Parte 4: Deathwood

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Atterriamo dolcemente, grazie ai miei stabilizzatori. Lascio a terra Miky, che è ancora tremante.
-G-grazie, signore! Ora mi sento molto meglio!- Farfuglia.
Io gli metto in mano un blaster e poi ordino: -Restami incollato, entriamo!- Poi sfondo una delle porte blindate con la spada laser ed entro trionfante, accompagnato dal clone, che al mio ordine comincia a sputare fuoco sui malcapitati artiglieri. Con mia grande sorpresa, a me non fa fare nulla. Li centra tutti nell'occhio, con una rapiditá che ha dell'incredibile. Con 7 colpi provoca 7 morti. Mi volto di scatto verso di lui. Sta ricaricando la sua arma tranquillamente, come se avesse appena compiuto l' impresa piú facile del mondo.
-Santo cielo, ragazzo! Credo proprio che tu sia quel cecchino di cui ho bisogno nella 47ª!-
Lui rimane sorpreso.
-Lo pensa davvero, signore? Sono solo un semplice fuciliere!-
-Non un semplice fuciliere. Il piú infallibile tiratore di tutta la Repubblica.- Mi complimento, porgendogli delle mostrine nere della mia compagnia. Lui, con un po' di incertezza, come se fosse vittima di uno scherzo, allunga cautamente la mano per prenderle. Subito dopo, le applica sulla sua armatura.
In quel momento fa irruzione Tanoi, impugnando il suo EE-3, seguita da una squadra di assaltatori.
-State tutti bene? Quante perdite?- Mi domanda impaziente.
-Nessuna, Tanoi. Questo ragazzo, qui, è fenomenale. Ha fatto tutto lui.-
-Cioè questo lustrino ha fatto fuori tutti questi artiglieri? Non ci credo neanche se lo vedo!-
Sghignazza un sergente, scambiandosi un cinque con un altro sottuficiale.
-Sergente Kano, un altro intervento del genere e ti degrado!- Lo ammonisce il capitano Hidolk, ufficiale capo della 33ª, la compagnia al comando della mandaloriana.
Ha le mostrine arancioni consumate, un visore notturno incorporato, le spalline da comandante, una lunga bandoliera per le munizioni e un'antenna per le comunicazioni incorporata nel casco.
-Ma signore... stavo solo dicendo che...un' imbranato come Miky non puó compiere...- Replica Kano, balbettando.
-Niente obiezioni, sergente. Resta comunque un tuo fratello.-
Taglia corto il capitano.
Sento il clone mormorare: -Che famiglia di merda che ho, allora...-
Hidolk, che ha sentito tutto, estrae una delle sue D-17 Hand e la punta velocemente verso il sottufficiale.
-Questa è diserzione! Tu disonori i tuoi fratelli, quindi disonori te stesso.-
Sibila, con disprezzo. A separarli ci pensa Tanoi: -Finitela, voi due! Capitano, ritorni al suo posto! E tu, sergente, finiscila di fare l'arrogante!-
Hidolk esegue, ma Kano si intromette ancora: -Gente, pensate davvero che una donniciola come il generale Fell possa portarci alla vittoria?-
Tanoi si blocca. Improvvisamente irrompe anche Barion, che probabilmente ha sentito tutto, perchè si lancia sul sergente, mettendolo al tappeto. -Ripetilo.- Mormora il mandaloriano, cercando di mantenere la calma.
-Mai- Risponde il clone.
-Ho detto ripetilo!- Urla di nuovo lui, ammaccando gravemente il casco del sergente con un forte pugno.
-Ragazzi, ragazzi, calmatevi!- dico io cercando di separarli. Miky tiene stretto Kano, mentre io cerco di non lasciar andare Barion. Lui si dimena violentemente, continuando a imprecare contro il clone.
-Come hai osato offendere un ufficiale?-
-Chi? Quella puttana?- Lo sfida ancora il sergente, mentre sputa sangue.
A quelle parole il mio amico esplode. Si libera dalla mia presa, poi va a grandi passi verso il suo avversario. Gli tira un calcio in bocca che lo fa cadere a terra rovinosamente, poi contina a colpirlo sullo stomaco, fino a spaccargli l'armatura e poi si accascia su di lui, prende il suo braccio e lo tira dalla parte sbagliata. Un terrificante rumore di ossa rotte invade le mie orecchie. Barion si alza, lasciando il soldato agonizzande, poi urla: -Allora, qualcun' altro vuole offendere il generale Fell?- In quel momento Tanoi gli salta al collo. Sta piangendo. -Santo cielo, Barion! Hai fatto quel casino solo per un insulto!- Lui la stringe forte tra le sue braccia. Sta piangendo anche lui, anche se cerca di nasconderlo. -Mi dispiace tanto. Mi dispiace.- Sussurra, inorridito da ció che ha appena fatto.

Dopo tante porte sfondate e tanti artiglieri uccisi o arrestati, giungiamo in una stanza molto grande, sembra una specie di hangar. Tutto d'un tratto, un essere immondo, metá alieno e metá macchina, esce da una delle celle sul pavimento e comincia a tirare pugni e a segare i corpi dei soldati. Senza esitare, schivo qualche colpo, salto sulla sua spalla destra e taglio via una delle sue minacciose braccia. Shaiia fa lo stesso, poi ci portiamo insieme sulla sua schiena e affondiamo le spade sulla sua schiena. Il cyborg cade a terra, morto. Successivamente, le pareti cominciano a chiudersi, e, quando stanno per schiacciarci, si fermano di scatto. Un uomo, di mezza etá, con la faccia sfigurata, fa capolino dalla porta. -Nexus, scansionalo.- Ordino, non staccando gli occhi dal suo volto straziato.
-Jekinson Lantier, anche detto Jek Deathwood per i suoi terribili interventi che compie sui compagni Deads.- Mi risponde Nexus. Io rabbrividisco. Poi un altro di quei mech mi colpisce alla nuca, e io cado in un sonno profondo.

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