Hope era chiusa in camera alla disperata ricerca di qualcosa di decente da mettere. Sembrava che nei cinque minuti successivi all'arrivo dei ragazzi tutti i suoi vestiti fossero diventati orribili. Dopo ore di disperata ricerca, ormai distrutta si rassegnó e indossó un semplice paio di leggins neri, con una maglia verde militare dalle maniche lunghe arrotolate. Lasciò i capelli sciolti e tornó al piano di sotto. Kyle, Kole e Gage erano piantati davanti alla tv e da loro non proveniva piu che qualche -Dai! Prendilo! A ore 10!-. Hope si diresse in cucina e trovó Holt di fronte al frigo aperto che scrutava alla ricerca di qualcosa di simil-commestibile. Era accovacciato in basso, con i gomiti sulle ginocchia e i capelli tirati indietro. -Hey, hai qualche idea?- Holt fece un piccolo salto, evidentemente era sorpreso di vedere Hope. -Hey, si. Potremo usare questa- Disse tirando fuori la panna da cucina, -E del salmone, che dovrei avere a casa, per fare delle pennette al salmone- Hope annuì. -Ottima idea. E per secondo posso fare una mega insalata con cipolle, pomodori, mais, e chi piu ne ha piu ne metta- Lui annui e le sorrise poi indicò la porta. -Vado a prendere un secondo il salmone, ci metto un attimo- Disse andando verso casa sua. Hope intanto prese due parannanze e si legó la sua alla vita. Poi vagó per la cucina alla ricerca degli ingedienti. Prese le pennette, le cipolle, l'insalata, le uova, i pomodori e il mais. Riempí d'acqua una pentola e la mise sul fornello piu grande accendendolo. -Eccomi. Ho il salmone- Fece entrando sorridente. Il suo sguardo si posò sulla parannanza di Hope. Sul modo in cui la fasciava perfettamente e per un secondo, dopo aver messo sul tavolo il salmone, si incantó a guardarla. -Ne ho una anche per te- Disse lei porgendogliela. Lui arrossí leggermente e poi si vestí. -Hai già messo su l'acqua- Osservò lui. Lei annuì mentre tagliava le cipolle e i pomodori. Li mise in una ciotola con una scatoletta di mais e poi preparò una pentola per fare sode le uova. Intanto Holt aveva buttato la pasta e la stava mescolando con il mestolo. -Allora come va qui? Ti piace?- Le chiese lui. -Si molto. Mi piace questa città, e la casa è piccola ma comoda- Holt sorrise -Si anche il quartiere non è male. Anche se siete i primi vicini che abbiamo- Hope lo guardó mentre si passava una mano fra i capelli. -Tu e tuo fratello vivete da soli?- Holt annui con la testa -Da quando abbiamo iniziato il liceo. I nostri genitori viaggiano molto per lavoro, sono rappresentanti e quindi abbiano voluto un po di stabilità- Hope gli sorrise -Capisco-. -Hey avete bisogno di una mano?- Fece una voce alle loro spalle. Si girarono e trovarono Gage sorridente. -Grazie Gage, fatti aiutare da quei due geniacci ad apparecchiare- Kole e Kyle fecero capolino dal salotto. -Ci hai chiamato Mylady?- Hope sbuffó divertita. -Apparecchiate con Gage, che qui abbiamo quasi fatto- Holt si girò a guardarli -Si dieci minuti e abbiamo fatto, devo solo saltare la pasta e Hope deve sbucciare l'uovo sodo- I ragazzi cominciarono ad apparecchiare e Holt mise la pasta in padella per farla saltare. Con movimenti decisi del braccio che si tendeva e rilassava velocemente, la pasta fu pronta in pochi minuti e cosi l'insalata. Quando si sedettero a tavola erano le otto circa e avevano tutti una gran fame. -Buon appetito- Fece Kyle prima di fiondarsi sulla pasta. Al primo boccone metà casa ebbe una visione divina. -Oddio, è stupenda. Holt sei assunto- Holt sorrise e guardò Hope, che mangiava allegramente. -Allora, arrivati a questo punto vorremo sapere qual buon vento ha spinto voi giovani ragazzi, a trasferirvi proprio nell'appartamento vicino a noi- Kole ingoió un boccone enorme di cibo poi rispose. -Noi siamo Australiani. Veniamo da Sidney e siamo qui per la verità, solo grazie a Hope- Holt per poco non si strozzó. -Australiani? Davvero? Fichissimo- Kyle annuì. -Si la nostra scuola ha messo in palio una borsa di studio per vivere un anno all'estero. Qui praticamente. E Hope l'ha vinta e ci ha portato con lei- Lo sguardo di tutti era ormai su Hope. -Andiamo ragazzi non è stato niente di che- Kole rise. -No era solo un progetto sulla storia canadese da raccontare attraverso cinque scatti fotografici. Cinque foto per 500 anni di storia. Lo fa chiunque- Gage le sorrise -Grande Hope. Quindi avete vinto una vacanza?- Kyle scosse la testa -No, no affatto. Abbiamo vinto la permanenza qui per un anno, la possibilità di frequentare l' Abraham Lincoln Istitute per il quinto anno di liceo e quindi diplomarci qui- Gage e Holt spalancarono gli occhi e si guardarono sorpresi. Kyle, Kole e Hope fecero lo stesso. -Noi frequentiamo la Lincoln!- Disse Gage entusiasta. -Davvero?- Fecero gli altri tre insieme. Holt e Gage annuirono. -Dio, fantastico! Magari avremo qualche corso insieme! Scusate per la mia estrema felicità ma la maggior parte dei miei compagni li, sono dei ricconi altezzosi che se la tirano troppo. Voi invece, Australiani, siete molto simpatici. Speriamo abbiamo qualche ora in comune- Hope scosse la testa mentre mangiava. -Non lo sappiamo ancora. Entriamo definitivamente a scuola all'inizio della prossima settimana e ci hanno comunicato ieri che ci manderanno un pacco con tutte le informazioni sui corsi e dei "gadget"- Holt si alzó e portò sul lavello la padella ormai vuota. -Non sono gadget. Gadget vorrebbe dire.. portachiavi, penne colorate, cose che puoi scegliere di portare o no. Invece tutto quello che ti manderanno è straobbligatorio da mettere a scuola- Hope lo guardò incuriosita. -In che senso?- Lui si appoggiò con le mani sul bancone e si voltò. -Sicuramente ti mandano i tre modelli della divisa e...- Kyle per poco non svenne. -Avremo un divisa? Davvero? E dove è finita la liberta di espressione?- Gage rise. -Alla Lincoln non esiste- Holt fece un sorrisetto. -Si è vero. Poi vi manderanno lo zaino, e tutto il materiale scolastico in teoria. Gli abiti per motoria, il fitto regolamento e tutti i depliant con le opzioni per i corsi- Hope annui seria. -Da come l'avete descritta sembra un manicomio- Gage sorrise. -È una scuola privata in fin dei conti. Comunque non disperate vi troverete bene. E per qualsiasi cosa non esitate a chiedere. Dubbi sui corsi, sul regolamento, tutto. Chiedete- I ragazzi lo ringraziarono infinitamente poi si alzarono tutti per sparecchiare. -Kyle i piatti toccano a te- Fece Hope sorrendogli maliziosamente. -Solo perché me lo chiedi tu- Fece lui dirigendosi al lavandino. -Grazie per la stupenda serata ragazzi ma noi ci ritiriamo. Domattina abbiamo dei lavori da fare in casa e cu servono le forze- Fece Gage mostrando i muscoli. Hope e Kole risero e li accompagnarono alla porta. -Grazie della compagnia e della torta- Holt sorrise dolcemente -Grazie a te. Notte- E uscirono. Hope chiuse la porta esausta e andò in cucina da Kyle. -Kyle io vado a letto. Sono morta- Lui le fece l'occhiolino. -Tranquilla- Hope salì al piano di sopra dopo aver dato il bacio della buonanotte a Kole e si lanciò sul letto. -Dei Courter ne parliamo domani dolcezza- Urlò Kole dalle scale. Lei crollò nel sonno pochi minuti dopo. Si, ne parliamo domani pensò lei.

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Quasi Diversi ● Quasi Uguali (#Wattys2015)
Chick-LitNEW! "Era questo che facevano sempre loro due. Si osservavano. Passavano il tempo a scrutarsi e a guardarsi, senza dirsi l'un l'altro quello che pensavano veramente. Era un gioco che facevano da sempre, senza pensarci, dal primo momento in cui si e...