Quando riapro gli occhi vedo un orrendo spettacolo davanti a me: centinaia di feriti gravi, camminando con le proprie gambe, cercano di barcollare fino alla soglia dell' ospedale: molti inciampano, Altri cadono rovinosamente per poi non alzarsi piú. La voce di Shaiia mi riporta alla realtá: -Maestro! Maestro! Togliti da lí!-
Io eseguo il suo ordine, e subito il mio lettino viene assalito dai poveri diavoli destinati alla morte.
-Maestro, dobbiamo contrassegnare i feriti!- Mi dice lei.
-Con cosa?!- Chiedo esasperato.
-Ecco, usa questo.- Mi ordina porgendomi un rossetto. Con le mani che mi tremano insistentemente lo apro, poi comincio a scrivere lettere sulle fronti dei pazienti, seguendo le indicazioni della mia padawan. Quelli che hanno ancora possibilitá, vengono portati dentro, gli altri vengono fucilati e poi il loro sangue e i loro organi sani vengono estratti. È disumano. Non si puó sopportare una vista del genere. Correndo come un forsennato, Sfondo le porte dell' ospedale. Tiro un lunghissimo respiro, poi mi inginocchio e comincio ad urlare dalla disperazione. Proprio in quel momento dall' iperspazio esce una grossa nave, che attracca accanto all' esificio. Dai portelloni escono un uomo e una donna.
-Barion, la miseria! Ce ne hai messo di tempo! Qui è l' inferno!-
Grido, rivolgendomi all' uomo.
-Su Mandalore è molto peggio.- Mi spiega. -Pare che qualcuno abbia messo della droga nel carico di tè destinato ai bambini. Abbiamo passato ore a disintossicare gente!- Conclude la donna.
-Non si puó continuare cosí! Dobbiamo stanare i maledetti Deads e i maledetti Prisioners!-
Puntualizzo, esasperato.
-Se ne stanno nascosti nei sotterranei, sará difficile prenderli.- Aggiunge Barion.
-Ma faró subito preparare una squadra da irruzione.-Da quando la guerra civile imperversa, la produzione dei cloni si è molto ridotta. Non si clonano piú assaltatori, distruttori e incursori, solo portaferiti e medici. Le nostre uniche truppe sono i soldati rimasti e le guardie cittadine. Radunate queste forze e un paio di ufficiali, ci decidiamo a fare irruzione nell' entrata dei sotterranei. Un soldato mi porge una carica esplosiva, io la afferro, e con un movimento fulmineo la innesco. L'enorme portone cede, e noi, armi spianate, entriamo, puntando un fucile su ogni cosa che si muove. Le persone nella sala alzano le mani.
-V-vi prego, non uccideteci! Siamo solo dei poveri costruttori di munizioni!- Ci dicono a gran voce.
La cosa mi puzza. Lascio di guardia due uomini e poi comincio ad esplorare la stanza: è piena di marchingegni per assemblare proiettili da cannone. Accendo la spada, la avvicino a uno dei costruttori e chiedo: -Dove sono i cannoni?! Dimmelo o ti squarto!-
Lui terrorizzato dalle mie parole, ci dice ogni cosa. Seguendo le sue indicazioni giungiamo in uno stanzone, senza luce. Ci sono decine e decine di cannoni, tutti puntati sulla cittá e con il colpo in canna. Ne osservo uno: -Uhm...questi sono imperiali. Ne ho visti tantissimi durante la seconda Guerra dei Cloni. Questi sono più moderni, credo che possano essere comandati a distanza...- Aspetta. Ho detto comandati a distanza?! Improvvisamente, guidati da chissá chi, le armi cominciano a far fuoco sul centro cittá, provocando un assordante boato.
-Al riparo, presto!- Urla un clone, poco prima che il rinculo di un cannone lo colpisca in piena faccia. Cade a terra, tramortito. Subito dopo, qualcuno sfonda la porta alla nostra sinistra. Sono un gruppetto di uomini, tutti vestiti di nero, con lo stemma dei Deads sul petto.
-Intrusi! Prendeteli!- Urla uno. Poi si scatena il pandemonio: i loro sparano, i nostri anche, i proiettili rimbalzano sulle mura d'acciaio e il resto ve lo lascio immaginare. Molto spesso, da entrambe le parti, si muore a causa del tuo stesso proiettile.
-Cessate il fuoco! Cessate il fuoco!- Grido, facendo segno di ALT con le mani. La nostra squadra smette di sparare, la loro anche.
-Chi siete voi?- Farfuglia uno dei Deads, un rodiano, impugnando un fucile, probabilmente contrabbandato.
-No.- Lo corregge Barion, puntandogli contro la sua fidata WESTAR, -TU chi sei? Noi siamo rebubblicani.-
-Repubblicani? Puahahahah! Siamo piú numerosi, vi schiacceremo.- Ribatte il rodiano con un tono provocante.
-Dici?- Domanda il mandaloriano, scoprendo il suo lanciafiamme e facendo inghiottire i soldati nemici dalle fiamme. Quando ritrae il braccio... tutti i Deads sono ancora intatti, solo i vestiti si sono bruciati, lasciando una strana maglia di acciaio.
-Li voglio morti!- Urla uno degli ufficiali.
Poi tutti i nemici, baionetta innestata, corrono verso la nostra posizione. Estraggo con un gesto la spada, la accendo e mi getto insieme a Barion -che sfoggia un'altra spada laser blu- e a Tanoi -che si difende con una picca ad energia- nella mischia. Io mi ritrovo presto chiuso da due di questi barbari. In effetti sono possenti, ben armati e resistenti. Ma poco veloci. Con due o tre mosse fulminee disarmo il primo e lo infilzo nel petto, l'altro è piú duro a morire: cerca di darmi una baionettata al fianco, poi para il mio affondo e risponde con un potente contrattacco, che schivo. Poi cerca di prendermi con la sua balestra, ma piroettando a mezz'aria riesco a schivare tutti i proiettili. Lo colpisco alla testa con un calcio volante, poi con un forte pugno, facendolo confondere. Infine, con un fendente ben assestato, lo metto fuori combattimento.
Equipaggio il lanciamissili da polso della mia armatura e inizio a tirar razzi a destra e a manca, che esplodono a contatto con le pareti. Le schegge vanno a finire sui guerrieri nemici. Mentre alcuni soldati coprono la nostra avanzata, io, Barion e la sua compagna ci facciamo strada con le armi da fuoco, piazzando solo colpi ben precisi, senza farli rimbalzare. Lancio la spada, che prima di tornare nella mia mano taglia quattro teste in successione. A risolvere la diatriba ci pensa Tanoi, che volando con il jetpack si porta dietro di loro, poi fa rotolare alcune granate paralizzanti. Ora tutti i nemici rimasti sono immobilizzati o in preda agli spasmi. Ad ammanettarli ci pensano le guardie cittadine.È il momento di indagare un po': per cominciare, prendiamo un campione di quel prodigioso metallo ignifugo, poi preleviamo tutte le celle di energia dai cannoni. Successivamente, piazziamo delle mine telecomandate su questi ultimi. Poi, passiamo alle altre stanze. Troviamo di tutto: centinaia di armi ed equipaggiamenti illegali, casse di alcolici, anch'essi contro la legge, e tanta, tantissima droga.
Barion, che ha una lunga esperienza sugli spacciatori, comincia a classificarla:
-Dunque, questo tipo è un calmante, quest'altro è un eccitante, questi sono semplici sonniferi, ma questi... sono le fiale che hanno versato nel tè dei bambini su Mandalore! Mentre ne prendo un campione, Tanoi attira la nostra attenzione: i suoi grandi occhi neri sono fissi su una grande mappa, con djverse bandierine. Riconosco la nostra cittá nel mezzo, ma per il resto è indecifrabile. Riesco solo a notare la "D" e la "P" sulle bandierine. D e P? Deads e Prisioners! Ma certo! Sono le dislocazioni dei vari avamposti!
-Molto bene, guarda guarda... siamo a cavallo.- Sentenzia Barion.
-Se distruggiamo tutti i cannoni e la merce contrabbandata questa maledetta guerra finirá!- Aggiunge entusiasta la sua compagna.
-Buono a sapersi. Nexus? Fai una copia olografica di questa mappa.- Ordino, rivolgendomi al mio computer.
-E contatta Kamino. Che ci preparino un esercito.- Aggiungo. Poi, girando la testa verso i miei amici, dico:
-Preparatevi, ragazzi. Tra pocó imperverserá la guerra. Guerra civile. Guerra totale.-
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Star Wars Revolution: Guerra Totale
Fiksi PenggemarIn un futuro imprecisato, in una galassia lontana lontana... Starkiller è un cavaliere jedi, che da tempo sta combattendo una guerra ingiusta: dopo la morte di Kha Rhon, la Repubblica si è divisa in due: la parte a favore della pena di morte e contr...