CAPITOLO 13: SECONDA PUNTATA

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Valentina

Maria entra, saluta tutti e dà inizio alla puntata. Dopo varie esibizioni, arriva il mio turno. Scendo, saluto il pubblico, parte la base e comincio a cantare. Appena finisco, sento il commento di Fiorella e torno al mio posto. Ho cantato malissimo, e penso subito che questa volta sarò io ad andare in sfida.

La puntata prosegue con le altre esibizioni, e alla fine vanno in sfida Senza Cri per il canto e Teodora per il ballo. Anche se non sono finita in sfida, mi sento comunque di aver fallito. Sono arrivata penultima e non capisco nemmeno perché ho cantato male. In prova la mia performance era andata decisamente meglio.

Dopo le esibizioni, Maria conduce le sfide. Alena esce, avendo perso la sua, mentre Sienna vince e rimane nella scuola.

A sfide concluse, Maria fa entrare dei palloncini e mi chiama per leggere un bigliettino positivo. Lo apro e leggo "Ci conosciamo da poco e sento che di te posso fidarmi." Scopro che è stato scritto da Sienna. È stata dolcissima abbiamo iniziato a parlare da poco, ma ho capito che è davvero una bella persona.

La puntata prosegue con una gara di ballo, vinta da Alessio, e una gara di inediti al televoto tra Senza Cri, Diego e Luca.

Quando la puntata finisce, torniamo tutti in casetta. Vado in camera mia, mi chiudo in bagno e inizio a piangere. La puntata di oggi è stata un disastro per me. L'unica cosa che mi ha davvero risollevato il morale è stato il bigliettino di Sienna.

Alcuni dei miei compagni cercano di parlarmi, ma non ho assolutamente voglia di aprire la porta e farmi vedere in questo stato.

Luca

Busso alla porta del bagno, e sento che non risponde. "Vale, tutto bene?" chiedo piano preoccupato. Alla fine provo a parlare ancora "Lo so che ti senti giù, ma non sei da sola, ci sono qui io. Posso entrare?"

C'è un attimo di silenzio, poi la sento girare la chiave e la porta si apre. Valentina è seduta sul pavimento, con gli occhi gonfi di lacrime. Mi stringe lo stomaco vederla così. Mi siedo accanto a lei, senza dire niente. A volte le parole non servono. Le passo solo un braccio intorno alle spalle, cercando di farle sentire che ci sono, che può appoggiarsi a me.

Dopo qualche minuto di silenzio, si apre un po'. "Non so cosa mi sia successo, Luca. In prova era andata bene, ma sul palco... non ero io."

Le rispondo con calma "Capita. Anche i migliori hanno delle giornate storte, ma non lasciare che una performance definisca chi sei o cosa puoi fare tu sei brava."

Lei annuisce, ma vedo che ci vorrà tempo prima che se ne autoconvinca anche lei.

A un certo punto arriva una chiamata dalla produzione che dice che Lorella stava aspettando Valentina in sala sicuramente per parlare della puntata. La vedo esitare, ma alla fine si alza e raggiunge lo studio.

Mentre lei è in sala, io rimango con gli altri. Cerco di tenermi occupato, ma la mia mente torna sempre lì. Quando Valentina rientra in casetta, mi sembra un po' più serena, ma comunque provata. Mi avvicino per chiederle come è andata, ma lei si limita a dire che Lorella le ha dato dei consigli e che cercherà di lavorarci sopra.

Dopo qualche ora, la giornata sembra finalmente calmarsi. Ci stiamo preparando per andare a dormire, e Valentina sembra più tranquilla rispetto a prima. Decido di andarle a fare compagnia. Non mi va di lasciarla sola stanotte, soprattutto dopo tutto quello che è successo.

Entriamo in camera e ci sdraiamo sul letto. Non parliamo subito, ma c'è qualcosa di rassicurante nel sentirla vicina. Mi volto verso di lei, e noto che ha ancora un'espressione pensierosa, anche se più serena.

"Ci pensi ancora?" le chiedo, cercando di capire cosa sta pensando dentro la sua testolina.

Lei annuisce, senza guardarmi negli occhi. "Non riesco a smettere di ripensarci. È come se mi fossi bloccata sul palco... e non riesco a spiegarmi il perché."

La tiro delicatamente più vicino a me, dandole un bacio leggero sulla fronte. "Non devi avere tutte le risposte ora. A volte le cose non vanno come ci aspettiamo, ma non significa che sei meno brava."

Lei mi guarda finalmente, con gli occhi che sembrano cercare una conferma. Le rispondo con un sorriso e un altro bacio, questa volta sulle labbra, lento e pieno di affetto. Lei ricambia, e sento che per un momento, almeno, sta lasciando andare tutta quella tensione.

"Mi aiuta sapere che ci sei tu" mi sussurra, la sua voce è più dolce, come se stesse finalmente abbassando la guardia. Mi sorride, e io non posso fare a meno di baciarla di nuovo, sentendo il calore del suo respiro contro il mio.

Restiamo così per un po', parlando a bassa voce, scambiandoci qualche bacio di tanto in tanto. Parliamo di tutto, anche delle cose più banali, come se volessimo dimenticare, almeno per un attimo, la pressione della giornata.

Dopo 20 minuti...

Le passo una mano tra i capelli, e ci sistemiamo meglio sul letto, con lei che si appoggia contro il mio petto. Restiamo lì, stretti l'uno all'altra, senza bisogno di dire altro. Basta così.

E anche se so che la giornata non è stata facile per lei, mi sembra che, in questo momento, tutto sia un po' più leggero.

NON ABBIAMO L'ETÀ🤍 (Luk3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora