Il giorno della puntata
Valentina
La puntata inizia con Maria che entra in studio, saluta tutti e, invece di partire come sempre dalle gare di canto e ballo, decide di iniziare dal compito che mi aveva assegnato Anna Pettinelli in settimana. Maria mi chiama al centro dello studio, e io scendo un po' tesa.
"Devi mettere la maglia davanti a Lorella," mi dice subito Maria, facendomi notare che l'avevo dimenticata.
"Ah, sì, scusa!" rispondo, e Vybse, seduto più vicino, mi passa gentilmente la maglia che era arrivata fino a lui tramite un passamano, evitandomi così di risalire a prenderla.
"Allora, Valentina," inizia Maria leggendo la lettera di Anna, "Anna scrive:
Cara Valentina,
ho notato che hai fatto progressi notevoli da quando sei entrata nella scuola, e apprezzo molto la dedizione e l'impegno che metti nelle esibizioni. Tuttavia, vorrei darti una nuova sfida, che ti permetta di esplorare qualcosa al di fuori della tua 'comfort zone' musicale. Credo infatti che cimentarsi in stili diversi possa arricchire le tue capacità interpretative e aiutarti a crescere ulteriormente come cantante.
Per questo ho scelto per te la canzone "La Strega del Frutteto" di Sick Luke. È un brano trap che, oltre alle sonorità moderne, racchiude emozioni intense e un testo poetico, molto diverso da ciò a cui sei abituata. Sarà un'occasione per misurarti con un genere diverso e per dare voce a un'interpretazione più introspettiva e personale.
Non preoccuparti se all'inizio ti sembrerà difficile: l'obiettivo è proprio quello di farti sperimentare qualcosa di nuovo e stimolante. Sono sicura che affronterai questo compito con lo stesso entusiasmo e impegno che hai dimostrato finora.
Buon lavoro e buon divertimento!
Anna Pettinelli."Maria conclude la lettura e chiede: "Lorella, vuoi dire qualcosa prima che Valentina si esibisca?" Lorella risponde che preferisce parlare dopo la mia performance. Così mi preparo e inizio a cantare. Tutto sommato, la performance non va male, ma so di aver fatto meglio durante le prove.
Terminata l'esibizione, Anna mi dice che ho superato il compito, e Rudy si complimenta con me. Arriva il turno di Lorella, che mi guarda con uno sguardo serio ma gentile.
"Secondo te hai cantato meglio oggi o ieri alle prove?" mi chiede.
"Credo... ieri," rispondo a bassa voce, un po' titubante.
"Sono d'accordo con te," dice Lorella, "ed è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Quando sei in sala o alle prove, riesci a esprimerti al meglio, ma in puntata, davanti a un pubblico, è come se ti lasciassi prendere da inutili paranoie che ti distraggono. Voglio che tu riesca a concentrare tutta la tua energia sul canto, senza farti frenare da queste insicurezze. Per questo ti ho dato un 7,5 per la performance che è buona cosa, ma ti sospendo la maglia perché voglio che questo sia uno stimolo per aiutarti a superare tutte quelle paure che ti impediscono di dare il massimo."
Rimango immobile, spiazzata. Non mi aspettavo questa decisione, e una sensazione di paura mi stringe lo stomaco. Nonostante sappia che Lorella lo fa per aiutarmi, fatico a trattenere le lacrime e abbasso lo sguardo per asciugarle in fretta.
A questo punto, interviene Maria con un tono dolce. "Scema," mi dice affettuosamente, "Lorella non lo sta facendo perché non sei brava. Ti ha dato un buon voto, e anche gli altri professori sono contenti della tua performance, ma lo sta facendo solo per aiutarti a tirare fuori ancora più grinta e sicurezza."
Annuisco mentre lei continua: "Voglio che tu sappia che la sospensione della maglia non è per forza una cosa negativa. Lorella l'ha fatto perché crede in te e vuole aiutarti a trovare una fiducia più forte in te stessa. A volte serve una scossa per mostrarti quanto vali davvero. Non prendere questa decisione come un ostacolo, ma come un'opportunità per tirare fuori tutto il tuo talento."
"Esatto, Maria, sono completamente d'accordo," conclude Lorella.
