Capitolo 7: Nuove Collaborazioni e Riflessioni

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POV Jungkook

Uscendo dall'ufficio, i miei pensieri erano ancora fissi sulla conversazione avuta con Jasmin. "Ci sono molte aspettative su di te," le avevo detto, ma in realtà, la frase si applicava anche a me. Entrambi stavamo cercando di trovare il nostro posto in un mondo che non si fermava mai. La sua espressione, quando aveva parlato della sua famiglia e delle pressioni che sentiva, mi aveva colpito più di quanto volessi ammettere. Era un riflesso di ciò che vivevo da anni, e questo mi inquietava.

"E perché mi importa così tanto di quello che sente?" Mi chiesi, scuotendo la testa. Avevo sempre mantenuto le distanze emotive con i miei dipendenti, eppure Jasmin riusciva a far breccia nella mia corazza. "Forse perché è diversa. Non è come gli altri."

Il mio telefono vibrò, interrompendo i miei pensieri. Era un messaggio da parte di Minji, la mia assistente.

"Buongiorno, Jungkook. Ho ricevuto la chiamata da Hwang Tech. Possono incontrarti oggi alle 14:00 per discutere della collaborazione per il nuovo progetto. Vuoi che organizzi tutto?"

Dovevo solo rispondere. "Sì, fammi sapere se ci sono dettagli da preparare."

Mentre continuavo a camminare lungo il corridoio, riflettei sulla collaborazione. Hwang Tech era un'azienda innovativa nel campo della tecnologia, e unire le forze con loro significava aprire nuove strade per la Jeon Innovations. Ma con il nuovo progetto, avrei dovuto essere all'altezza delle aspettative, non solo mie, ma anche quelle di chi mi circondava.

Poco dopo, ricevetti una chiamata. Era il CEO di Hwang Tech. Risposi immediatamente. «Buongiorno, signor Lee. È un piacere sentirla.»

«Buongiorno, Jungkook. Ho sentito parlare molto bene della Jeon Innovations e sono entusiasta di questa potenziale collaborazione,» iniziò il CEO, la sua voce calda e accogliente.

«Anche noi siamo entusiasti. Ho esaminato i dati iniziali e credo che possiamo realizzare qualcosa di veramente innovativo insieme.» Mentre parlavo, non potei fare a meno di pensare a Jasmin. La sua voglia di dimostrare il suo valore e la sua determinazione mi avevano impressionato. "Ha qualcosa di speciale," pensai, quasi senza rendermene conto.

«Bene. Vorrei discutere più nel dettaglio le nostre idee per il progetto. Ho alcune proposte che ritengo possano fare la differenza nel mercato. Possiamo incontrarci alle 14:00, come hai suggerito?» continuò il CEO, strappandomi dalla mia riflessione.

«Certo, ci sarò. Ci incontreremo presso il nostro ufficio. Non vedo l'ora di sentire le sue idee.»

La conversazione continuò con dettagli pratici e un paio di battute leggere, ma la mia mente tornò inevitabilmente a Jasmin. La sua espressione durante il nostro incontro non mi abbandonava. "Cosa penserebbe di questa collaborazione?" La curiosità si fece spazio tra i miei pensieri. Sapevo che avrebbe avuto molte domande e sicuramente molte idee, considerando il suo background in economia.

Dopo aver concluso la chiamata, mi fermai per un momento nel corridoio. C'era un'energia palpabile nell'aria. "Dobbiamo fare in modo che tutto vada per il meglio," pensai, mentre la determinazione si impossessava di me. La Jeon Innovations doveva essere la migliore, e non potevo permettere che niente si mettesse in mezzo a quella visione.

Ma un pensiero persistente tornò a galla. "E Jasmin? Come incide tutto questo su di lei?" Il modo in cui aveva parlato della sua vita e delle sue esperienze, della sua vulnerabilità, mi faceva sentire come se fossi responsabile non solo del suo lavoro, ma anche di quello che le stava attorno. Avrei dovuto essere un buon capo, ma non potevo negare che avrei voluto conoscerla meglio.

Dopo aver preso un respiro profondo, mi avviai verso la mia scrivania, pronto ad affrontare la giornata e a prepararmi per l'incontro. Avevo l'impressione che, nel bene e nel male, Jasmin avrebbe giocato un ruolo importante nella mia vita lavorativa. Ma non avevo idea di quanto.

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