CAP.1 Partenza

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CAPITOLO 1

Sofia:

<<Si mamma ho preso tutto, non ti preoccupare>>. Mamma mia è la terza volta che mi chiede la stessa cosa, capisco che è mia madre e che si preoccupa, però cosi esagera, sta mandando tutti fuori di testa, corre da una parte all'altra di casa come una matta, per prendere cose che per lo più, neanche mi serviranno, e mio padre poverino che non sa cosa fare e che le sta dietro come un cagnolino.

Se non fossi così agitata per la mia partenza, questa scenetta sarebbe quasi comica. Mio fratello Stefano, infatti se la ride di gusto, deficiente.

Finalmente saliamo tutti in macchina, diretti all'aeroporto, dove mi stanno aspettando le mie amiche, anche loro pronte a partire, la nostra non è una vacanza . Io e Giulia, una delle mie migliori amiche, siamo state accettate in due diverse società, per un stage di un anno a New York; Anna invece, l'altra mia migliore amica, proverà a sfondare come attrice e frequenterà una scuola molto prestigiosa di recitazione, ovviamente sempre a New York.

Per nostra fortuna, i genitori di Anna sono molto ricchi e gli hanno comprato un appartamento a New York, dove possiamo vivere noi tre, come abbiamo sempre sognato da quando ci siamo conosciute in primo superiore, dobbiamo solo dividere le spese; è fantastico!

Arrivati in aeroporto troviamo le mie amiche e i loro genitori, noi con in viso una maschera di gioia e felicità, i nostri genitori invece, be... come spiegarlo, avete presente l'urlo di Munch, ecco questo è quello che ho d'avanti, sei adulti ridotti cosi.

Ci salutiamo con tutte le raccomandazioni del caso, mio padre Luca mi si avvicina: <<mi raccomando, fatti onore, metti in pratica tutti i nostri insegnamenti e per qualsiasi problema, soprattutto con i giovanotti, chiamami, salgo sul primo aereo e vengo a prendere a calci qualche sedere newyorkese>>,

<<papà ma che dici>>, diventando rossa come un peperone, uffa!

Mia madre Rosa che piange e non riesce a dire un granché, tranne: <<mi mancherai tesoro, ti voglio bene, stai attenta>>.

<<Mamma sto andando a lavorare a New York, mica partendo per la guerra>>. Istintivamente alzo gli occhi al celo.

Mio fratello ride di nuovo come un idiota, mi da un bacio, poi diventa serio: <<divertiti questi sono gli anni migliori>>. Io sorrido ed annuisco, so che ha ragione.

Finalmente sull'aereo, SI PARTE!!!!!!!

Io e le mie amiche ci guardiamo e insieme diciamo: <<LIBERTA'>>!!!

Ora sta davvero iniziando la nostra avventura, sono eccitata e anche spaventata, infondo sono solo una ragazza di 21 anni, nata e cresciuta in un piccolo paesino italiano, che non ha fatto un granché, tranne che studiare; non ho neanche mai avuto un vero fidanzato, diciamo che sono sempre stata quella che non veniva invitata alle feste. Quelle rare volte che è successo, per giunta solo grazie alle mie amiche, me ne restavo in disparte, con un libro in mano aspettando che finisse, per poter tornare a casa. Che desolazione!

Ma da oggi tutto cambierà, o almeno spero.


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