Ringrazio tutti, saluto e torno in casetta. La puntata continua, ma io non so niente dato che dalla casetta non mi fanno vedere nulla. Cerco di distrarmi suonando il piano, ma nella mia mente si ripete solo la scena appena vissuta e i timori prendono il sopravvento. Non riesco a evitare di pensare al peggio, a cosa succederebbe se venissi eliminata. Sono fatta così, è come se vedessi solo le cose negative. Questa settimana devo impegnarmi più che mai per riprendermi quella maglia, perché senza è come se mi avessero tolto la casa più preziosa che avevo.
Dopo qualche ora i miei compagni rientrano in casetta, facendomi capire che la registrazione della puntata è terminata. Io sono in camera mia, sdraiata sul letto, senza alcuna voglia di parlare con nessuno.
Alcuni di loro mi raggiungono per consolarmi, ma resto con la testa affondata nel cuscino, immobile. Solo dopo un po' mi giro per iniziare a parlare, ma appena sollevo lo sguardo vedo Luca, che indossa la felpa rossa della sfida. In quell'istante, tutte le parole che avevo intenzione di dire si bloccano. La mia preoccupazione si raddoppia ed ora sono quasi più in ansia per lui che per me stessa.
Resto a fissare Luca e lui mi guarda in silenzio, cercando di leggermi negli occhi, e avverto la stessa ansia nel suo sguardo. Non ci vuole molto perché qualcuno dei nostri compagni, cercando di fare il possibile per rompere il silenzio, prenda la parola.
"Allora, come ti senti?" mi chiede Sienna, provando a sorridere. La sua voce è calma, ma percepisco la sua preoccupazione.
"Non lo so..." rispondo con la voce un po' tremante. "Cerco di non pensarci, ma è impossibile."
Luca, seduto accanto a me, stringe leggermente la mia mano. "Dobbiamo essere forti, lo sai, vero?" mi dice con tono serio. Poi sorride, cercando di alleggerire l'atmosfera. "E poi, tanto non mi libererò così facilmente di te."
Mi viene da sorridere, anche se sento un nodo allo stomaco. "Non scherzare, Luca. Ho davvero paura che tu debba andartene."
"E tu non hai paura per te?" interviene Alessio "Insomma, tutti noi siamo in bilico, e ognuno di noi potrebbe finire fuori." continua lui.
Scuoto la testa. "È diverso. Io... io so cosa provo. Ma Luca..." Mi fermo, quasi temendo di dire troppo. "Luca ha dato tanto, e l'idea che possa uscire lui mi fa impazzire."
Lui mi guarda e abbassa lo sguardo, visibilmente toccato. "Mi fa piacere sapere che pensi questo di me," dice piano, quasi tra sé. "Ma devi promettermi che non ti lascerai abbattere, qualunque cosa succeda."
Non so cosa rispondere. Mi limito ad annuire, cercando di non lasciar trasparire tutta la mia ansia. Alessia si avvicina e mi abbraccia, in un gesto che mi trasmette calore e mi fa sentire protetta.
"Luca ha ragione," dice, guardandomi negli occhi. "Non possiamo mollare adesso. Abbiamo ancora, tutti quanti, tanto da dimostrare."
"E comunque," interviene Nicolò, provando a farci ridere, "alla peggio ci buttiamo in qualche altro talent show. Siamo troppo bravi per sparire così, no?"
Rido appena, ma so che Nicolò cerca di distrarci e di farci pensare a qualcosa di positivo. Luca si unisce alla risata, poi si volta verso di me, serio.
"Davvero, non voglio che tu ti preoccupi troppo per me," dice a voce bassa. "Promettimi che qualunque cosa accada, continuerai a dare il massimo."
Lo guardo e finalmente rispondo con sincerità. "Va bene, te lo prometto. Ma devi fare lo stesso. Non voglio vederti abbattere."
Lui annuisce e mi stringe la mano ancora più forte. "Ci sarò sempre per te, comunque vada."
In quel momento, sento che nonostante tutta la paura e l'incertezza, non sono sola. E anche se il pensiero di perdere uno di noi mi fa soffrire, so che il legame che abbiamo creato è più forte di qualsiasi sfida.
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NON ABBIAMO L'ETÀ🤍 (Luk3)
FanfictionStoria tratta dalla mia immaginazione le vicende raccontate non seguono i fatti reali che avvengono nella scuola di Amici