Ok, vecchia roccia. Respira. Respira. Mi ordino mentalmente, avvertendo un dolore pungente al petto. Mi concentro e cerco di tirare un bel respiro, ma il sangue ottura le mie vie orali. Comincio a tossire rumorosamente, espellendo tutto il liquido. Poi apro gli occhi. Mi ci vuol poco per non svenire: sono steso, accanto a una miriade di corpi senza vita, in una fornace. Sono tutto sporco, ho gli occhi iniettati di sangue e indosso solo un paio di luridi pantaloncini. Accanto a me, sul nastro trasportatore, c'è Barion, nel mio stesso stato. Senza badare al dolore lancinante alle colonne vertebrali e ai polmoni provocatomi dalla freccia, scuoto energicamente il mio amico. -Su, sveglia! Siamo nei pasticci, svegliati!- Ma non ricevo nessuna risposta. Poi noto che ha diverse ferite al petto, e che non respira. Rassegnato, lo prendo in spalla, e barcollante mi alzo. Comincio a zoppicare verso la direzione opposta all' inferno di fuoco, ma non riesco ad andare lontano. Inciampo nel braccio di un clone destinato alla cremazione, e cado rovinosamente. Il calore mi assale, ma la forza di volontá mi spinge ad andare avanti. Raccolgo Dess e mi rimetto in marcia, a passo rapido. Cammino guardando in basso, e respirando a piccole dosi per non morire soffocato dal fumo nero. Finalmente giungo allo sbocco della fornace: tento di sfondarla con la Forza, ma il dolore al petto, piú lancinante che mai, me lo impedisce. Cado a terra, tentando di respirare. Ma invano. Riesco solo a boccheggiare e a contrarmi in terrificanti spasmi. Penso alla faccia di Dafne, di Tanoi quando scoprirá che il suo compagno è morto, di Shaiia, che resterá da sola a fare l'infermiera, e alla soddisfazione di Maud quando vedrà la mia salma. Con le mie ultime forze, riprovo a sfondare lo sbocco, tentando di resistere come posso al dolore. Quando vedo le prime crepe nel metallo, mi accorgo che ci sto riuscendo e insisto. La porta si sfonda, e io butto subito fuori Barion. Tocca a me. Esco dal varco e lo richiudo dietro di me, poi crollo a terra, stremato. Sento l' aria fresca invadere le mie narici, poi trovo, scavando per benino nella fossa del mio subconscio, la forza di alzarmi in piedi. Nemmeno il tempo di fare un passo che subito il terribile dolore alla spina dorsale ritorna. Zoppico goffamente fino ad un rubinetto messo un po' a caso lí vicino, e mi sciaquo per bene la faccia. Ne raccolgo un po' con un recipiente posato sul pavimento, e la ferso sul viso del mio amico. Lui tossisce, e subito dopo comincia a sguazzare nella pozza come un pesce fuor d'acqua. Mi chino su di lui e gli mollo un bel ceffone per fargli riprendere del tutto coscienza.
-Chi? Chi? I droidi? I droidi!- Comincia ad urlare.
-Zitto, Dess! Ci ammazzeranno!-
Lui apre gli occhi, balza in piedi, afferra un tubo di metallo e lo fende verso di me.
-Aaargh! Quel rapace di Jantek mi ha mandato un assassino quarantenne con il viso da bambino!- Borbotta, rivolgendosi a me. Si mette in posizione come uno schermitore e mi dice: -Ma io sono furbo! Tu, brutto sicario! Lascia che ti colpisca!- Vaneggia, barcollante come un ubriaco fradicio.
-Barion, perdiana, stá zitto! Ci sentiranno!-
-Chi? I tuoi complici? Che si mostrino!-
Come se il mandaloriano li avesse chiamati, due dozzine di droidi fanno capolino dalla porta sulla destra.
-Trogloditi! Mercanti di schiavi! Terroristi papuasici! Pappafichi afgani! Marinai di acqua dolce!- Comincia a sbraitare il mio amico agitando il tubo come un forsennato. Li abbatte uno ad uno, poi entra nell' ascensore lí vicino, senza aspettarmi. Prendo il successivo e salgo all'ultimo piano. Quando esco dalla cabina mi prende un accidente: mi trovo nel bel mezzo di una gigante piazza del mercato. Ma dove mi hanno portato? Riesco a intravedere Barion: sta parlando ad un gruppo di civili, borbottando frasi incomprensibili, come se fosse ubriaco marcio o sotto effetto di pesanti droghe.
Vado da lui, per prenderlo in spalla e scappare, ma appena mi vede comincia ad urlare. -Non mi avrai, sporco contrabbandiere!-
-Cosa? Barion, sei pazzo!-
-No! Non...- Poi crolla a terra.
Corro in suo aiuto. Lui, ansimante, con le ferite che gli straziano la carne, si rivolge verso di me con un fil di voce.
-Starkiller...-
-Cosa? Cosa c'è?-
-Luke Skywalker... lui... lui è ancora vivo.-
-Cosa? Dove?! Non puó essere, è morto secoli fa!-
-No... c'è una parte della storia che non sai... che non è scritta negli archivi repubblicani...-
-Quale? Quale storia?-
-Il Primo ordine... la Resistenza, Han Solo... Tu non puoi capire.-
-Capire cosa? Barion, tu vaneggi!-
-No... mai stato cosí serio... c'è stato un periodo... Un periodo di decadimento... Conosci Darth Vader, non è vero?-
-Certo, perché?-
-E Kylo Ren?-
-Di chi parli?-
-Lui...bè, lui era...-
Ma non riesce a completare la frase, perché una freccia gli trafigge la gola.
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Star Wars Revolution: Guerra Totale
FanfictionIn un futuro imprecisato, in una galassia lontana lontana... Starkiller è un cavaliere jedi, che da tempo sta combattendo una guerra ingiusta: dopo la morte di Kha Rhon, la Repubblica si è divisa in due: la parte a favore della pena di morte e contr...