Parte 1: Lacrime

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Le lacrime. Non c'è una spiegazione scientifica per questo fenomeno. Teoricamente la lacrimazione sarebbe un modo per lubrificare gli occhi, ma non si capisce il perchè del pianto legato alle emozioni. Ho visto cosí tanta gente piangere oggi, cosí tante donne, cosí tanti bambini. I Prisioners e i Deads la devono finire. Hanno bombardato cosí tanto questa notte, che dei quartieri residenziali non rimane piú nulla. Solo calcinacci e cadaveri pallidi e scheletrici. Non si puó continuare cosí. Ogni volta che salgo su un trasporto feriti -di questi tempi abbiamo molto lavoro- cerco sempre di chiudere gli occhi, per non guardare lo straziante paesaggio davanti a me. Da qualche tempo, sono sempre piú convinto che la causa di questa guerra sia Shade. Non dovevo affidare mia madre a lui, avrei dovuto ucciderla seduta stante. Ho sbagliato io.
La pena di morte inflitta a Kha Rhon è pesata molto per il popolo. Si sono divisi in due fazioni, quasi completamente maschiliste, i Deads, quelli a favore della pena di morte, e i Prisioners, simpatizzanti della schiavitù.
E le donne? Figlie, madri, nonne...
E i bambini? Sono neutri. Eppure sono solo loro a morire in questa maledetta guerra. Sapete quanti morti abbiamo registrato tra le due fazioni nell' ultimo anno? 94. E i morti tra i civili? Circa 70.000 e piú al mese. Una tragedia. E noi, poveri idioti ancora al servizio del Cancelliere, cerchiamo di porre fine a questo strazio. Ma sappiamo che è impossibile. Puó finire in tre modi: o Coruscant si estingue, o viene conquistato, o esplode.
Ed ora, noi soldati della ex Grande armata, anzichè il suono assordante delle esplosioni belliche, sentiamo le urla dei feriti, i pianti delle madri rimaste senza figli, i lamenti dei bambini che non trovano la mamma tra le macerie. E anzichè saltare trincee e distruggere carri, tiriamo fuori i corpi dagli edifici crollati. La mia vita fa schifo. Non mi rimane piú una ragione di vita.

Durante il nostro giro di ronda con il trasporto feriti, mi reggo forte all'appiglio. L'odore del sangue, le urla dei pazienti e le rassicirazioni del dottore mi stanno dando alla testa. Mi protraggo per vomitare, ma il veicolo inchioda di colpo, facendomi sbattere contro la porta davanti a me. Con il naso dolorante, mi sporgo per vedere ció che sta succedendo: decine di cargo, tutti in fila, cercano di entrare in ospedale, ma i letti sono ormai tutti pieni. Di buon passo mi introduco nella struttura, aprendo con violenza le porte. Quando mi ritrovo in sala operatoria trovo l'inferno: persone ustionate, mutilate, menomate... le infermiere che danno di matto, il sangue che cola, tutto è terribile. Intorno a me diventa tutto confuso. Non riesco piú a distinguere niente. Ad un tratto, una ragazza mi comincia a scrollare le spalle violentemente.
-Maestro! Maestro! Svegliati! Abbiamo bisogno di te!-
All'inizio non capisco, poi ci arrivo: è Shaiia. Si è improvvisata infermiera negli ultimi tempi. Ha i capelli spettinati, il camice sporco e la fronte madida di sudore. Mi conduce dentro una stanza.
-Ci serve sangue.- Afferma, mentre con mani tremolanti afferra una bottiglia di vetro.
-Non abbiamo piú le sacchette per il plasma, dovremo usare questa.- Mi spiega. Poi infila un ago nel mio polso e comincia a estrarre il mio sangue.
-Non esageriamo un po'?- Le chiedo. -Sará la quarta volta che dono il sangue in queste ultime settimane.- Affermo, scrutando con la coda dell'occhio la bottiglia che si riempie pian piano di liquido scarlatto. Sebbene la quantitá indicata sia mezzo litro, la mia allieva estrae dalle mie vene circa due litri di sangue. Dopo l'operazione mi fa stendere un momento, ma io mi sento troppo male, e la carenza di plasma è tale che mi provoca un mancamento...

Bene! Ecco il primo capitolo! Un po' drammatico, ma spero che vi sia piaciuto. Tutto qui. Niente di che. Ah no, un'altra cosa: per la copertina del libro dovrete aspettare ancora un poco, ho problemi a ritagliare le mie foto. Detto questo vi saluto. Al prossimo capitolo!

Star Wars Revolution: Guerra TotaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora