La Rinascita Dopo La Guerra

Capitolo 30

Gli invitati sussurrarono tra di loro e la voce che Draco Malfoy era presente in quel tendone, al matrimonio di Hermione Granger e Ronald Weasley, in compagnia di Harry Potter, si sparse nell'arco di pochi minuti. Le persone lo guardavano con occhi strabuzzati, alcuni spaventati, altri con rabbia, altri ancora con espressioni di odio dipinte sul volto. Draco aveva fatto sparire le sue tracce per tre lunghi anni, lasciando tutto quanto in sospeso. Non appena era stato scagionato da tutte le accuse che gravavano sulle sue spalle, se ne era andato senza avvertire, scomparendo nell'ombra da un giorno a quell'altro. La famiglia Malfoy, essendo comunque ancora sotto i riflettori, era stata più volte intervistata dai giornalisti della gazzetta del profeta, ma i genitori del giovane ex serpeverde si erano sempre rifiutati di proferire parola riguardo al loro unico figlio, portando dentro di loro il peso delle loro azioni passate. Lucius, portava dentro il peso del rimorso e Narcissa, il peso di non essere riuscita a proteggere suo figlio e la sensazione di non essere stata una buona madre, di non aver fatto abbastanza per far avere a suo figlio una vita felice.

"E' veramente Draco Malfoy ?"

"Quel Draco Malfoy?"

"Ma non era scomparso?"

"Il male è tornato, quel ragazzo è dannato, è un mangiamorte."

"E' un traditore!"

"Vigliacco"

"Tu e la tua famiglia dovreste sparire!"

"Per colpa vostra sono morte decine e decine di innocenti."

"Dovresti essere a marcire in una cella di Azkaban!"

"Come mai è qua? E' davvero stato invitato?"

"A quanto pare si, perché Harry è accanto a lui senza fare niente!"

"Ma è assurdo, si odiano."

Le persone continuavano a urlare, bisbigliare e fare le loro ipotesi, mentre Draco stava in silenzio ad incassare ogni parola. Non sapeva cosa si sarebbe dovuto aspettare, ma non fece niente, mantenne lo sguardo gelido e vigile. Quegli stupidi insulti gli scivolavano addosso.

Aveva passato mesi, anni a crogiolarsi nel rimorso, la vergogna e il disgusto verso sé stesso ma con il tempo aveva compreso che al tempo era soltanto un adolescente in pasto alle chimere e che a sedici anni, sotto la schiavitù di Voldemort, avrebbe potuto fare ben poco. Non voleva giustificarsi, aveva le sue colpe e i suoi peccati da scontare, anche se negli ultimi anni si era dato piuttosto da fare per rimettersi in carreggiata, e avrebbe fatto di tutto per portare a galla un Draco Malfoy pulito, degno di essere considerato un giovane uomo ricco e importante all'interno della società.

"Malfoy cammina e fai finta dii niente." Sussurrò teso, meledicendo mentalmente la sua migliore amica. Ma cosa diavolo le era passato per la mente? Invitare Draco Malfoy al matrimonio... Un incubo.  Ginny gli andò in contro tesa, facendo un cenno al marito e a Draco, intimandogli di seguirla. Il biondo si sarebbe seduto vicino a Molly tra lei e Charlie, il fratello maggiore. Accanto ad Arthur si sarebbe seduto Bill insieme a Fleur e la loro prima figlia Victorie.
Subito dietro George con Angelina, Neville e Luna.In pratica sarebbe stato in una specie di cella di sicurezza formata dai vari membri della famiglia Weasley e da altri pochi fidati.

Il padiglione era ancora invaso dal vociare dei presenti, chi più e chi meno sconvolti per la presenza del giovane ex serpeverde, ma quest'ultimo guardava serio davanti a sé, soffermandosi di sbieco sulle decorazioni che abbellivano lo spazio circostante. Carine, non poteva negarlo, ma piuttosto banali per un matrimonio.

"Siediti e non fiatare, se vuoi evitare danni." Sbuffò Harry, sistemandosi meglio la cravatta. Era accaldato e teso. Rivedere Malfoy, dopo anni di silenzio, durante i quali era scomparso, gli aveva fatto un effetto strano. Né negativo né positivo, era strano da dover spiegare. Gli erano tornati a galla una marea di ricordi e il suo cervello era come se si disse spaccato a metà. Cosa doveva pensare di Draco Malfoy?