Cap.2 Un nuovo inizio

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L'appartamento è stupendo, almeno lo è per noi tre. E' piccolo ma accogliente ed è soprattutto nostro.

Ci sono due stanze, un bagno :<<cosaaaaaa un solo bagno per tre donne>>? Le altre mi guardano. Che dio ci aiuti soprattutto la mattina quando dovremmo prepararci tutte, vabbè!

Un saloncino, una cucina e un terrazzino. Meraviglioso, semplicemente fantastico.

Abbiamo deciso che nella stanza grande dormiremo io e Giulia. Guardo la mia amica, che secondo me è fantastica, è piccolina in tutto, sarà si e no un metro e sessantacinque, magra, con un perfetto nasino all'insù, con dei capelli rossi ricci che peseranno più di lei, con dei meravigliosi occhi nocciola.

Lei è sempre sorridente, la classica persona che vede il bicchiere sempre mezzo pieno, la romantica per eccellenza, che crede nel principe azzurro, nel lieto fine, in questo mi somiglia molto, anche se io sono imbranata e insicura, invece lei è padrona si se, sicura è spigliata.

Invece nella camera che è solo un po' più piccola, dormirà Anna, infondo è casa sua è giusto così. Lei invece è tutto l'opposto sia di me che di Giulia, capelli lunghi biondi, alta uno e settantacinque, occhi azzurro celo, pelle perfetta fisico perfetto, c'è poco da dire, avete presente barbie, ho detto tutto.

Lei è quella che non crede nell'amore, o almeno come dice lei, non è una sua priorità trovare un uomo se non per divertirsi. Le piacciono le feste, la confusione, è la matta del gruppo insomma, completamente diversa da me insomma, ma come si dice gli opposti si attraggono.

Cominciamo tutte a disfare i bagagli, alle nove di sera abbiamo finito, siamo esauste, a nessuno va di cucinare, figuriamoci. Basta un solo sguardo ed ecco che insieme diciamo la parola magica: <<pizza>>?

Dopo cena andiamo tutte a dormire, per fortuna è venerdì. Abbiamo due giorni per riprenderci dal volo e dal fuso orario.

E' la sera prima dello stage, questi due giorni sono volati e adesso l'ansia sta salendo, non so molto della società dove lavorerò, infondo chi si aspettava una fortuna del genere, so solo che è una delle più importanti e prestigiose di New York, che si occupa di programmi per il computer e che ci lavorano molti giovani, visto che anche il suo fondatore lo è ,da quello che so.

Ecco che l'ansia sale di più, rendendomi conto che non so nulla del gran capo, neanche com'è fatto, non sono una che legge i giornali scandalistici dove so che lui compare spesso, ma dubito che una semplice stagista abbia contatti con il capo, Nathan Green, quindi problema risolto, no?!

Comunque per domani mi sento abbastanza pronta, ho anche scelto cosa mettermi dopo due ore di prove, e con l'aiuto delle mie super amiche\stiliste, ho scelto una camicetta viola con gonna nera stretta fino al ginocchio, con decolté nere, mi sento molto professionale, anche bella oserei dire.

Non mi sono mai ritenuta una bella ragazza, o almeno diciamo che il mio essere goffa e sgraziata, come dice mia madre "tesoro mio sembri un elefante in un negozio di cristalleria" , <<grazie mamma>>, mette un po' in secondo piano il mio fisico, e non mi aiuta neanche il gusto che ho nell'abbigliamento, molto poco alla moda.

Mi guardo di nuovo allo specchio per un resoconto finale, quello che vedo è una ragazza, alta uno e settanta, assolutamente no magra o almeno no quanto vorrei , anche se le mie amiche dicono che sono matta, che ho un fisico sinuoso e che con i miei fianchi e il mio sedere bello tondo, farei impazzire qualsiasi uomo, e che non dovrei nascondere le mie curve ma enfatizzarle, se solo sapessi come si fa.

Il problema non è che non so come mettermi in evidenza, è che a me non piace attirare l'attenzione, diciamo che, più passo inosservata meglio è. La camicetta che indosso mette in evidenza il mio seno, una terza abbondante, diciamo che non mi posso lamentare, capelli lunghi castano chiaro, con dei riflessi miele, che insieme danno un colore simile al caramello.

Ma la cosa più stana di me sono gli occhi, che ho ereditato dal mio papà, un mix di colori castano verde e giallo che danno un colore particolarissimo, soprattutto al sole, è solo che proprio non so essere sensuale, non mi riesce proprio.

Il mio più grande problema è il carattere, appena sono vicino ad un ragazzo che mi piace, divento una deficiente, come dicono le mie amiche. Comincio a balbettare, sudo diventando rossa ed impacciata, che disastro! Questo spiega il perché a ventun' anni sono ancora vergine.

Anna e Giulia invece sculettano, sono sexy e divertenti, molto sicure di loro, e tutti gli uomini cadono letteralmente ai loro piedi. Vorrei avere solo un pizzico della loro sicurezza.

Si è fatto tardi meglio dormire, mi spoglio e mi metto il mio pigiama con gli orsetti, proprio sexy.

<<Ragazze>>

<<si>>

<<vado a letto buona notte>>

<<notte tesoro>>



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