Capitolo 48

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Sento le sue braccia chiudersi intorno a me, e a quel punto scoppio. Inizio a piangere sulla sua maglietta e rimaniamo l'uno stretta all'altra per un bel po'.

-Mi sei mancata- mi mormora nell'orecchio

A quelle parole mi allontano immediatamente. Cerco di ricompormi, mi asciugo le lacrime e incrocio le braccia. Non posso lasciarmi andare in questo modo un'altra volta.

-Cosa vuoi?

-Solamente vederti, e parlare.

-Bene.

-Hermione io..

Alzo una mano -Non hai più nessun diritto di chiamarmi per nome, ora per te sono solamente Granger. Oppure finta mezzosangue.

A quelle parole mi viene naturale guardare la cicatrice sul braccio, le parole si leggono molto chiaramente. Sarà un segno indelebile.

-Per me rimani la mia Hermione.

-Io non sono più la tua Hermione! Okay?! Non sono di nessuno, sto con Ron ma questo non vuol dire che mi possiede. Non sono un oggetto. Anche se mi piaceva molto quando me lo dicevi tu. Sai.. prima che mandassi tutto all'aria. Credo che te lo ricordi bene no?

Quelle parole sembrarono ferirlo, ma niente può essere paragonato a ciò che mi ha fatto lui. I miei sentimenti nei suoi confronti non sono più gli stessi, non provo amore. Provo odio, tristezza, nostalgia, ma non rancore.

Io amo Ronald, so che con lui non dovrò avere paura di un possibile tradimento. Certo, i miei sentimenti per Malfoy non sono spariti via nel nulla e credo che una parte del mio cuore rimarrà sempre aperta per lui. Dato che Malfoy non proferisce parola, faccio per andarmene ma mi prende il braccio bloccandomi.

-Non toccarmi- dico strattonando il braccio

-Hermione, io ti ho chiesto di venire qui per parlare pacificamente.. non per discutere. E per..

Dopo quelle parole mi bacia con forza, immediatamente lo spingo via e gli do uno schiaffo in faccia. Prendo la scopa e volo via il più veloce possibile.

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