Ho gli occhi chiusi, non riesco ad aprirli per la paura, lui è qui, sono salva, Dio grazie. All'improvviso non sento più il peso di Devon addosso, apro gli occhi è lo vedo volare letteralmente per la stanza , atterrando sul pavimento, Nathan mi guarda, il suo volto è una maschera di rabbia.
<<Mi dispiace piccola, stai bene?>>
In quel momento sentiamo un rumore provenire alle spalle di Nathan, Devon si sta rialzando
<<Che cazzo ti prede amico? È solo una puttana, ci stavamo solo divertendo>>
<<Ora ti diverti a violentare le donne che ti rifiutano?>>
<<Ma cosa hai capito, stavamo solo giocando, lei era consenziente e lei che è venuta a cercarmi>>
<<Io sarei venuta a cercarti? Sei uno stronzo!>>
<<Non fare la santerellina con me, solo perché ora c'è Nathan, sei tu che mi volevi, Nathan a chi credi? Al tuo bracci destro non che migliore amico? O ad una donna appena conosciuta? Lo sai le donne mirano tutte alla stessa cosa, la bella vita, sono tutte puttane approfittatrice, lei compresa>>
<<Non ti permettere di parlare di lei così, sei tu che sei un pezzo di merda, io sono solo un bancomat vivente per te, a te importa solo di te stesso, parole tue amico>>
<<Te lo ha detto lei? Mai detto nulla del genere, non vedi sta provando a dividerci, è solo una stronza>>
Mentre dice queste parole, comincia anche ad avvicinarsi a noi, io senza volerlo comincio a tremare, Nathan per fortuna se ne accorse, mi stringe la mano per rassicurarmi ed infondermi coraggio, funziona!
<<Non ti avvicinare a lei! Ti avverto Devon se solo provi a sfiorarla, ti ammazzo con le mie mani>>
<<Ma che cazzo ti prende Nathan, davvero credi a lei?>>
<<Purtroppo non gli ho creduto, quando ha cercato di avvertirmi su di te, ma ha insistito cosi tanto, che ho accettato di mettere una telecamera nel tuo ufficio, per vedere con i miei occhi, quindi tutto quello che è successo stamattina qui dentro, io l' ho visto Devon, ho visto e sentito tutto! Quindi smettila con questa falsa, sei un uomo finito!>>
<<Sei una puttana, me la pagherai è una promessa>> la sua voce è piena di odio e rabbia.
Io mi nascondo dietro le spalle di Nathan, Devon si avvicina sempre di più, succede tutto in una frazione di secondi, non ho il tempo neanche di realizzare. Vedo solo Nathan spinto sul pavimento, poi è il mio turno, mi ritrovo per terra con Devon su di me, che comincia ad inveirmi contro.
<<Lasciami stare!>>
In quel momento Nathan si rialza, lo prende per la giacca e lo spinge lontano da me, gli assesta un pugno in pieno viso, Devon cade a terra.
Nathan
Vedere Devon attaccare Sofia, mi ha reso una furia priva di controllo, mi avvento su di lui, con la stessa furia che lui ha avuto per lei, gli colpisco quella faccia da cazzo, con un pugno dopo l'altro, poi è il turno del petto e dello stomaco, sento la sua pelle lacerarsi sotto le mie nocche, la cosa mi dà un enorme piacere.
Solo quando vedo Devon giacere privo di sensi sul pavimento, con il respiro spezzato dai colpi che gli ho assestato sul volto e allo stomaco, che mi sento soddisfatto. Ignoro le fitte di dolore che ho alle mani e al braccio, per i colpi dati, ne valeva assolutamente la pena! Mi volto verso Sofia, appena vedo il suo volto rosso, per gli schiaffi che ha subito e coperto di lacrime, la rabbia mi svanisce del tutto.
Lei ha bisogno di me, e nulla mi avrebbe impedito di starle accanto.
<<Stai bene piccola?>> La esaminai bene per accertarmi che non ha altre ferite
Lei non parla, mi guarda, il suo viso è completamente in espressivo, poi d'un tratto la sua espressione cambiata, come se solo ora, si rendesse davvero conto della gravità della situazione, dell'aggressione che ha appena subito.
La prendo tra le braccia, la stringo a me e solo in quel momento lei si lascia andare, le lacrime gli bagnano il viso copiose, nasconde il suo viso nel mio collo e comincia a singhiozzare.
<<Shh, piccola è tutto finito, ci sono io con te ora. Mi dispiace cosi tanto Sofia. E' tutta colpa mia, sono io che ti ho messo in questa situazione, ti prego perdonami?>>
<<Nathan portami a casa, ti prego>>
<<Certo piccola, vuoi che avverto le tue amiche? Forse è il caso di passare per l'ospedale>>
<<No! Nessun ospedale, ti prego, e non voglio che le mie amiche mi vedano così>>
<<Allora vieni a casa mia, permettimi di prendermi cura di te>>
<<Va bene>>
<<Aspettami qui solo un momento, devo chiamare la vigilanza, per far sbattere, questo sacco di spazzatura, fuori dalla mia società e dalla mia vita>>
Sofia
Mezzora dopo ci stavamo dirigendo a casa di Nathan, ho dolori ovunque, anche lui ha le nocche delle mani tutte rotte e sanguinanti
<<Ti fanno male le mani? Appena arriviamo ci mettiamo del ghiaccio>>
<<Devo occuparmi di te, le mie mani possono aspettare, ti prego perdonami! Sono stato uno stupido>>
<<Non è il momento giusto per parlarne Nathan>>
<<Si hai ragione, dimmi solo che ho una speranza, che noi abbiamo una speranza>>
<<Non posso! Ora come ora non posso dirtelo, mi dispiace! Mi hai ferita troppo>>
<<Lo so...>>
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Potere&Passione
ChickLitSofia, una ragazza italiana,volata nella grande mela per uno stage nell'azienda più potente e famosa di New York. Lei la classica secchiona che ama i libri,la tranquillità,timida e ingenua,che crede ancora alle favole nel principe azzurro,nel vero a...