Cap.9 Ripensamenti

15.9K 534 3
                                    



La mattina dopo mi dirigo a lavoro con un'ansia assurda, cosa farò quando lo vedrò? Uffa' che situazione del cavolo.

Appena arrivo in ufficio vado subito da Emy, ci salutiamo, poi lei mi aggiorna sulle cose da fare durante la giornata, mi dice che oggi il capo è pieno di riunioni a cui anche lei deve partecipare, così io dovrò rimanere nell'ufficio a prendere le telefonate.

Faccio un sospiro di sollievo tra me e me, pensando che almeno per oggi non dovrò vederlo, almeno fino alla cena.

Non so come sia possibile, ma il tempo è letteralmente volato, guardo l'orologio, sono già le cinque e mezza, lui ancora non è tornato dalle riunioni, quindi ho tutto il tempo di andare in bagno a prepararmi.

Sapevo di non avere il tempo di tornare a casa, così mi sono portata un vestito per cambiarmi, un semplice tubino nero, che però fa risaltare moltissimo le mie forme, abbastanza scollato, sciolgo i capelli, mi sistemo un pò il trucco, metto il profumo e indosso le decoltè.

Pronta! Ritorno nell'ufficio di Emy ad aspettare, ma più passa il tempo e più la mia ansia sale, verso le sei e mezza sento dei passi, esco dall'ufficio e lo vedo, anche lui mi vede.

<<Buona sera Sig. Green>>

Lui non parla, ma il suo sguardo comincia ad andare su e giù per il mio corpo, io mi muovo a disagio davanti al suo sguardo cosi sfacciato, sento la pelle surriscaldarsi, ma come è possibile che ha questo effetto su di me solo guardandomi, lui è stupendo come al solito, finalmente si decide a rispondermi.

<<Sera Sofia, mi scuso per il mio ritardo, ma le riunioni sono state più lunghe del previsto>>

<<Non fa niente, immaginavo che stesse ancora lavorando. Vuole ancora andare a cena o è troppo stanco? Possiamo fare un'altra volta>>

<<No comunque devo cenare quindi>>

Quell'affermazione mi lascia di stucco, non sembra affatto lo stesso uomo appassionato di ieri in ascensore, sembra quasi che venga a cena contro voglia, questo repentino cambio di personalità mi lasci senza parole, ma allo stesso tempo arrabbiata, se crede di poter giocare così con le persone, con me si sbaglia di grosso!

Cambiando immediatamente idea, non diventerò di certo il giocattolo di un uomo che crede di potermi trattare così, sarò anche timida e inesperta, per quanto riguarda gli uomini, ma ho una grande dignità, che di certo non gli permetterò di calpestare, solo perché si crede un Dio, sarà anche ricco e potente, abituato a donne che si prostrano a lui, ma con me casca male!.

Nathan

Cazzo!!! Appena la vedo il mio corpo e la mente si infiammano, è bellissima, avvolta in quel tubino nero che la fascia come un guanto, con i capelli sciolti, è sexy da morire e che dire di quegli occhi e di quella bocca, vorrei sbatterla su quella scrivania e farla mia, perdermi dentro di lei.

E' bastato un solo sguardo a quella donna e tutti i miei presupposti di lasciarla stare sono andati a farsi fottere.

Fanculo la prudenza e il controllo, lei sarà mia, la voglio, la desidero, e quando io voglio una cosa la ottengo sempre, infondo non è mai capitato che una donna rifiutasse le mie attenzioni, anzi di solito sono io a dovermi sottrarre dalle attenzioni femminili, i soldi e il potere fanno molto effetto sulle donne.

<<Andiamo a cena allora>>

Lei non risponde, si avvia agli ascensori, io gli sto di fianco, non so perché ma mi sembra arrabbiata, distante.

Potere&PassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora