Capitolo 32

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La marcia nuziale era melodiosa e coinvolgente, tutti allungavano il collo per riuscire a scorgere la sposa, ma il cervello di Draco era altrove. Era combattuto sul da farsi...Parlarne con la Granger, con la speranza, seppur ancora flebile, di riportare in vita centinaia di innocenti oppure, tenersi quell'idea per sé? Seppur gli sembrasse assurdo anche solo pensarlo, l'unica della quale poteva fidarsi per una possibile collaborazione, era proprio la Granger. Su una cosa era certo: Si erano odiati per tanti anni, ma adesso erano cresciuti e maturati, la Granger l'aveva dimostrato invitandolo al suo matrimonio e lui accettando l'invito. Qualche anno prima probabilmente con il suo invito ci avrebbe fatto un bel rogo ma dopo aver affrontato la guerra e così tante morti, no. Era disposto a migliorare sé stesso, cercando anche di riscattarsi.

Sentì un coro di ooooh e aaaah di "Ma è fantastica" oppure " Sembra una principessa, è così bella." Non riuscì a non voltarsi ed effettivamente la vista della sposa lo lasciò spiazzato. La Granger indossava unp meraviglioso abito da sposa, in pizzo bianco con ricami in avorio e tante perle che illuminavano il corpetto e la lunga coda dell'abito. Non si intendeva di abiti da sposa, quindi non sapeva specificare che modello fosse,ma poteva dire che le calzava a pennello, rendendola meravigliosa, una dea quasi. Non si vergognava a pensare ciò della Granger, erano finiti i giorni in cui si imponeva di giudicarla orribile e una stupida mezzosangue quando sapeva benissimo che non era né orribile né tanto meno stupida. Oddio... In quanto all'aspetto fisico, aveva lasciato a desiderare, soprattutto a causa di quei suoi capelli da selvaggia, al momento elegantemente raccolti e acconciati in una complessa acconciatura elegante. Però doveva ammettere che esclusi i capelli indomabili, non era mai stata brutta, carina. Sicuramente più bella di quella sanguisuga della Parkinson, con la quale era riuscito a tagliare ogni ponte dopo la sua fuga dall'Inghilterra. Non sapeva che fine avesse fatto, ma sperava di cuore che si fosse imbattuta in qualche altro ricco purosangue al quale prosciugare il conto in banca. Ma sapeva che la ex compagna aveva gusti molto raffinati a riguardo... Non si sarebbe di certo messa con uno il quale, dopo poco che ci stava insieme, sarebbe rimasto in banca rotta. Lei voleva qualcuno di ricco, potente, il cui conto in banca non si sarebbe mai prosciugato... Lei voleva qualcuno come lui. Sogghignò perfido al pensiero... Non l'avrebbe mai avuto, mai.

La sposa aveva appena raggiunto l'altare e Ronald la guardava come se non avesse mai visto niente di più bello e prezioso nella sua vita, lo sguardo perso e il volto arrossato per l'emozione. La Granger non era da meno, osservava emozionata colui che a breve sarebbe diventato suo marito e poco più avanti si iniziarono a sentire i primi singhiozzi commossi. Draco fece una leggera smorfia, abbandonandosi mollemente sulla sua postazione. Non era mai stato per quelle frivolezze romantiche e sdolcinate e non aveva nemmeno la più pallida idea se un giorno si sarebbe sposato. Non ci si vedeva nei panni di un uomo innamorato, devoto a una sola donna e circondato da marmocchi urlanti e capricciosi. Fece un'altra smorfia, rabbrividendo al pensiero... Lui padre, gli suonava strana quella parola. Da bambino non gli era mai mancato niente, ma non poteva dire di essere cresciuto tra amore e coccole, non da parte di suo padre per lo meno. Era certo che Lucius gli volesse bene, tanto, ma aveva sempre preteso da lui un comportamento che non gli apparteneva, dei ruoli inaccettabili per un ragazzino  e la sua figura così rigida e autoritaria non aveva aiutato. Lui non sapeva dare amore, non voleva di certo comportarsi come suo padre, ma non sapeva nemmeno fare altrimenti. Molto semplicemente, non si vedeva nel ruolo di padre. Forse essere presente a un matrimonio gli stava dando alla testa,visto che mai prima d'allora si era così tanto soffermato su tali pensieri,ma la sua mente viaggiava da sola. 

Osservava ciò che accadeva davanti ai suoi occhi, ma non sentiva realmente ciò che diceva l'ometto che stava celebrando la cerimonia. Vide La Granger infilare la fede al dito di Weasley e quest'ultimo ripetere lo stesso gesto nei confronti di lei, vide alla fine il bacio, un'esplosione di coriandoli e delle colombe librarsi in aria e in fine, sentì uno scroscio assordante di applausi ai quali, dopo un momento di smarrimento, si unì a sua volta. La cerimonia era finita, e lui nemmeno se ne era accorto. Se ne sarebbe volentieri andato, ricordandosi di mandare in seguito un messaggio privato alla Granger per esporre la sua idea, chiedendole magari un colloquio privato, perché non aveva voglia di tornare al centro dell'attenzione di quelle belve fameliche. 

La Rinascita Dopo La GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora