capitolo 15

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"Sei veramente bellissima" mi disse Harry durante il viaggio in macchina.

Lo ignorai.

"Sei bellissima adesso, ed eri bellissima prima"

I miei occhi guardavano, senza meta, fuori dal finestrino della macchina. Display colorati di negozi e facce sconosciute mi passavano davanti come eloquenti e alterati dipinti ad olio, i loro colori erano macchie, e le loro forme distorte. Ma la loro energica e febbrile aura rimaneva dentro la loro carcassa.

"C'è qualcosa che vorresti dirmi?"

Sentii le sue parole forti e chiare. C'era un accenno di avvertimento nella sua voce, e il suo tono era più freddo di quello gentile e dolce che aveva usato con me.

Scrollai le spalle "Mi piacerebbe dirti che preferirei essere in qualunque altro posto sulla terra adesso, che essere qui con te" risposi. "Oh, e prima posso uscire da questa macchina e mettere distanza tra me e te, e meglio è"

La mascella di Harry si strinse "ti stai comportando come una mocciosa"

"Lo so"

Lo sentii sospirare. Era frustrato.

Un paio di minuti dopo, la macchina di fermò fuori un edificio grandissimo. Era suddiviso in due strette sezioni con negozi e ristoranti che occupavano tutto il piano terra, e appartamenti impilati su di esso. Era il tipico risparmio di spazio dell' architettura di New York. Uno di queste aperture sul muro era decorata con la scritta, piuttosto elegante ma mondana, Saint Versailles . L'esterno non era impressionante. Era piuttosto semplice. Bianco e nero con un pizzico di rosso; niente della presentazione del ristorante gli conferiva la sua famosa reputazione come uno dei posti più belli, nel mondo, in cui cenare.

"Siamo nel posto giusto?" quasi risi.

Se non era per la folla raccolta fuori dal ristorante, non avrei potuto credere che quello era il famoso Saint Versailles. Il gruppo regolare di persone si estendeva fino alla fine della strada, e poi dietro l'angolo. Cercai di stimare quante persone c'erano, e immaginai un centinaio, forse. Stavano aspettando per pranzare a Saint Versailles sotto il sole rovente. Alcune persone che si raccoglievano nella fila dovevano essere lì dalle prime luci dell' alba per riuscire ad entrare. Io mi sentivo in colpa, sapendo che io ed Harry stavamo per sorpassare la fila.

Vidi persone puntare alla Maserati di Harry con occhi spalancati. Alcuni di loro avevano uscito i telefoni, pronti per fare foto ad alta definizione a chiunque ci fosse in macchina. Dovevano aver pensato che eravamo qualcuno di famoso. Volevo ridere per l'ironica situazione.

Il gruppo di paparazzi uscì, e non sapevano che i ragazzi che c'erano dentro la macchina non erano le celebrità che loro speravano; non eravamo nessuno. Almeno io. Harry era qualcuno. La foto di Harry Arlington con una sconosciuta bionda gli avrebbe fatto guadagnare un paio di migliaia di dollari.

Dopo tutto, essere l'erede di una delle più grandi fortune del mondo non era una cosa da poco. Harry non era estraneo alle attenzioni dei media, lo sapevo. Avevo visto la sua faccia conquistare la copertina di tante riviste di gossip prima.

Le persone stavano diventando frenetiche; erano tutte eccitate a vedere chi c'era dentro l'elegante Maserati nera.

"è sempre così" disse Harry. Si sporse sul mio lato e mi baciò la guancia. " Ricordati di incrociare le gambe quando esci, non vogliamo che quei malfamati intravedano qualcosa che non dovrebbero, vero?"

Deglutii nervosamente. C'era la sicurezza che stava tenendo indietro i fotografi, ma sentivo ancora un nodo d'ansia che ribolliva alla base dello stomaco. Era terrificante, vedere tutti quegli uomini urlare e puntare le loro fotocamere verso di me. Volevo farmi piccola , chiudermi in una bolla e nascondermi.

Ricordavo l'ultima volta che avevo visto Zayn... due notti prima di Halloween, quasi due anni fa.

Ero ad una festa.

Gli urlai contro.

Ricordavo i suoi amici- le persone che erano migliori di me- come indicavano e ridevano, quando andai via. Ridevano perché avevo fatto la pazza di fronte a tutti gli studenti del secondo anno. Anche se loro non sapevano la verità. Non sapevano perché andai fuori di testa e mi umiliai di fronte a tutti. Loro non conoscevano le cose spregevoli e assolutamente disgustose che lui aveva fatto.

Era giovane, ha fatto un errore; la mia coscienza difese Zayn.

Risi silenziosamente. Dopo tutte le cose che aveva fatto, lo difendevo ancora.

Harry uscì dalla macchina. Stava venendo verso di me per aprirmi lo sportello quando lo feci da sola. Uscii con facilità, nonostante l'imbarazzo, la bassa altezza della sua macchina e i tacchi che indossavo. Mi assicurai di tenere l gambe incrociate come Harry aveva istruito.

Lo vidi sorridere quando uscii da sola dalla macchina.

La frenetica atmosfera di placò un po', quando realizzarono che non eravamo qualcuno della lista di celebrità, ma poi, sentii le persone urlare il nome di Harry. Come avevo detto, Harry era piuttosto conosciuto come un erede miliardario. Era un mondano che si mescolava con l'elite dei ricchi e famosi. Diede alle telecamere ciò che volevano; un sorriso da un milione di dollari che fece svenire le ragazze.

Ridacchiò "Andiamo Orso Flore"

Resistetti all' istinto di dirgli di chiudere la bocca. Orso Flore. Odiavo quel nomignolo.

"Non c'è una sorta di ingresso posteriore?" guardai verso la massa di paparazzi, che stavano urlando il nome di Harry e facendo domande su suo padre, mia madre, e la mia identità.

Il suo braccio forte mi strinse contro il lato del suo corpo e baciò la mia guancia. "C'è né una, ma qual è il divertimento di nascondersi?" le sue labbra si abbassarono e baciarono esitanti la mia mascella. "Benvenuta nel mondo dell'Elites Florence"




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