POV Jas
Era passato un mese dal mio primo mancamento, e ogni giorno dovevo affrontare la nausea e i giramenti di testa. Jungkook non sapeva nulla di quello che stavo passando. Aveva già abbastanza pensieri per la testa, e non volevo aggiungere preoccupazioni. Oggi, però, la nausea era aumentata e, questa mattina, mi sono ritrovata a vomitare in bagno. Grazie al cielo, Jungkook non era ancora sveglio.
Dopo aver vomitato, mi sono seduta sul pavimento del bagno, cercando di riprendermi. Le mie mani tremavano mentre riflettevo sulla situazione. Poi mi colpì un pensiero che mi fece gelare il sangue: avevo un ritardo. No, impossibile! Doveva essere solo una coincidenza. Sì, solo una coincidenza. Ho provato a scacciare quel pensiero dalla mia mente, ma non ci sono riuscita.
Dopo circa venti minuti, mi sono finalmente alzata e mi sono preparata. Jungkook e io dovevamo andare al lavoro per prepararci per l'importante incontro con l'imprenditore immobiliare italiano tra tre giorni. Mentre mi truccavo, mi sono guardata allo specchio e ho notato il pallore della mia pelle. Speriamo che sia solo stanchezza, mi sono detta.
Quando Jungkook è entrato nella stanza, mi ha sorriso e mi ha detto: "Pronta per affrontare un'altra giornata?" Il suo sorriso era contagioso, ma sentivo ancora un groppo allo stomaco.
"Certo, come sempre!" ho risposto, cercando di mantenere alta l'energia. Ma nel profondo, non riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione di disagio. Durante il tragitto in Maserati, i giramenti di testa sono aumentati, ma ho fatto del mio meglio per non darlo a vedere.
"Ehi, che ne dici di questa volta di arrivare in anticipo e prendere un caffè insieme?" mi ha chiesto, mentre ci avvicinavamo all'azienda.
"Suona bene," ho risposto, cercando di sorridere. Ma mentre parlavo, ho sentito il mondo intorno a me girare. L'auto stava rallentando, e Jungkook continuava a parlare, ma la sua voce sembrava provenire da lontano.
Quando siamo arrivati, abbiamo parcheggiato e ci siamo diretti verso la reception. Ogni passo che facevo sembrava pesare il doppio, e l'ansia mi si attaccava allo stomaco come un peso insopportabile.
"Jasmin, sei sicura di stare bene?" Jungkook mi ha chiesto, il suo sguardo preoccupato.
"Sto bene," ho mentito, ma la mia voce tremava.
"Mancano pochi passi," ha detto, incoraggiandomi. Ma all'improvviso, ho sentito un altro giramento di testa, e prima che potessi dire qualsiasi cosa, tutto è diventato buio
**POV Jungkook**
Presi al volo la mi piccola prima che cadesse rovinosamente a terra .Mentre attendevo l'arrivo dei soccorsi, sentivo il cuore che mi batteva forte nel petto. **Non riuscivo a credere che Jasmin fosse svenuta.** Ogni secondo che passava senza che si riprendesse mi sembrava un'eternità. L'idea di perderla mi terrorizzava.
Quando finalmente arrivò l'ambulanza, il personale medico si mise subito all'opera. Mi seguì con gli occhi mentre la caricavano sulla barella e la portavano via. "Rimanga qui," mi dissero, e io non potevo fare altro che guardare.
Dopo un breve viaggio in ospedale, ci sistemarono in una stanza dove un medico si avvicinò per fare le analisi. **Il suo sguardo era serio, ma cercava di mantenere un tono rassicurante.**
"Buongiorno, Jungkook. Sono il dottor Lee," disse, sistemando i suoi occhiali sul naso. "Ho bisogno di fare alcune domande prima di controllare Jasmin."
"Va bene, dottore. È... è grave?" chiesi, cercando di mantenere la calma, anche se dentro di me la paura si faceva sempre più forte.
"Al momento non posso dire nulla," rispose. "Ma posso assicurarle che stiamo facendo tutto il possibile per capire cosa non va."
STAI LEGGENDO
Destini Intrecciati jungkookxjas
FanficJasmin, una giovane studentessa italiana di 21 anni, parte per la Corea del Sud per concludere i suoi studi di economia e iniziare un prestigioso tirocinio presso una delle più grandi aziende tecnologiche del Paese. Timida ma ambiziosa, Jasmin vede...