Capitolo 18.

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«Cris, ho bisogno di un aiuto urgente!» esclamo io in preda al panico.

«Dimmi tutto!» esclama lei con calma.

«Stasera esco con Matteo... Cosa dovrei indossare?» chiedo, scrutando nel mio armadio qualcosa di decente.

«Dipende... É un appuntamento vero e proprio? É un'uscita da amici? Andrete in un ristorante oppure in giro a mangiare un pezzo di pizza a taglio?» inizia a chiedermi Cristiana senza riprendere un po' di fiato.

«É un'uscita tra amici, anzi migliori amici. Purtroppo.» sospiro io.
«Staremo in piazza e poi andremo allo Skate Park e gireremo qualche negozio, tra cui quello di musica.»

«Allora é semplice: jeans stretti, la camicia a quadri che abbiamo comprato il mese scorso alla fiera e le scarpe sceglile tu, l'importante é che siano nere.» mi spiega lei.

«Grazie Cris, sei la migliore!» esclamo io salutandola e iniziando a cercare i vestiti da lei consigliati.

•••
Sono le otto. Mancano pochi secondi e Matteo busserà alla mia porta.

Sono cosi nervosa.

Davvero troppo.

Ecco. Il campanello!

Saluto velocemente mia madre ed esco, andando incontro a Matteo.

É sempre bellissimo. Indossa i suoi soliti skinny neri, una maglia a maniche corte bianca abbastanza larga e le Vans.

«Ehi.» sorride lui abbracciandomi.

Il suo profumo....

«Ehi.» sorrido io.
«Pronta per vivere una delle serate piú belle della tua vita?» chiede lui.
«Sono nata pronta!» esclamo io.

Ridiamo in contemporanea e iniziamo ad andare verso la piazza.

Pian piano la mia ansia inizia ad andare via e posso godermi la serata con molta tranquillità.
É Matteo che mi provoca questo effetto di calma, e mi piace.

La serata trascorre tranquillamente tra risate, musica, disastri combinati nei negozi e qualche skateata di Matt.

«Wow! É quasi mezzanotte!» esclamo io.
Il tempo é veramente volato.

«Purtroppo questa serata sta terminando...» sospira Matteo.
«Mi piacerebbe che durasse per sempre.» dico io.
«Sarebbe veramente figo poter rivivere i momenti piú belli della vita, non trovi?»
«Già... Troppo.» dico io.

Mentre ci incamminiamo verso casa, le nostre mani si sfiorano e mi piacerebbe tanto che lui, inaspettatamente, mi prendesse la mano e intreciasse le sue dita alle mie.
Tra una parola e un'altra ci troviamo di fronte al cancello di casa mia.

«Allora... a domani.» dico io.
«A domani.» risponde lui.

Rimaniamo a fissarci per alcuni istanti, come succede in tutti i film americani, poi lo abbraccio istintivamente.

Lui ricambia il mio abbraccio.

«Notte Gré.»
«Notte Matt.»

E detto questo, rientro in casa.

•••
Nuova settimana. Solita storia.
Mi alzo, mi preparo, vado a scuola, penso a Matteo, studio e mi alleno.

E penso a Matteo.

Bé, lui é ormai il mio pensiero fisso.

Non so dire cosa abbia provocato in me questo ragazzo, so solo che mi ha scombussolato cosi tanto la vita da renderla quasi perfetta, nonostante tutta la tristezza che ho provato negli ultimi giorni.

Ma siamo sicuri che sia vero amore?

Amore.
Ho timore di usare questa parola.
Non ne capisco il motivo, peró.

Alle sette mi reco in palestra e saluto i ragazzi.

«Gré, questo é per te!» esclama Lorenzo porgendomi un volantino.
«Cos'é?» chiedo iniziando a leggere.
«Un invito per una festa organizzata da noi due! Ci sarà da divertirsi!» esclama Enzo arrivando alle mie spalle.
«E il motivo di questa festa?» chiedo.
«Conoscere tante nuove ragazze, che domande!» esclamano all'unisono i due.
«I soliti...» sospiro io.
«A parte gli scherzi, vogliamo fare questa festa prima della nostra partenza per le gare, tanto per passare una serata allegra!» spiega Lorenzo.
«E quando sarebbe?»
«Giovedi, il giorno prima della nostra partenza, appunto.» rispondo Enzo.
«Comunque sul volantino c'é scritto tutto.» continua Lorenzo.

"Chissà se ci sarà anche Matteo..." penso tra me e me, mentre vado nello spogliatoio per cambiarmi.

"Penso di si, dato che i tre sono molto amici..." continuo a pensare.

•••
Tornata a casa dall'allenamento, mi fiondo in cucina dove si trova mia madre, per parlare del party.

«Mamma, giovedi prima della partenza hanno organizzato una festa, posso andare, vero?» chiedo.
«Mi dispiace ma no. Sei in punizione.» risponde lei.
«Cosa? Perché? E da quando?»
«Sei in un punizione per avermi mentito sul tatuaggio, mi dispiace ma sono categorica su queste cose, e lo sai.»

Non é vero.

«E sentiamo, quanto dovrebbe durare questa punizione?»
«Fino a settimana prossima. Poi venerdi partirai, perció é come se la tua punizione finisse quel giorno. Ma fino a quel momento uscirai di casa solo per andare a scuola e ad allenarti.»
«Ma non é giusto!!! Ci andranno tutti i miei amici a quella festa!» replico io.

Niente da fare, mia madre é irremovibile.

#myspace
Buona domenica ragazzuole. ❤
Come sta procedendo la vostra esistenza? La mia piuttosto bene.
Volevo ringraziarvi per la milionesima volta (anche se non vi ringrazieró mai abbastanza) per le views, i commenti e le stelline.
É la prima storia che scrivo qua su Wattpad ed é un grandissimo traguardo, per me, aver superato le 2k visualizzazioni! *-*❤
Evaporo, alla prossima:)❤

Madness||Matteo Tiberia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora