**POV Jas**
Le urla tra Jungkook e mio padre si fecero sempre più intense, come colpi diretti che risuonavano nella sala. Ogni parola tagliente, ogni accusa, mi attraversava come una lama, e sentivo il peso dello stress crescere dentro di me. Il cuore mi batteva forte, non solo per l'angoscia del momento, ma per il piccolo segreto che portavo dentro di me, il nostro bambino, che solo noi due conoscevamo. Ogni secondo di quella discussione era come una tempesta che si abbatteva sul mio corpo, e sapevo che non potevo permettere che continuasse così.
Mio padre, con la sua solita voce fredda e tagliente, guardava Jungkook come se fosse un nemico da abbattere. "Non è adatto a te, Jasmin. Ti ho cresciuta per qualcosa di meglio! Non puoi gettare via tutto per uno come lui!" Lo sguardo di Jungkook era acceso, difensivo, e cercava di mantenere il controllo, ma l'aggressività di mio padre lo stava spingendo al limite.
Sentivo la mia forza scivolare via. **Non potevo lasciarlo combattere questa battaglia da solo.** Dovevo far capire a mio padre che il nostro amore era reale, e che non importava chi fosse Jungkook o da dove venisse, io lo amavo per ciò che era, non per la sua ricchezza o il suo potere.
"padre, basta!" gridai, la voce tremante ma determinata. "Non puoi trattare Jungkook così! Non è un criminale, è un uomo d'affari rispettato, potente qui in Corea. Non ti permetto di giudicarlo solo perché non è come te!" Il silenzio cadde per un attimo nella stanza. **Tutti gli occhi erano su di me.**
Mio padre mi guardava come se fossi impazzita. Non si aspettava una risposta simile da parte mia. "Jasmin, ti rendi conto di cosa stai dicendo? Questo... questo non è il futuro che ho immaginato per te!" disse, con la sua voce piena di disprezzo. Ma io non potevo più sopportarlo.
"Non mi importa quanto sia ricco, o potente. Io lo amo per chi è, non per cosa possiede!" Le mie parole uscirono piene di convinzione, anche se dentro sentivo lo stress montare, pesante come una roccia sul petto. "E sai cos'altro? Non ho bisogno del tuo permesso per essere felice, papà."
Le sue parole iniziarono a diventare indistinte mentre la stanza si riempiva di tensione e sguardi curiosi. Persino il team di mio padre, che fino a quel momento aveva mantenuto una posizione neutrale, sembrava incredulo di fronte a quella scena. I dipendenti di Jungkook ci guardavano, alcuni sussurrando tra loro. **Tutto quel caos mi stava travolgendo.**
Sentii il corpo tremare, un'ondata di calore mi attraversò, e poi un freddo improvviso. Le parole di mio padre e la difesa accorata di Jungkook si mescolarono in un brusio lontano. Mi sentivo come se stessi affondando in una spirale di stress e ansia. **Non potevo permettermi di crollare, non adesso, non con il nostro bambino dentro di me.**
Ma il mio corpo non sembrava d'accordo. **Barcollai all'indietro**, sentendo il mondo girare intorno a me. Le voci diventavano sempre più ovattate. Prima che potessi dire qualcosa o chiedere aiuto, il mio corpo cedette. Le gambe mi tradirono, e tutto si fece sfocato. Stavo cadendo.
Ma, prima che potessi colpire il pavimento, sentii le braccia forti di Jungkook stringermi e tirarmi su. "Jasmin!" gridò, la sua voce preoccupata. Il mondo sembrava fermarsi per un istante mentre mi stringeva forte, il suo volto pieno di paura mentre guardava il mio viso pallido.
"Amore, stai bene?" mi chiese, con la voce rotta dall'ansia, il suo sguardo incollato al mio volto. Io cercai di sorridergli, anche se sentivo la stanchezza travolgermi. "Jungkook..." sussurrai, il mio corpo ancora debole. **Non volevo che sapesse quanto mi sentivo fragile, non volevo preoccuparlo.** Ma lui lo sapeva. Lo vedeva.
La mia mano tremante si posò sul suo petto. "Sto bene, solo... solo troppo stress, è tutto," cercai di rassicurarlo, ma sapevo che non sarebbe stato facile. Il suo sguardo si indurì mentre mi osservava, e poi rivolse un'occhiata di fuoco verso mio padre, che rimase immobile, sorpreso dal mio improvviso malore.
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Destini Intrecciati jungkookxjas
FanfictionJasmin, una giovane studentessa italiana di 21 anni, parte per la Corea del Sud per concludere i suoi studi di economia e iniziare un prestigioso tirocinio presso una delle più grandi aziende tecnologiche del Paese. Timida ma ambiziosa, Jasmin vede...