Capitolo 9

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Quando tutti ebbero finito di svolgere il percorso, il ragazzo con i dati delle corse chiamò tutti a raccolta per comunicare chi avrebbe dovuto svolgere la seconda prova, e quindi, chi aveva passato questa prima. -Allora i nomi sono, Courter, May, Hiiser, e Dowson. Potete andare a cambiarvi ora. Grazie- Holt e Hope si diedero il cinque. -E brava la mia Mims- Fece lui cingendole le spalle con il braccio. Hope gli sorrise. -Oggi non abbiamo nessun corso insieme vero?- Chiese lei guardandolo. Holt si fece quasi triste -No purtroppo no. Perchè? Senti la mia mancanza?- Fece sorridendo come uno scemo. -No, era solo per essere sicura- Quando arrivarono davanti alla porta degli spogliatoi si guardarono per un secondo poi ognuno entrò nel suo. Hope si diresse alla sua panca e prese il necessario per fare la doccia. Mentre indossava l'accappatoio e si dirigeva alla doccia una figura le si parò davanti. -Ciao- Disse Camel in tutto il suo squallore. Hope sciolse i capelli mentre le passava accanto e filava in una delle docce. -Ciao- Camel prese a camminarle dietro tutta impettita e sorridente. -Allora, cosa pensi di fare?- Hope si tolse l'accappatoio e aprì l'acqua della doccia. -Non vedi? Sto per farmi una doccia- Camel mise un braccio sul muretto della doccia della ragazza e la guardò insaponarsi. -Intendo con Holt- Hope alzò le spalle -Che dovrei fare scusa? Siamo solo amici. Lo conosco si e no da tre giorni- Camel prese il bagnoschiuma della ragazza e lo buttò a terra spazientita. -Senti ragazza nuova, forze nella tua vecchia scuola tutti potevano stare con tutti senza problemi e sono contenta per te. Ma qui non funziona così- Hope si mise sotto il getto d'acqua e si sciacquò. -E come funziona? C'è una specie di legge che vieta al figo che ti piace e alla nuova di essere amici?- Camel si sistemò uno dei venticinque anelli che portava per mano. -Stagli lontano. E' l'ultima cosa che ti dico e sopratutto consideralo un consiglio per non finire male al terzo giorno nella tua nuova scuola. Gli incidenti capitano- Disse velocemente e poi se ne andò. Hope non rimase tanto colpita dalle sue parole. In fin dei conti era una bulletta e spaventare i novellini, che tra l'altro ricevevano piu attenzioni di lei da quello che gli piaceva, era un suo preciso dovere morale. Però era gia la seconda volta che si scontrava con quella tipa per un non nulla. E sta volta l'aveva quasi minacciata. Era così importate avere Holt tutto per se? Restò per un po' sotto il getto caldo e rassicurante della doccia cercando di liberare la sua mente da tutti i brutti pensieri che l'avevano affollata. Non voleva avere paura di lei, ma aveva un' aria intimidatoria quella ragazza. Chiuse gli occhi sotto l'acqua bollente, poi, quando tutte le ragazze furono uscita dallo spogliatoio uscì dalla doccia e si vestì in fretta. Aveva i capelli ancora umidicci ma non le interessò più di tanto e lasciò lo spogliatoio. Appena uscì trovò l'ultima persona con cui aveva voglia di parlare in quel momento. Holt, nella stessa posizione di due giorni prima, fermo sul muro. -Hey Mims, hai un minuto?- Hope lo superò -No, veramente devo andare a lezione- Holt le si affiancò correndo con un sorriso ebete sulla faccia -Dai devo dirti una cosa importante- Lei alzò gli occhi al cielo e continuò a camminare senza rispondergli, passando lo sguardo da una persona ad un altra ed ignorandolo completamente, allora l'afferrò per un braccio e la girò verso di lui. -Hope ma che ti prende?- Hope si girò a guardarlo con le mani incrociate ma in un secondo fissò il suo sguardo a terra. -Allora?- Insisté lui spostando da una spalla ad un altra il suo zaino. La ragazza controllò per il corridoio che non ci fosse Camel o qualche suo amico poi spinse Holt dietro alla fila di armadietti per evitare di essere visti. Holt cominciava a non capirci piu niente e si passò una mano a sistemare i capelli arruffati da phon post-doccia. -C'è che la tua cara amica Camel, mi ha dolcemente intimato di starti lontano concludendo la sua dolce conversazione con un..."gli incidenti capitano"- Holt si zittì per un secondo e la fissò incredulo. Hope incrociò le braccia e fece si con la testa come a suggerigli che era vero. Holt allora scoppiò in una fragorosa risata. La ragazza lo guardò non capendo cosa cavolo ci fosse di cosi divertente e aspettò in silenzio che smettesse di fare lo scemo. Quando Holt smise di ridere la guardò e le mise una ano sulla spalla. -Mims, ti stai sbagliano. Camel è una delle persone piu dolci che conosca- Hope strabuzzò gli occhi -Guarda che è vero. E' quello che mi ha detto- Holt scosse la testa -Ma stava sicuramente scherzando Mims, ti pare?- Hope era sicura che la bestiola non stesse scherzando e non capiva perchè nella mente di Holt non ci fosse nemmeno un neurone che dubitava di Camel. -Va bene Holt, a presto- Disse voltandosi e allontanandosi a passi veloci da lui. Il ragazzo le corse di nuovo dietro e le si parò davanti. -Hope non sto scherzando. Camel non farebbe del male ad una mosca. Forze hai frainteso- Le fece serio, dal volto imperscrutabile. Hope fece una risata. -No veramente è colpa mia Holt. Ho pensato che siccome eri stato molto gentile ed aperto con me, potessi credere a qualcosa che mi preoccupa molto. Tranquillo non succederà piu- Poi si allontanò molto piu di corsa di quanto avesse fatto prima e Holt non la seguì. Per tutto il giorno Hope evitò il pranzo, e i corridoi per non incappare nè nel pericolo Camel e tanto meno nel pericolo Holt. Quando fù ora di mangiare si chiuse nel corridoio che portava agli spogliatoi e mandò un messaggio ai ragazzi che diceva di raggiungerla li. Si mise a terra, con la schiena appoggiata al muro e cominciò a fissare tutto quello che non c'era di interessante in quel posto. Come poteva Holt non crederle? Non aveva mai notato lo sguardo assassino con cui la guardava Camel? Poi mentre pensava fittamente e la sua mente stava elaborando calcoli e registrando dati un pensiero le fulminò tutto il sistema arrivando all'improvviso. Forse a Holt piaceva Camel. Il suo stomaco si strinse in una morsa che le succhiava via qualsiasi pensiero positivo ma fortunatamente pochi secondi dopo la porta si aprì e i suoi amici entrarono sorridenti. -Hey Hopy, come mai quella faccia?- Fecero sedendosi uno a desta e uno a sinistra della ragazza. Hope parlò piano, -Prima mentre ero a ginnastica, Camel, un'amica di Holt, che mi aveva presentato qualche giorno fa, mi ha dolcemente intimato di stare lontano da lui- Kyle e Kole si guardarono -Quanto dolcemente?- Fece Kole mettendole una mano sul braccio. Hope rispose con le lacrime quasi agli occhi, -Tipo che, ha detto che possono capitare gli incidenti- Kole la abbracciò dolcemente per calmarla. Hope continuò a parlare mentre singhiozzava -Ma non è stato quello il peggio- Kyle la strinse forte -Chissà com'è ho il brutto presentimento che questo riguardi il caro vecchio Holt- Hope annuì -Ho provato a dirglielo e lui no mi ha creduto. Non ci ha nemmeno provato capite? Ha detto che Camel è una buona persona e che non mi toccherebbe mai- Kyle le baciò la guancia proprio quando questa si rigava da una lacrima. -Hope, prima cosa non devi dar retta a un coglione come quello. E secondo, non preoccuparti perchè io e Kole saremo più che le tue guardie del corpo a questo punto- Kole annuì consenziente. -Ovviamente- Hope con le lacrime che le ricoprivano ormai tutto il volto si strinse a loro. -Grazie mille ragazzi-. Rimasero tutti abbracciati per un po' poi, dopo un ampio restauro del volto di Hope tutti e tre si divisero per l'ultima lezione della giornata. Mentre Hope ascoltava attenta la professoressa e prendeva un miliardo di appunti, il cellulare nella sua tasca vibrò. Hope lo tirò fuori senza farsi vedere e poi trovò un messaggio da un numero sconosciuto.

Quasi Diversi ● Quasi Uguali (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora