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DA: Nina 17:25
N2 (n alla seconda) = Nina + Niall. Suona bene <33

DA: Nina 17:25
Sto facendo matematica e pensavo a Niall...
Immagina se al posto della X ci fosse una N, vedrei noi due praticamente dappertutto!

A: Nina 17:26
....tu sei malata
Comunque io ho l'incontro con Castro, HELP!
A dopo x

Scossi la testa con una leggera risata appoggiandomialla parete di fronte la porta dell'aula di studi sociali. Era di nuovogiovedì, esattamente una settimana dopo il nostro primo incontro, e la sedutaspiritica che il professor Castro si ostinava a chiamare progetto extrascolasticoo esperimento sociale avrebbe avuto luogo alle cinque e mezzo: mancavanosoltanto quattro minuti e nessuno si era ancora presentato.

 Io e Harry da quella volta al parco non avevamo avuto più modo di vederci, o diparlare. Sembrava essere stato unaspecie di avvenimento isolato, perchédopo era tutto tornato esattamente come prima: lui era il solito pallonegonfiato e io, quella che non lo sopportava. Quel pomeriggio me lo ricordavocome si ricorda un sogno o un incubo, qualcosa d'indefinito e confuso. Erasuccesso per davvero oppure no?

Tuttavia non potevo fargliene una colpa vera e propria, aveva davvero avutoaltro da fare. Il coach della squadra di calcio quest'anno si era messo intesta di vincere il campionato e l'esito di ciò, per lui, lo determinava la primapartita della stagione: il primo di ottobre, e i ragazzi dovevano allenarsitutti i pomeriggi dopo la scuola.

 Come sapevo tutte queste cose? Nina; che non aveva fatto altro che blateraresull'argomento per l'intera settimana.

 E come faceva lei a sapere tutte queste cose? Per me era davvero un mistero, masapevo solo che Niall Horan era il responsabile di questo flussod'informazioni.
Infondo al corridoio vidi Brent avanzare in compagnia di Ethan e si stavano addirittura parlando, rimasi a guardarli interdetta per un paio di secondi fino a quando non si accorsero di me e mi salutarono con un cenno del capo che ricambiai stranita, loro due erano le ultime persone che mi aspettavo di vedere assieme spontaneamente.
Il professor Castro ci raggiunge poco dopo seguito da Lissa e Fred: lei aveva un'aria decisamente scocciata mentre lui sembrava uno che era appena stato ad un funerale, e ovviamente Harry non c'era. Si sarebbe fatto vivo? Ne dubitavo fortemente.
Eppure il senso di delusione ela rabbia cominciavano a farsi strada in me offuscando i miei pensieri, erodavvero convinta che parlarci una volta avrebbe sul serio cambiato le cose?
 Entrammo senza aspettarlo e ci sedemmo nuovamente in cerchio, a quanto avevo capito, questa volta era la sedia accanto a me quella che dovrebbe dovuto occupare lui e l'unica ad essere vuota.

«Allora» cominciò il professore «sono felice che abbiate raggiunto un accordo. Brent eEthan, direi che mi ha molto sorpreso la vostra alleanza, non mi aspettavoniente del genere»

 Entrambi alzarono le spalle «mia sorella va a scuola con la sua, ci siamoincontrati lì e abbiamo deciso» rispose Ethan sbrigativo.
«In realtà è stato anche molto gentile, cosa che lui non vuole ammettere» Brentsorrise divertito quando Ethan alzò gli occhi al cielo e gli lanciò un'occhiataminacciosa, ma non fino in fondo «mia sorella ha la sindrome di down e quelgiorno avevo fatto tardi. Ethan e Marie, sono rimasti con lei e la maestra finoa quando non sono arrivato»
«Ora però chiudi la bocca, piccolo Ed Sheeran» ribatté Ethan, ci mettemmo a ridere.Addirittura Fred si lasciò andare, scomponendo per un attimo quell'aria funebreche gli aleggiava intorno, chissà che gli era successo.
 «Bene, bene mi fa molto piacere! State entrando nello spirito di questoesperimento, mettervi nei panni dell'altro e...per quanto riguarda Lissa e Fred,voi due...»
«Io non ero d'accordo!» sbottò immediatamente Fred, accavallando le gambe e girandola faccia dall'altra parte con aria altezzosa.

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