Capitolo 29

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Il mattino dopo, mentre facevo colazione, mi sentii toccare la spalla. Quando mi girai vidi Pansy.

-Draco, possiamo parlare?

Mi girai verso Hermione, era accanto a Neville e stava parlando con lui. Potter e Weasley molto probabilmente l'avranno esclusa da loro. Che stronzi.

-Va bene.

Andiamo in un corridoio dove non c'è nessuno.

-Allora, cosa vuoi?

-Hai fatto la spia alla Mc.Granitt. Perché? Come hai potuto?! Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme in questi anni..

-Non potevo dirle che l'avevo picchiata io! Sei te che hai alzato le mani su di lei!

-Per poi non parlare del fatto che hai invitato la mezzosangue al ballo!!

-Non chiamarla così!

-Come dovrei chiamarla allora?! Sanguemarcio va bene?!

Sento il sangue ribollirmi in testa. Per un momento penso che potrei trovare il coraggio di tirarle un pugno in faccia.

-Mi aspettavo di più da te Draco! Hai preferito una mezzosangue rispetto a me che ho un sangue puro e che ti sono sempre stata vicina in tutto!

-Smettila! Basta! Prova a dire qualcos'altro di brutto su di lei e giuro che...

-Che cosa?! Vuoi picchiarmi?! Seriamente?!

No. Non alzerei mai le mani, sopratutto su una ragazza. Eppure, credo che su di lei potrei fare un eccezione.

-Ascoltami, non puoi uscire con lei. Come pensi di essere innamorato di lei?! Non è umanamente possibile! Come osi andare con quella stronza!

COME L'HA CHIAMATA?!

-Signorina Parkiston!

La professoressa Mc.Granitt. Menomale, la stavo per prendere veramente a calci in faccia.

-Non si usano certe parole dentro questa scuola!

Mentre la professoressa continua con la sua ramanzina, io me ne torno nella Sala Grande e mi dirigo verso la mia Hermione. Quando sono a pochi centimetri da lei sento il marchio nero bruciare. Merda.

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