Star Wars Revolution: Guerra Totale

Parte 17: Ferite gravi

Oooooooh.... cosa è successo? Dove sono? Non riesco a sentire nulla, solo deboli voci... ma non riesco a percepire di chi siano. Vedo a malapena, non distinguo granchè, solo delle sfocate sagome che si radunano di tanto in tanto vicino a me. E' come se stessi dormendo, ma sono sveglissimo... vorrei muovere le dita, cercare di alzarmi, di parlare, ma il mio corpo è completamente contrario a ciò che dice il mio cervello. Sono ridotto a un vegetale. Senza pensarci, cado in un sonno profondo, ma senza sogni nè incubi.

Al mio risveglio trovo una incredibile sorpresa: mi trovo in un ospedale repubblicano, circondato da infermiere e medici, che mi scrutano attentamente. -Sei sveglio? Senti la mia voce?- Domanda uno dei dottori. Cerco di parlare, ma esce solo un colpo di tosse. -Bene, lo prendo come un si. Senti dolore se provi a muoverti?- Alle sue parole provo a flettere qualche muscolo, ma un dolore mai provato prima mi invade. Mi lamento mugulando , dato che non riesco ad urlare.  -Ottimo, anche questo lo prendo come un si. Credo che stia bene, ha solo bisogno di stare in riabilitazione motoria per un po'.- Sentenzia poi il medico con tono esperto. Riabilitazione motoria? Io? Cosa diavolo è successo? Perchè non riesco a muovere nulla, e perchè non riesco nemmeno a parlare? Neanche mi danno il tempo di ragionare un po' che subito mi caricano su una sedia levitante e mi portano all' esterno. C'è una nave nel parcheggio, e un'infermiera mi comunica che dentro quella nave ci sono dei miei parenti che mi porteranno via. Io, dopo un lungo sforzo, annuisco. L' infermiera se ne va, lasciandomi completamente solo ad aspettare che accada qualcosa. Dopo interminabili minuti, finalmente intravedo una sagoma uscire dalla nave e dirigersi verso di me. Imposta i comandi della mia sedia e mi scorta fino al mezzo, poi mi fa salire. -Starkie, mio Dio! Come ti sei conciato?- Esclama una voce femminile. -Per tutti questi anni ci hanno tenuto nascosto la tua vera condizione!- Anni? Cosa sta dicendo? E come fa questa donna a conoscermi? -Sssssignorina... se non...se non oso troppo, mi piacerebbe... sapere chi è lei... e come fa a conoscermi...- Riesco a farfugliare. -Come sarebbe a dire "Chi sono?" Ma sono io, Tanoi! Non mi riconosci?- Domanda lei, preoccupata. -Tanoi, per favore, lasciamolo riposare. Ha passato brutti momenti, si deve riprendere. Poi, con calma, gli spiegheremo tutto.- Dice una voce maschile. -Ha riportato parecchie ferite gravi per salvarmi. Circa dodici frecce nel petto, più vari tagli, contusioni e traumi. E' un miracolo se lo hanno salvato.- Tento di balzare in piedi per chiedere loro cosa è successo, ma i miei muscoli cedono, come fossero fatti di pastafrolla, e cado rovinosamente a terra.

Mi sveglio la mattina dopo con le gambe afflitte da un fastidioso formicolio. Al mio capezzale ci sono L' uomo e la donna misteriosi. -Ora mi dite con precision chi siete? E soprattutto che cosa è successo?- Farfuglio, cercando di non mangiarmi le parole. L'uomo mi parla. -Sono Barion, il tuo amico. Sei ridotto così perchè... bè, perchè mi hai salvato dalla morte. Hai preso un sacco di botte, e sei svenuto dopo il combattimento. Ti ho preso in spalla e portato fino al posto di blocco separatista più vicino, per farci arrestare. I cloni, i tuoi veterani, comandati da Tanoi e Dafne, ci hanno liberato e portato all' ospedale. Io me la sono cavata con pochi giorni di ricovero, ma tu... tu sei andato in coma. Ti ritenevano spacciato, ma a quanto pare hai resistito, e oggi ti sei svegliato, dopo...... dopo.... 15 anni.- Fa una lunga pausa, poi riprende: Intanto, i separatisti ci hanno schiacciato, e hanno sottomesso i Deads e i Prisoners.  Poi hanno sottomesso anche il Senato, e a parte le poche sacche di resistenza, non c'è più nessuno che può rovesciare il generale Maud e il suo Maestro.-

Mi crolla il mondo addosso. Nella mia testa viaggiano migliaia di frammenti di memoria, che si ricompongono in un macabro puzzle. Rielaboro le parole dette da Barion e giungo ad una conclusione: E' tutto finito.