

NON ABBIAMO L'ETÀ🤍 (Luk3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora