**POV Jasmin**Dopo la pausa pranzo e la lunga discussione con Jungkook sulla chiamata con mio padre, la giornata continuò senza troppe sorprese. I soliti impegni di lavoro, revisioni di documenti, appuntamenti, e il costante via vai di collaboratori. Ma, in sottofondo, non potevo smettere di pensare a quella famosa telefonata. Sapevo che sarebbe stato un momento cruciale per il mio futuro, e più ci pensavo, più l'ansia cresceva dentro di me.
Le ore scorrevano lentamente, e verso sera mi sentii stanca. Era stata una giornata intensa, come sempre, ma forse c'era anche il peso mentale della decisione che dovevo prendere: restare o andare, l'amore o la famiglia. Per quanto amassi il mio lavoro e il legame che avevo creato qui, sapevo che la mia famiglia si aspettava che tornassi. E se Jungkook non fosse entrato nella mia vita, probabilmente lo avrei fatto senza pensarci troppo.
Quando l'orario di lavoro finì, mi diressi verso l'ufficio di Jungkook. Come spesso accadeva ultimamente, avevo passato le ultime notti a casa sua. Non era stato pianificato, ma dopo quella famosa serata di un mese fa, era diventata una sorta di routine. Non mi dispiaceva affatto, anzi, c'era qualcosa di confortante nel passare la serata insieme a lui, anche solo guardando un film o cenando in tranquillità. E, ammettiamolo, non resistevo al modo in cui riusciva sempre a farmi sentire al sicuro.
Mentre uscivamo dall'edificio insieme, la sua mano sfiorò delicatamente la mia, e lui mi sorrise con quel suo sguardo che ormai conoscevo bene. La tensione che avevamo provato all'inizio era svanita, lasciando spazio a una complicità che mi faceva battere il cuore più forte ogni volta che lo guardavo. Era strano pensare a quanto fosse cambiato il nostro rapporto in così poco tempo, ma allo stesso tempo, sembrava tutto così naturale.
Arrivati a casa sua, ci sistemammo sul divano con il cibo da asporto che avevamo preso lungo il tragitto. Il silenzio era confortevole, ma sapevo che la questione della telefonata era ancora lì, sospesa tra noi. Mi voltai verso di lui mentre mangiavo, e decisi che era il momento di affrontarla.
"Jungkook," iniziai, cercando di trovare le parole giuste, "forse dovremmo fare la chiamata adesso. Togliercela di dosso. Oppure... pensi sia meglio farla domani?" La mia voce tradiva una leggera incertezza.
Lui mi guardò intensamente, come se stesse pesando attentamente ogni parola che avrei detto. Mi chiese: "Tu cosa preferisci? Voglio che ti senta pronta, non voglio forzarti a fare nulla." Quel suo tono premuroso, che ormai conoscevo bene, mi fece sentire un po' più a mio agio.
Mi accarezzò leggermente il braccio, e per un attimo mi chiesi se forse stavo esagerando. Dopo tutto, era solo una chiamata, ma la verità era che questa chiamata avrebbe potuto cambiare tutto. Mio padre non era il tipo di persona che accettava decisioni impulsive, specialmente se si trattava di un cambiamento così drastico come rimanere a vivere dall'altra parte del mondo.
"Penso..." feci una pausa, mordendomi leggermente il labbro inferiore mentre riflettevo. "Penso che sarebbe meglio farla ora, mentre siamo ancora in questo stato d'animo. Domani potrei ripensarci, e sinceramente non voglio portarmi dietro questa preoccupazione più a lungo."
Jungkook annuì, mettendo giù il suo bicchiere e avvicinandosi un po' di più a me sul divano. "Va bene, allora facciamola. Ma non sei sola in questo. Ci sono io qui, al tuo fianco."
Quel piccolo gesto e le sue parole mi diedero la forza di cui avevo bisogno. Presi il telefono e digitai il numero di mio padre, le dita che tremavano leggermente. Jungkook mi osservava attentamente, pronto a intervenire se ne avessi avuto bisogno.
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Mentre la linea squillava, cercavo di prepararmi mentalmente a ciò che sapevo sarebbe stato un confronto difficile. Mio padre non era mai stato una persona facile con cui discutere, specialmente quando si trattava delle mie decisioni. Ogni fibra del mio essere urlava che dovevo rimanere calma, che dovevo essere ferma nelle mie convinzioni. Ma non era mai semplice.
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Destini Intrecciati jungkookxjas
FanfictionJasmin, una giovane studentessa italiana di 21 anni, parte per la Corea del Sud per concludere i suoi studi di economia e iniziare un prestigioso tirocinio presso una delle più grandi aziende tecnologiche del Paese. Timida ma ambiziosa, Jasmin vede...