POV JasminLa serata si avvicinava e io mi sentivo un mix di eccitazione e nervosismo. Dopo aver passato il pomeriggio a riflettere su quello che avrei indossato, finalmente decisi. Scelsi un vestito di seta attillato di un profondo rosso scuro, che abbracciava le mie curve e mi faceva sentire incredibilmente sicura. Indossai dei tacchi dorati, che aggiungevano un tocco di eleganza, e completai il look con gioielli abbinati: orecchini sottili e una collana delicata.
Guardandomi allo specchio, mi sentii un po' diversa, quasi come se il vestito mi trasformasse in una versione migliore di me stessa. **Era come se volessi dimostrare qualcosa a Jungkook, ma soprattutto a me stessa.**
Alle otto, uscii di casa e mi diressi verso il ristorante. Seguendo le indicazioni che mi aveva inviato, mi resi conto che era un luogo elegante e raffinato. Le luci soffuse e l'atmosfera intima mi fecero immediatamente sentire un po' più a mio agio, ma il battito del mio cuore accelerò non appena varcai la soglia.
Quando finalmente vidi Jungkook seduto al tavolo, il tempo sembrò fermarsi. Indossava un completo scuro che metteva in risalto la sua figura muscolosa. I suoi occhi si illuminarono quando mi avvicinai e, per un attimo, rimase imbambolato.
"Wow, Jasmin," disse, la voce incredula. "Sei... stupenda."
Le parole uscirono con una sincerità che mi fece arrossire. Ricambiai il sorriso, sentendo una leggera fitta di nervosismo. "Grazie, Jungkook. Anche tu sei molto elegante."
Ci sedemmo e iniziammo a chiacchierare. Mentre il cameriere ci serviva i piatti, la conversazione si spostò rapidamente sul progetto di cui dovevamo discutere. Era strano, ma il modo in cui parlavamo ora era completamente diverso rispetto ai giorni precedenti. C'era un'energia palpabile tra di noi, un'atmosfera più leggera e giocosa. Ogni tanto, le nostre mani si sfioravano e sentivo un brivido lungo la schiena.
"Ho letto il tuo report," disse Jungkook, abbassando la voce come se volesse mantenere un momento di intimità. "Sei riuscita a fare un'analisi davvero dettagliata. È stata una grande idea portare alla luce quei dati."
"Grazie," risposi, un po' sorpresa dalla sua lode. "Ho cercato di fare del mio meglio."
Continuammo a discutere del progetto, ma la conversazione scivolò naturalmente in argomenti più leggeri: le nostre passioni, i nostri hobby e persino i sogni per il futuro. Mi resi conto che, nonostante tutto, c'era una connessione tra noi che andava oltre il lavoro.
Poi, all'improvviso, la sua espressione cambiò. Jungkook si schiarì la voce e sembrò un po' più serio. "Jasmin, vorrei scusarmi," iniziò, guardandomi negli occhi. "Per le cose che ti ho detto alcune settimane fa. Non avrei dovuto parlarti in quel modo. Non so cosa mi sia preso."
Rimasi sorpresa da quel momento di vulnerabilità. Non me lo aspettavo affatto. La sua sincerità mi colpì profondamente e sentii un nodo in gola. "È tutto passato," dissi, cercando di mantenere la calma, ma il mio cuore si sciolse un po' nel vederlo così impacciato. "Capisco che a volte possiamo dire cose di cui ci pentiamo."
"No, davvero," continuò lui, con un'espressione seria. "Dovevo dirti che mi dispiace. Quello che ho detto non riflette ciò che penso di te. Sei incredibile, Jasmin. E mi dispiace se ti ho fatto sentire male."
Le sue parole si trasformarono in un balsamo per le mie ferite. In quel momento, non potevo fare a meno di sentirmi intenerita. La sua sincerità, l'ammirevole vulnerabilità, e quel modo in cui parlava di me, era come se avesse aperto una finestra sul suo cuore.
"Grazie," dissi, colpita. "Apprezzo davvero le tue scuse. È importante per me sapere che ci tieni."
Ci guardammo per un lungo istante, entrambi consapevoli che eravamo in un territorio nuovo e inaspettato. Un territorio in cui sentimenti e parole avevano il potere di cambiare tutto.
Mentre il nostro dessert arrivava, non potevo fare a meno di pensare che questa cena stava diventando molto più di una semplice discussione di lavoro. **C'era qualcosa di speciale tra noi, e stavo iniziando a sentire la dolcezza di quel legame.**
POV Jungkook
Mentre la cena proseguiva, mi sentivo sempre più affascinato da Jasmin. Le sue parole, i suoi sorrisi e persino i suoi sguardi mi lasciavano senza fiato. Aveva questo modo di esprimere le sue idee che mi faceva brillare gli occhi e mi spingeva a voler sapere di più su di lei. La sincerità con cui aveva accolto le mie scuse mi fece sentire sollevato e, allo stesso tempo, mi fece capire quanto fosse importante per me.
Quando il dessert arrivò, la stanza del ristorante si riempì di un profumo dolce e invitante. Ma non riuscivo a concentrarmi sul dolce; la mia mente vagava altrove. Pensavo a quanto fosse bella e a quanto avessi voglia di conoscerla meglio, di scoprire le sfumature del suo carattere, quelle che si nascondevano dietro il suo sguardo timido e la sua dolcezza.
Dopo aver finito il dessert, sentii il bisogno di cambiare ambiente. La serata era fresca, ma la terrazza del ristorante prometteva una vista spettacolare sulla città illuminata. "Ti va di uscire un momento?" le proposi, un sorriso spontaneo che si formò sulle mie labbra. "La vista è stupenda da qui."
Lei annuì, un po' sorpresa, ma mi seguì mentre ci dirigevamo verso la terrazza. Una volta fuori, l'aria fresca ci colpì, e mi accorsi che Jasmin si stringeva nelle spalle, visibilmente infreddolita. Era un gesto involontario, ma non potevo permettere che fosse scomoda. Con un movimento fluido, tolsi la giacca e la posi sulle sue spalle, coprendola.
"Ecco, così dovresti stare meglio," dissi, cercando di mascherare il batticuore che sentivo. Le nostre mani si sfiorarono brevemente e un brivido di elettricità attraversò l'aria. "Non voglio che ti senta fredda."
Jasmin sorrise, ma quel sorriso nascondeva un po' di vulnerabilità. "Grazie, Jungkook. Sei sempre così gentile," disse, le sue parole accompagnate da uno sguardo che sembrava penetrare nel profondo della mia anima.
Decisi di riempire i calici di vino e, mentre lo versavo, mi resi conto che questo momento era perfetto. La luce soffusa delle stelle rifletteva nei suoi occhi e il modo in cui si muoveva mentre parlava era ipnotizzante. "A proposito del progetto," iniziai, cercando di riportare la conversazione su un terreno più familiare. "Penso che, con le tue idee, potremmo portarlo a un livello completamente nuovo."
Mentre parlavamo, sentivo il legame tra di noi rafforzarsi. Era come se il vino sciogliesse le tensioni e creasse uno spazio in cui potevamo essere noi stessi, senza formalità. Le risate fluirono, e ogni tanto le nostre mani si sfioravano quando sollevavamo i bicchieri. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto fosse incredibile avere un momento così speciale con lei.
Ma, in fondo, sapevo che questo era solo l'inizio. La connessione che stavamo costruendo era fragile ma potente. Mi chiesi se avesse notato come il mio cuore battere più forte ogni volta che sorrideva o che ci avvicinavamo. E, nel profondo, desideravo che questo non fosse solo un semplice incontro tra due colleghi, ma qualcosa di più.
Jasmin parlava dei suoi sogni e delle sue aspirazioni, e ogni parola che pronunciava era come una chiave che apriva una porta nel mio cuore. Ero pronto a scoprire ogni angolo di lei, ogni sogno, ogni paura. **Era un viaggio che volevo intraprendere, e non avrei mai immaginato quanto potesse essere gratificante.**
Mentre sorseggiavamo il vino e ci godevamo la vista, capii che non avrei lasciato che questa opportunità sfuggisse. Era tempo di fare un passo avanti e di mettere in atto il mio piano per conquistarla. Ma, in quel momento, volevo solo godermi la compagnia di Jasmin e scoprire cosa significasse per entrambi.
STAI LEGGENDO
Destini Intrecciati jungkookxjas
FanfictionJasmin, una giovane studentessa italiana di 21 anni, parte per la Corea del Sud per concludere i suoi studi di economia e iniziare un prestigioso tirocinio presso una delle più grandi aziende tecnologiche del Paese. Timida ma ambiziosa, Jasmin vede...