capitolo 4

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Una volta che anche Hermione sparì dalla porta di cucina, Ginny rimase sola con suo padre, che aveva gli occhi incredibilmente lucidi. " La mia piccola Ginny... so che odi sentirtelo dire, ma per me sarai sempre la mia adorata bambina. Vi sto vedendo crescere uno per uno sotto ai mie occhi, prima Bill... Adesso tu che sei la più piccolina, Poi Ron e poi chi lo sa... Per me vedervi felici ed innamorati è una gioia immensa, è la pillola di zucchero che ci fa andare avanti me e mamma dopo il dolore della perdita di Freddie... Sono sicuro che oggi è vicino a te, tesoro." Disse Arthur, commosso. Ginny deglutì per cacciare indietro le lacrime, quelle parole dette dal padre erano tutta un'altra cosa.
" Grazie papà... Vi amo sia te che mamma, vi amiamo tutti quanti... e sono certa che Fred sia sempre con noi e sono anche certa che lui voglia che si vada avanti, perché ha lottato valorosamente ed è giusto che venga ricordato come un eroe."
" Non potevi dire parole più belle tesoro mio" disse il padre, posandole un buffetto sulla testa.
" Adesso porgimi il braccio, devo accompagnarti all'altare" Ginny sorrise dolcemente e prese a braccetto il padre, prendendo un respiro profondo... era l'ora. Uscirono a passo lento dalla cucina, incamminandosi per il piccolo ingresso della tana. In quei giorni, proprio come per il matrimonio di Bill e Fleur, la casa era stata tirata a lucido da cima a fondo, compreso il giardino davanti casa, togliendo ogni cianfrusaglia e oggetto inutile. Il giorno prima, era stato montato il padiglione dove si sarebbe svolta la cerimonia.. Rosso, come i capelli di Ginny, verde, come gli occhi di Harry, bianco, come la purezza e la semplicità del loro amore. Dopo la cerimonia, il padiglione sarebbe diventata la zona per il rinfresco e per la pista da ballo. Ginny e il padre, ancora a braccetto, arrivarono alla porta d'ingresso e l'aprirono. Ginny si guardò in torno, il cuore che le batteva fino a scoppiarle, strinse più forte il braccio del padre che le sorrise incoraggiante. Con attenzione, percorsero il piccolo tragitto che li avrebbero portati all'entrata del padiglione e, una volta arrivati, un cameriere vestito di bianco, fece segno di far partire la marcia nuziale. Tantissime teste si voltarono tutte insieme per vedere l'ingresso della sposa, trattenendo il fiato rumorosamente. Quando Ginny entrò ci furono cori di " Oooh" e di " com'è bella", ma la ragazza, aveva occhi solo davanti a sé, dove posizionato davanti all'altare ad aspettarla, c'era Harry che le stava sorridendo radioso. Bellissimo nel suo completo nero, i capelli disordinati come sempre, ribelli e impossibili da pettinare e gli occhi verdi scintillanti come gemme. Ginny procedette sulle note della marcia nuziale accompagnata dal padre, desiderosa di arrivare al fianco di Harry e poter dire di SI, quel si che aspettava dall'età di undici anni. Quando finalmente arrivò davanti all'altare, vide per prima cosa Harry, emozionato come lei che le sorrideva radioso, sorriso che lei ricambiò. Subito dopo, vide Ron ed Hermione. Lei stupenda nel suo abito e lui, elegante e perfetto in un completo bianco. Sorrise pure a loro, che le ricambiarono il sorriso felici, sicuramente pensando al giorno che sarebbe toccato pure a loro. Davanti a loro, dietro l'altare, c'era un ometto dai capelli castani corti e dei baffetti a spazzola, niente a che fare con colui che aveva sposato Bill e Fleur. Il Signor Weasley sorrise ad Harry e sussurrò " Buona fortuna" subito dopo si andò a sedere accanto alla moglie, che stava già piangendo commossa e le sorrise teneramente. Dopo tutti quegli anni, si amavano ancora, e si sarebbero amati per sempre. Ginny ed Harry si guardarono negli occhi, uno sguardo profondo pieno di significati e promesse. L'ometto si schiarì la voce e iniziò a parlare " Adesso che siamo tutti, penso che si possa iniziare con la vera e propria cerimonia" qualcuno fischiò, sicuramente George.
L'ometto si schiarì di nuovo la voce e con voce profonda disse
" Vuoi tu, Harry James Potter, sposare la qui presente Ginevra Molly Weasley, promettendo di amarla e rispettarla per tutta l'eternità, sia nel bene che nel male, sia in salute che in malattia, sia in ricchezza che in povertà ora è per sempre, finché morte non vi separerà?" L'ometto guardò Harry che con voce forte e chiara disse " Si, lo voglio. Ti amo, ti amavo e ti amerò per sempre Ginny. Sei la forza che mi scorre nelle vene, sei la luce che mi indica il cammino e mi illumina le giornate, sei la tempesta che mi ricorda quanto sia movimentato e profondo il nostro amore, sei la passione che mi disseta e sei il vento dolce che mi culla e mi rassicura dalle mie ansie e paure"  qualcuno fischiò di nuovo e altri applaudirono fortemente, mentre Ginny lo guardò con commozione e un profondo amore negli occhi. L'ometto annuì e si rivolse a Ginny " E vuoi tu, Ginevra Molly Weasley, prendere in sposo il qui presente Harry James Potter, promettendo di amarlo e rispettarlo per tutta l'eternità, sia nel bene che nel male, sia in salute che in malattia, sia in ricchezza che in povertà, ora e per sempre finché morte non vi separi?" Ginny con voce carica di emozione disse
" Si, lo voglio. Pure io ti amo Harry. Sei il mio salvatore, la mia stella luminosa che mi ha sempre guidata e accompagnata nel mio cammino a partire dall'età di undici anni, sei il mio uragano vivente, che con poco riesce a farmi star bene e a sorridere. Sei la persona che ho sempre voluto e sempre vorrò al mio fianco, sei la semplicità in persona e questo è uno dei tuoi pregi più belli. Sei tutto ciò che avrei mai potuto desiderare nella vita e ti amerò per sempre, nemmeno la morte ci separerà, nemmeno la morte porrà fine al nostro amore. Tu sarai per sempre, Harry." Le persone tornarono ad applaudire   e Harry guardò Ginny commosso, quasi al limite delle lacrime e le sorrise pieno di amore e di affetto.
" Bene, allora vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa" tutto attorno scoppiò un boato di applausi e Harry, finalmente strinse a sé Ginny, baciandola con passione e amore, ispirando a fondo il suo profumo floreale. Si staccarono dopo un tempo infinito, sorridenti e finalmente marito e moglie. Ron ed Hermione firmarono i fogli e poi si unirono anche loro agli applausi fragorosi.
" Harry, prima di lanciare il Bouquet devo fare una cosa... Se vuoi puoi accompagnarmi." Sussurrò Ginny. Harry immaginandosi cosa volesse fare, le sussurrò dolcemente " Vai tesoro, questa è una cosa tra te e lui, io ti aspetto qua." Ginny gli sorrise dolcemente e mormorò
" Grazie amore mio, di agli altri che torno subito, non vorrei che pensassero che la sposa se l'è data a gambe" Harry ridacchiò e disse " Fosse mai, dovrei proprio essere un pessimo marito per farti fuggire appena dopo le nozze" Ginny ridacchiò a sua volta e gli fece una linguaccia. Gli scoccò un piccolo bacio sulle labbra e poi mormorò " Torno subito, amore mio" Agli altri avrebbe pensato dopo, prima doveva fare una cosa più importante. Alcuni la guardarono allontanarsi perplessi, ma lei non gli badò. Attraversò il giardino e andò dietro casa, sotto all'albero di faggio dov'era posizionata la tomba di Fred. Ginny guardó la foto del fratello sorridente abbracciato a George, talmente uguali che ancora faticava a distinguere. Estrasse dal suo bouquet una rosa bianca e la posizionò sulla tomba mormorando " Freddie, questa è per te... questo giorno speciale te lo dedico. Alla fine avevi ragione, sai? Io e Harry ci siamo sposati, mi ci prendevi sempre in giro quand'ero più piccola ed io arrossivo violentemente e ti dicevo che eri uno stupido, perché dubitano fortemente che Harry avrebbe scelto proprio me... Ma invece, tu hai sempre visto più di tutti e alla fine, hai avuto ragione. Mi manchi, ci machi tanto, troppo... Ma ti prometto, che parlerò di te ai miei figli, ricorderò che zio valoroso saresti stato e di quanto tu sia un eroe.. vivi in noi Freddie, e sono sicura che anche oggi, in qualche modo, tu sei con noi, sei con me. Stai vicino a George e a mamma e papà, ne hanno tanto bisogno. Adesso vado, ma torno presto da te, promesso" guardò con affetto la foto del fratello e poi, girandosi lentamente, tornò al padiglione, dove Harry e solo coloro che più le erano vicini, avevano capito, compresi i signori Weasley, che la guardarono con le lacrime agli occhi per la commozione. " Sei una roccia, amore mio" le sussurrò Harry, baciandole i capelli.

La Rinascita Dopo La GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora