capitolo 3

755 23 1
                                    

Ciao ragazze !!! Ancora non ho ben capito, anzi non l'ho capito per niente, come inserire le immagini in ogni capitolo, mi piacerebbe tantissimo farlo perché per il momento trovo questi capitolo piuttosto sciatti XD C'è qualcuno che sa farlo e più spiegarmelo per favore?? <3

"Ciao?" Harry ripetè la mia risposta. "Ciao? Non ci siamo visti per un fottuto anno, Florence, e tutto ciò che ricevo è un ciao?" Inizialmente pensai che fosse arrabbiato ma poi abbozzò un sorriso. Il suo pollice strofinò la mia guancia, proprio sotto i miei occhi. Il sorriso vacillò per un momento e la sua fronte si corrugò ma durò solo un momento.

Alzai gli occhi al cielo e mi allontanai, o era questa la mia intenzione. La mano di Harry  si poggiò sulla mia vita subito dopo che capì cha me ne stavo andando.

"Lasciami andare" dissi "Non ho bisogno di un babysitter, e sono sicura che hai altre cose da fare"

"C'è un detto: non uccidere il messaggero" Harry sussurrò a bassa voce. "Stavo cercando di proteggerti. Non incolpare me per le cose che ha fatto Zayn"

"Lasciami andare" ripetei, la mia voce era velenosa e guardai in alto verso di lui.

Per mia sorpresa, Harry ubbidì. Solitamente, lui non lasciava nessuno dirgli cosa fare. Lui era Harry Arlington dopo tutto.

Un adolescente miliardario, erede di uno dei maggiori patrimoni del mondo: perché dovrebbe lasciarsi dire da altre persone cosa fare? Scommetto che anche Keith  trovava difficile dirgli come comportarsi, a volte.

Guardai in  su verso di lui confusa una volta che mi liberò dalla sua presa.

Mi fulminò con un altro sorriso.

Cosa darei per rompergli alcuni dei suoi denti.

"Maggiordomo?" chiamò in un esagerato accento britannico. Fu dopo che notai l'uomo di mezza età vestito con uno smoking nero. " Porta il bagaglio di Miss O'Hera  a casa" Pizzicò la punta del mio naso con un sorriso spavaldo. "Noi stiamo andando a fare in giro"  Strappò la mia mano dal manico del mio bagaglio e cominciò a tirarmi verso l'uscita senza guardarsi indietro."Andiamo, hai sempre voluto venire a New York quando eri più giovane. Lascia che ti mostri tutto ciò che Manhattan ha da offrire!"

"Harry, lasciami andare" protestai, cercai di tirare via la mia mano dalla sua presa, ma non lo avrebbe permesso.  Sotto il suo sorrisi e risate  percepivo frustrazione.

Non so cosa otteneva fingendo di essere gentile con me.

Nonostante lui ed io non fummo nei migliori rapporti per quella parte di anno che ho trascorso all'IvY Hills, e la fine del primo anno, siamo stati migliori amici per la maggior parte delle nostre vite. Siamo stati amici da quando avevamo 9 anni: quasi sette anni di amicizia. Forse ha  la coscienza sporca per il rimorso di quei sette minuti di telefonata? Mi chiesi per un momento, ma dopo realizzai che questo è Harry Arlington.

Ad Harry Arlington non importava di nessuno tranne che di se stesso.  Dubitai che per lui fosse possibile sentirsi colpevole anche se uccidesse un cucciolo.

"Dove vuoi andare prima?" mi chiese con la sua profonda e seducente voce.  Ci stavamo dirigendo verso un ascensore che ci avrebbe portati nel parcheggio nel seminterrato.

Diedi una veloce occhiata oltre le mie spalle e vidi il maggiordomo di Harry portare via il mio bagaglio.

"Il maggiordomo sta portando la valigia a casa" mi spiegò, e diede una strizzata alla mia mano. "Non preoccuparti , Florence,  il tuo bagaglio sta bene. Non c'è niente lì che non potremmo rimpiazzare, in ogni caso. Quel coso vecchio e grosso non è adatto al bagagliaio della mia macchina"

"Harry lascia andare la mia mano" sibilai sotto il mio respiro. Stavo cercando di sottrarre la mia mano dalla sua presa. Non volevo causare una scenata nel bel mezzo di un aeroporto. "Ti ricordi quando avevamo 11 anni, ti chiesi se tu potessi  viaggiare per il mondo, quale sarebbe la tua prima destinazione, e tu mi rispondesti immediatamente 'New York'. Dicesti che volevi vedere i taxi gialli" mi accennò un sorriso oltre la sua spalla e ci spinse dentro l'ascensore vuoto.

Florence O'Hera, tu sei una giovane, indipendente donna, non sarai la sua vittima, non importa com'è intimidatorio. Mostragli che non sei qualcuno con cui è il caso di scherzare! Mi disse il mio subconscio.

Ma non era così fottutamente facile.

"Non voglio andare da nessuna parte con te" dissi "Solo, portami a casa tua e lasciami patire nella mia misera solitudine"

La porta dell'ascensore si chiuse, ed Harry pressò il bottone che ci avrebbe portato nel parcheggio.

Ero sola con Harry in una spazio ristretto.

Lo ignorai. " Portami solo a casa tua. così che possa chiudermi in una stanza lontano da te il più velocemente possibile" guardai Harry "Se trascorro troppo tempo con te mi preoccupo che il mio quoziente intellettivo possa crollare"

Lui sogghignò "Mi capita di essere uno studente da A. Sono sempre stato più intelligente di te comunque, ricordi Orso Flore?"

"Non mi sorprendo, da quando tuo padre può permettersi di assumere un insegnate universitario che guadagna mille dollari ad ora per insegnarti"

Il ghigno di Harry si allargò, continuò a fissarmi, il che mi fece imbarazzare.

La porta dell'ascensore si aprì, e immediatamente colsi l'opportunità di mettere un po di spazio tra me ed Harry.

Ma potei fare solo due passi fuori dall'ascensore quando Harry fece qualcosa di inaspettato.

Mi afferrò la vita con eccessiva forza, usando tutto il suo corpo per spingermi contro il freddo e polveroso muro di mattoni accanto all'ascensore.

Dopo, mi baciò, disperatamente e quasi aggressivamente. Spinse i suoi fianchi contro i miei, e le sue labbra assalirono le mie con quella che sembrava passione.

Una delle sua braccia serpeggiarono attorno alla mia vita e mi forzò a pressare il suo corpo contro il mio.

Ragazze come pensate che reagirà Florence?? Io penso piuttosto male ahahah

Siamo già al terzo capitolo e vorrei davvero sapere cosa ne pensate perché fondamentalmente traduco per voi e se non vi piace o cose del gene è un lavoro inutile. PER FAVOREE FATEMI SAPEREEE :*  <3



Elites (+18) traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora