Capitolo 11

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Hermione si torgeva le mani, in preda all'ansia. Non aveva ancora avuto notizie né da Ginny né da Malfoy. Sperava che almeno Harry non l'avesse presa troppo male. Aveva inviato Jane proprio il giorno prima, quindi non sapeva quanto tempo ci avrebbe messo a tornare e questo non giocava a suo favore. Il tempo stringeva e Ronald, doveva saperlo. Le si strinse il cuore, temeva per la sua reazione, ce l'avrebbe fatta ad affrontarlo mantenendo i nervi saldi ? Il giorno seguente avrebbe anche avuto la prova dell'abito, motivo in più per essere in ansia. Spalancò la finestra di Camera nella speranza del ritorno della sua civetta, poi scese per la colazione e per andare a lavoro. Ron invece era già partito, ultimamente avevano dei sopralluoghi da fare, quindi dovevano prepararsi in tempo. Il lavoro al San Mungo la entusiasmava e le teneva la mente occupata. Quando era sul posto di lavoro l'unica cosa che le importava era fare il suo dovere e salvare vite, i problemi restavano fuori. Aveva appena finito la colazione e baciato sulla guancia la signora Weasley per ringraziarla. Era una seconda mamma per lei ed quasi sicura, che se le avesse parlato... probabilmente avrebbe reagito meglio di suo figlio. Prese un respiro profondo e disse " Molly, oggi ti devo parlare..." la donna le sorrise con affetto e chiese
" Certo cara, ma va tutto bene ? Ti vedo preoccupata"
" Lo sono ineffetti... Ho fatto una cosa, che sicuramente farà arrabbiare Ron, ma tu penso e spero che capirai" finalmente dopo quasi dieci anni si era decisa a chiamarla per nome, dopo che proprio la signora Weasley aveva insistito a lungo. La donna la guardò e disse
" Cara, per me sei come una figlia. Sono sicura che qualsiasi cosa tu abbia fatto, l'hai fatto per una buona ragione" Hermione le sorrise grata. Sapeva che la signora Weasley era buona e avrebbe capito. Aveva bisogno di alleati...
" E tu sei come una mamma per me, Molly. Spero tanto che capirai... E che per il momento non lo dirai a Ron.... Ah, e nel caso te lo stessi domandando, non ho tradito Ron, non ti preoccupare."
" Oh, certo che no cara. Non ci avevo nemmeno pensato. Adesso però vai, sarai in ritardo sennò." Hermione sussultò, odiava i ritardi. Salutò la signora Weasley con la mano e si precipitò fuori casa per smaterializzarsi.
Come previsto, fu una mattinata molto lunga e impegnativa. Aveva dovuto operare due pazienti in condizioni critiche. Il primo, un uomo sulla trentina, era stato brutalmente aggredito da un ippogrifo. Aveva riportato profonde ferite perdendo molto sangue e erano riusciti a salvarlo per un rotto della cuffia. Il secondo paziente era invece una donna sulla cinquantina, era impegnata nel traffico illegale di draghi e durante un trasporto era rimasta ferita ad una gamba in seguito a una brutta ferita. Anche a lei avevano salvato la gamba per un soffio, ma adesso era alle prese con il ministero. Dopo quella mattina distruttiva, era tornata alla tana per pranzo, dove la signora Weasley l'aveva rimpinzata per bene. Ron era a lavoro, come il signor Weasley e anche George, quindi a casa erano sole.
" Allora cara, cosa mi vorresti raccontare ?" Chiese a un certo punto Molly. Hermione deglutì e con una vocina piccola piccola chiese " Mi prometti che non ti arrabbierai?"
"No cara, stai tranquilla. Sai quante ne hanno combinate i miei figli ? Ne ho dovute passare di tutte e di più... ormai sono rassegnata, non credo che qualsiasi cosa tu abbia fatto sia poi così terribile" la rassicurò la donna
" Io... lo spero. L'ho fatto senza avvertire nessuno e senza pensarci come si deve... Ho parlato ieri sera con Ginny, e le ho chiesto di dirlo lei ad Harry... probabilmente sarà furioso pure lui e Ron non sarà da meno. Ho paura Molly... temo di aver fatto una follia." Pigolò Hermione
" Su tesoro, vedrai che andrà tutto bene. Dimmi cosa è successo"
" Molly... io... ho invitato Draco Malfoy al matrimonio" confessò per la seconda volta tutto d'un fiato. Molly la guardò aprendo un po' la bocca per la sorpresa e poi mormorò
" Hai avuto coraggio cara..."
" Cosa ? Non sei furiosa, disgustata, delusa o che so ?" Chiese Hermione sconvolta dalla tranquillità e dalla riposta della donna
" No Hermione. Io non ho mai amato la famiglia Malfoy, non lo nego. So cosa ha fatto Draco e so come si è comportato... Ma è cresciuto in una famiglia difficile e sbagliata e ciò che ha fatto, non lo ha fatto di sua iniziativa... Tu sei stata molto coraggiosa, sei riuscita a perdonare tutto il male che ti ha fatto, dimostrando una grande maturità e forza di spirito. Magari la guerra, ha cambiato pure lui. Hai già ricevuto una risposta?" Domandò di nuovo. Hermione sentì un fiotto di calore invaderle il corpo, forse non sarebbe andata così male
" Oh Molly... Grazie. Non pensavo che avresti reagito così bene. Gli ho inviato una lettera con l'invito, ma non so dove abita. Dopo la guerra non l'ha più visto nessuno... E se è lontano Jane ci metterà un po' a trovarlo..."
" Io ti consiglio di dirlo a Ron solo quando saprai con certezza la risposta. Non nego che tu sia stata un po' azzardata, magari avresti potuto avvertire Ron, ma tanto lui avrebbe subito detto di no... per lo meno se viene avrete la possibilità di chiarirvi tutti insieme per una buona volta"
" Hai ragione Molly, seguirò il tuo consiglio"
Sentirono un pop e videro apparire Ginny, vestita ancora con la divisa da quidditch e scarmigliata.
" Ginny cara, che bello vederti" esclamò Molly
"Ciao mamma, tutto bene ? Hermione speravo di trovarti a casa... possiamo parlare?"
" Ne ho parlato a tua mamma Ginny... quindi se vuoi parlare di quella cosa, puoi farlo davanti a lei." Disse Hermione più serena. Ginny si lasciò cadere sul divano distrutta e mormorò " Oh meno male... sono morta, ero agli allenamenti. Comunque ieri sera ho parlato con Harry"
" E come l'ha presa ?" Chiese la madre al posto di Hermione che era di nuovo spaventata
" Non l'ha presa bene all'inizio, ha urlato come un pazzo. Inveendo contro Malfoy in ogni modo possibile e inimmaginabile... faceva paura. Ma alla fine sono riuscita a calmarlo, e seppur a malincuore, se Malfoy si dovesse presentare al matrimonio ha detto che lo tratterà civilmente."
" O cielo... se lui ha reagito così, chissà Ron" pigolò Hermione
" Senti, Ron se ne farà una ragione... forse è l'occasione per chiarire e superare il passato. Non si è mai comportato bene Malfoy, però tutti si può sbagliare, chi più chi meno... magari adesso è pronto a scusarsi." Disse decisa Ginny
" Lo sper... O CIELO!" Strillò Hermione all'improvviso
" Hermione ?" Chiesero in coro Molly e Ginny
" È Jane... ha risposto" boccheggiò la riccia
" O cielo... prendo la lettera. Leggiamola subito." Strillò Ginny, anche lei agitata. Le tre donne si accomodarono tutte insieme e Hermione aprì la lettera con mani tremanti. Iniziando a leggerla ad alta voce. Tutte e tre sgranarono gli occhi, prima shoccate, poi incredule, un po' dispiaciute e infine, si guardarono negli occhi.
" O mio Dio...avete capito? È davvero Draco Malfoy questo ? Ha accettato l'invito..." mormorò Hermione sconvolta
" A quanto pare... hai letto ? È andato in Scandinavia... Ha finito la scuola a Durmstrang e ha trovato lavora là... è pentito" sussurrò Ginny
" Hermione rispondigli subito" propose Molly
" E cosa gli scrivo" pigolò Hermione
" Mandagli un patronus vocale per prima cosa, poi digli la verità. Ovvero che Ron non lo sa ancora"
" va... va bene" mugulò Hermione
" Però evocalo te, io non ce la faccio adesso."
Ginny roteò gli occhi e poi si concentrò. Pensò al giorno del suo matrimonio e pronunciò
" Expecto patronus" un cavallo argenteo fatto di fumo apparve davanti ai loro occhi. Ginny si voltò verso Hermione che annuì, si fece coraggio e con voce forte e chiara iniziò a parlare

"Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla tua risposta. Ammetto che non mi sarei aspettata che tu rispondessi... e sono molto colpita anche dalle tue parole. Sembrerà strano, ma io sono riuscita a perdonarti e sono felice che tu voglia partecipare al mio matrimonio, che si terrà alla tana il venti ottobre. Harry lo sa già, gliel' ha detto Ginny... All'inizio non l'ha presa molto bene, ma dopo si è calmato. " Non molto Bene ????? Ha quasi distrutto casa Hermione" " O dai Ginny, dobbiamo incoraggiarlo... Non terrorizzarlo... e poi alla fine Harry ha capito e se ne è fatto una ragione" Comunque Ron invece non lo sa ancora... ma adesso che mi hai risposto glielo dirò, sono sicura che andrà tutto bene. Questo è il patronus di Ginny, se messaggiamo per patronus facciamo prima. Tanti saluti da me, Ginny e la signora Weasley."
Inviarono il patronus e restarono in attesa, sperando che Draco rispondesse presto. Dopo circa venti minuti un lupo argenteo si materializzò nella cucina della tana e parlò, con la voce inconfondibile di Draco Malfoy

" Risentire la vostra voce dopo anni è stato assurdo. Comunque l'idea del patronus non è stata male, te lo devo riconoscere Weasley. Solita testa calda Potter, non è cambiato di una virgola a quanto pare... Comunque è uno scherzo vero? Non hai detto al tuo futuro marito che mi hai invitato al matrimonio ? Non è che la tua è una vendetta e mi hai invitato per farmi fare secco ? Sono cambiato dopo la guerra, sul serio. L'abitudine dei cognomi però non mi è ancora passata"

Le tre donne sussultarono... sentire quella voce dopo anni, era stato sconvolgente pure per loro. Ginny evocò un nuovo patronus e Hermione rispose

"Malfoy non ci tengo ad avere spargimenti di sangue al mio matrimonio, quindi no, la mia non è una vendetta...È un modo per cercare di superare il passato. Ron se ne farà una ragione in qualche modo... Inoltre sia lui che Harry sono diventati due auror, quindi dovrebbero saper controllare le loro emozioni molto meglio rispetto a quando eravamo ad Hogwarts"

Inviarono di nuovo il patronus e restarono ad aspettare con trepidazione... dopo circa quindici minuti il lupo argenteo tornò e disse

"Vista la reazione di Potter, dubito che quella testa calda si sappia controllare meglio rispetto ai tempi della scuola. Come minimo mi salterà alla gola appena mi vedrà e Weasley gli farà compagnia. Sono sopravvissuto alla guerra, non vorrei essere ammazzato proprio adesso. La mia scelta di venire non è stata facile... sono sicuro che avrete un sacco di invitati, tutte facce conosciute, ho cercato di allontanarmi da tutti e da tutto, per non aver più a che fare con il passato. Non sarà facile farmi rivedere e affrontarli dopo quattro anni... visti i pregiudizi che sicuramente e giustamente avranno su di me."

Le tre donne si guardarono e Molly, con il suo solito fare materno mormorò " Oh povero ragazzo... Deve essere davvero cambiato... l'avete sentito ? Non si è mai comportato bene, però si è anche scusato... è andato via per staccarsi dal passato... non sarà facile per lui presentarsi qua"
" Hai ragione mamma... Spero che quei testoni di Ron ed Harry capiscano in fretta" rispose Ginny. Questa volta Hermione, si concentrò, pensò a lei con Harry, Ron e Ginny ad Hogwarts quando ridevano felici e spensierati e sussurrò " Expecto patronus" una lontra argentea sbucò dalla sua bacchetta e con decisione disse

"Malfoy non ti accadrà un bel niente, sei un mio invitato e chiunque avrà da ridire avrà da rispondere a me. Questo è il mio matrimonio e io sono libera di invitare chi mi pare e piace, sento che sei cambiato ed è giusto che lo vedano anche gli altri. Ti aspetto al mio matrimonio"

Ginny ghignò e disse
" Bentornata Hermione"
Anche la signora Weasley ridacchiò e tutte e tre rimasero ad aspettare un'ultima risposta, che arrivò dopo non molto

"Ecco la Granger che mi ricordavo... è bello sapere che sotto sotto i vecchi noi esistono ancora. Comunque, e sia Granger. Mi presenterò al tuo matrimonio alle quattro in punto del pomeriggio alla tana. Se qualcuno mi farà fuori mi avrai sulla coscienza però... Se c'è qualcosa fammi sapere, il tuo piccione mi troverà. A presto Granger, Weasley, signora."

Hermione sbuffò tra l'incredulo e il divertito
" Il tuo piccione" sillabò risentita
" Dai poteva andare peggio" la rincuoró Ginny. Mentre Molly ridacchiava complice. Hermione gli scoccò un'occhiataccia, ma alla fine sorrise pure lei.

- Nuovo capitolooo, vi piace? Spero tanto di si, mi sto impegnando molto per questa storia ❤.
Baci a tutti-

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