Capitolo 25.

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Il palazzetto é gremito di gente.

Ci sono atleti che provengono da tutta Italia, con la nostra stessa passione per il karate.

Mentre il maestro si dirige con Enzo e Lorenzo negli spogliatoi, io e Matteo prendiamo posto sugli spalti, pronti a riprendere e fotografare le loro gare.

«Hai dormito bene questa notte?» mi chiede Matteo.
«Si.» sorrido.

Mi piacerebbe aggiungere che il suo profumo mi ha tenuto compagnia tutta la notte, ma meglio evitare di essere cosi sdolcinata.

Il suo profumo é davvero buono.

E ancora adesso si sente.
Riuscirei a sentirlo a chilometri di distanza per la grande quantità che si spruzza addosso, ma questa cosa mi piace. E non poco.

«Lorenzo ed Enzo non sembrano affatto preoccupati.» dice Matteo.
«Loro hanno già affrontato gare del genere e, sapendo come vanno le cose, sono meno preoccupati e ansiosi rispetto a noi, o almeno rispetto a me.» ipotizzo.
«Anche se non sembra, anch'io sono molto nervoso per domani... É la mia prima gara dopo tantissimo tempo.»
«Secondo me hai ottime possibilità.»
«Lo spero...» risponde lui sorridendo.

Le gare hanno inizio e il primo a cominciare é proprio Enzo.
«BUONA FORTUNA ENZO!» urliamo io e Matteo dagli spalti, in modo da procurarci brutte occhiatacce da parte degli altri spettatori.

Dopo due minuti di combattimento, senza aver totalizzato nessun punto, l'arbitro fischia gli ultimi trenta secondi di questo primo incontro.

Se Enzo non farà una tecnica che valga almeno tre punti perderà l'incontro, e di conseguenza sarà eliminato dalla gara.

«DAI ENZOOO!!» continuo ad urlare io, anche se so che non mi sentirà mai con tutto questo trambusto che c'é nel palazzetto.

«Mancano solo venti secondi... Puó recuperare benissimo se si concentra!» esclama Matteo, continuando a filmare l'incontro.

Fischio finale.

Niente da fare, Enzo non ce l'ha fatta.

«No...» sospiro io.
«Non era abbastanza concentrato...» afferma Matteo.
«Probabilmente si..»
«Vabbé, fra un po' toccherà a Lorenzo. Puó essere che lui faccia di meglio.»
«Speriamo!» esclamo io.
«Mentre aspettiamo che inizi il suo incontro, ti va di andare a mangiare qualcosa al bar?» mi chiede Matt.

Controllo l'orologio.

Bé, sono le undici e mezza e la fame inizia a sentirsi...

«Va bene.» dico alzandomi dal mio posto e dirigendomi verso il bar di fronte al palazzetto, con Matteo al mio fianco.

«Enzo!» esclamo, vedendolo all'ingresso del palazzetto.
«Ehi amico!» sorride Matteo, dandogli una pacca sulla spalla.

Lui sorride, tenendo la testa bassa. Molto probabilmente é deluso dal risultato della gara, é comprensibile.

«Poi un giorno mi spiegherai perché non hai combattuto come tuo solito..» sospira Matt.
«Bho, non lo so cosa mi sia preso. Sarà stata l'emozione, l'ansia, non lo so. L'unica certezza che ho é che, una volta tornati a Roma, dovró allenarmi il doppio del solito, per arrivare veramente in alto e non fare altre figure di merda tipo questa...» dice Enzo, piú determinato che mai.
«Fai bene ad essere cosi sicuro di te! Vorrei averla io tutta questa sicurezza...» rispondo.
«Sentite, io vado a cambiarmi nello spogliatoio, poi mi accompagnate a prendere qualcosa da mangiare? Tanto Lorenzo gareggierà tra qualche ora..»
«Certo!» esclama Matt.
«Vieni con me, Matté?»

Lui annuisce e si dirige con lui verso gli spogliatoi, mentre io rimango ferma all'ingresso del palazzetto e chiamo Cris.

«Pronto, Gré?»
«Ehi Cris! Come stai?»
«Benissimo! La Sicilia é una regione meravigliosa... C'é tanto cibo buonissimo e dei ragazzi troppo belli!» ride lei.
«Fortunata te!» esclamo ridendo.
«E lí come vanno le cose?»
«Qui abbastanza bene... Poco fa Enzo ha combattuto ma ha perso, fra qualche ora toccherà a Lorenzo e domani ci saranno le gare mie e di Matteo.» racconto io.
«E con lui come va?» chiede, con una voce abbastanza maliziosa.
«E con lui... con lui niente. Siamo capitati nella stessa stanza, ma lui continua a vedermi solo come un'amica, é sempre la stessa storia, non é cambiato assolutamente niente!» spiego.
«Ma tu hai provato a parlare con lui?»
«Di cosa? Del bacio? Assolutamente no!» rispondo categorica.

Perché non vuole capire che non ho intenzione di riaprire quell'argomento?
Ho troppa paura di perderlo.
Ed é solo colpa mia.
Non avrei mai dovuto innamorarmi del mio migliore amico.

«Perché non parli con lui e non gli racconti la verità su quello che é successo alla festa?» mi chiede Cris.
«Te l'ho già detto! Perché ho paura che poi qualcosa cambi nel nostro rapporto... e non in meglio! E poi, se dovessi dirglielo, gli racconterei tutto dopo le gare, altrimenti potrebbe anche non concentrarsi durante gli incontri... E non voglio che lui perda per colpa mia.» spiego io.
«Peró prima o poi dovrai raccontarglielo. Non puoi tenerlo nascosto per sempre!»
«Ma cosa gli vado a dire, scusa? "Ciao Matteo, lo sai che alla festa ci siamo baciati e tu hai detto che mi amavi? Peró eri ubriaco e quindi non ricordi niente!" Non sembra un po' strano come discorso?» dico io, imitando le mie presunte parole.
«Sarà anche strano, ma é la verità.»
Sto per rispondere, quando sento una voce alle mie spalle.
«Cos'é successo ieri alla festa?»
Mi volto di scatto, notando il volto confuso di Lorenzo...

#myspace
Ecco, come promesso, il nuovo capitolo. Spero che questo vi piaccia e che apprezziate tutto ció che scrivo.
Detto ció mi dileguo e ci vediamo alla prossimaaa❤

Madness||Matteo Tiberia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora