È pomeriggio, e io, Grace e Noah ci siamo dati appuntamento nella sala studio della scuola per prepararci al primo esame dell'anno. Mi avvicino al mio armadio, scostando i vestiti in cerca di qualcosa che possa scaldarmi in questo clima fresco d’autunno. Finisco per scegliere un maglione morbido e color lilla, il primo che mi capita tra le mani. Appena lo infilo, il tessuto soffice mi avvolge come una coperta calda, e per un istante mi sembra di galleggiare in una nuvola. Perfetto per oggi. Lo abbino a una gonna più lunga del solito, delle calze nere coprenti, e alle mie inseparabili Dr. Martens: pesanti e robuste, quelle scarpe sono come un’armatura comoda che mi porto dietro.
Prendo le chiavi di casa e mi avvicino a Tina, che si sta preparando per uscire. La saluto con un bacio veloce sulla guancia e mi avvio. Appena fuori, l’aria frizzante mi sferza le guance e risveglia i miei sensi, rendendo ogni passo più sicuro, più deciso. Mentre cammino verso la scuola, mi lascio cullare dal ritmo dei miei stessi passi e dal rumore lieve delle foglie che frusciano lungo il marciapiede. C’è una strana sensazione di attesa nell’aria, una specie di energia leggera che mi riempie di curiosità per quello che potrebbe succedere.
Varcato l’ingresso della sala studio, mi accoglie un mix di rumori familiari: pagine sfogliate, bisbigli, scricchiolii delle sedie. Una lunga fila di scrivanie è occupata da ragazzi assorti nei loro appunti; alcuni hanno un’aria tesa, altri sembrano più rilassati, e in ogni volto si legge una storia diversa. L’atmosfera è intensa, come se l’ansia e la concentrazione riempissero la stanza, palpabili nell’aria.
"Ivy, siamo qui!" esclama una voce che riconosco subito. Grace, troppo entusiasta per sussurrare, ha attirato l’attenzione di tutta la sala. In un istante tutti si voltano verso di noi, e lei, accorgendosene, arrossisce, portandosi una mano alla bocca per soffocare una risata. Noah, che le sta accanto, le dà una gomitata affettuosa e la guarda con un sorriso divertito, mentre io mi avvicino a loro ridacchiando, colta dal calore della loro presenza. Dispongo i miei libri e appunti sul tavolo, cercando di trovare lo spazio in quell’ordine creativo che caratterizza Grace.
"Come sei bella oggi," dice Noah con il suo tono scherzoso e quel luccichio negli occhi che lo rende così disarmante. Per un attimo sembra quasi stia flirtando, ma conoscendolo bene so che è solo il suo modo naturale di dimostrarsi affettuoso. So che in realtà ha una cotta per Jessica, una ragazza del terzo anno che sembra non accorgersi minimamente di lui, anche se, stranamente, lui sembra apprezzare questa sfida.
Iniziamo a studiare, e ci perdiamo tra formule, annotazioni e schemi, concentrati sui libri, le voci abbassate a sussurri. Le ore passano quasi senza che ce ne rendiamo conto, e quando finalmente finiamo, ci rendiamo conto che siamo affamati e assetati. Così decidiamo di andare a prendere un frullato nel nostro solito locale vicino alla scuola.
Appena usciamo dalla sala studio, però, il tempo sembra fermarsi. Davanti a me, vedo Haru, e il cuore mi salta un battito. Lui è lì, in piedi, con le mani attorno alla vita di una ragazza che non riconosco subito.le loro labbra si sfiorano mentre le loro lingue sembrano rincorrersi. La scena mi colpisce e non riesco a distogliere lo sguardo. Non avevo mai pensato molto a chi fosse la sua ragazza, ma ora, senza nemmeno volerlo, sento una curiosità pungente, un bisogno quasi impellente di sapere.
"Grace, chi è quella ragazza con cui si sta baciando Haru?" chiedo, cercando di apparire neutra, anche se so che la mia voce tradisce un filo di interesse.
"Ma come, non la conosci?" interviene Noah, con un sorriso che tradisce una nota di complicità. "È Harper, la ragazza più popolare della scuola. Si dice che lei e Haru stiano insieme da due anni."
Due anni.
Le sue parole mi colpiscono come un’onda fredda, lasciandomi una sensazione sgradevole nello stomaco. Faccio una smorfia, cercando di scacciare quel pensiero, ma non posso evitare di sentire un leggero fastidio. "Andiamo," dico agli altri, forzandomi a sembrare disinvolta e cercando di cambiare discorso. Mentre ci avviamo verso il locale, però, la mia mente rimane ancorata a quella scena, come un film che si ripete a rallentatore davanti ai miei occhi.
"Dunque dunque, ho sentito che stasera ci sarà una festa in un locale qui vicino. Che ne dite di andare?" dice Grace, spezzando il silenzio e sorseggiando il suo frullato. La guardo, sorpresa, ma anche incuriosita. Anche se quei posti mi erano sempre sembrati troppo caotici, ammetto che la scorsa volta, in fondo, mi sono divertita. Certo, fatta eccezione per il finale un po’ burrascoso… Ma ora mi sento diversa, e sono stanca del mio vecchio io. Voglio essere come tutti gli altri, una normale adolescente che va alle feste, ride, si diverte. Voglio allontanarmi dal passato e dal peso di certe cose che mi porto dietro.
"Perché no?" rispondo, con un sorriso deciso che sento farsi spazio da dentro.
"Oh, senti Grace, abbiamo trasformato il nostro piccolo cerbiatto in una tigre furiosa! Me gusta muchooo," esclama Noah, facendoci scoppiare a ridere all’unisono, come se un’energia nuova ci avvolgesse.
"Allora ti passiamo a prendere dopo cena, ma ricordati di inviarmi il tuo indirizzo," aggiunge Grace mentre ci salutiamo e ci avviamo ognuno per la propria strada.
Più tardi, dopo cena, decido di aspettarli nel vialetto vicino a casa. Indosso un vestito nero che mi ha prestato Grace: corto, aderente, con le spalle scoperte e una catenina sottile e luminosa che risplende alla vita. Ai piedi, ovviamente, ci sono le mie fidate Dr. Martens, che mi danno quel senso di solidità e familiarità, come un legame con la mia essenza. In fondo non sono ancora del tutto a mio agio in un vestito del genere, così diverso dai miei soliti abiti. Eppure, c’è una sfumatura di emozione, una scintilla di sfida che mi fa sorridere e mi riempie di un coraggio nuovo.
Questa sera voglio essere davvero io.
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the eclipse
RomanceIvy ha vissuto un'infanzia spezzata: abbandonata in un'auto sotto il sole cocente dalla madre dipendente, il suo fragile destino è cambiato per sempre quando una sconosciuta l'ha salvata, portandola via dal suo incubo. Ma le cicatrici del passato no...