CAPITOLO 36

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Ogni tanto, desidero che mia madre sia morta. Renderebbe le cose più facili, pensare che lei sia andata via non perché non mi vuole più, ma perché non è più qui...

Ogni tanto desidero non essere mai nata. Che madre da al mondo una bambina per poi abbandonarla? L'amore di una madre non dovrebbe essere il più potente di tutti? Non dovrebbe una madre amare sua figlia più di ogni altra cosa al mondo? Un nuovo amore non dovrebbe intromettersi in un amore del genere...

Le volevo ancora bene.

La volevo ancora nella mia vita.

Volevo perdonarla e pasciarla tornare ma ero spaventata di essere ferita di nuovo.

Com'ero spaventata di essere ferita da Zayn.

Non ritornai a dormire, ma dopo aver finito i cereali tornai a letto.

Mi rannicchiai, con un cuscino pressato al petto, e piasi.

Lacrima dopo lacrima, bagnai il cuscino e le lenzuola, le mie guance e quelle ciocche di capelli sparse sotto di me.

Strinsi forte il cuscino, come se fosse mia madre, come se fosse lì, dispiaciuta ed era l'unica ad abbracciarmi, non mi aveva mai lasciata, tutto andava bene e non mi aveva mai lascaita, non aveva mai lasciato me e mio padre senza una parola.

Non ha detto nemmeno addio.

Un giorno arrivai a casa e tutte le sue cose erano sparite.

Non ha detto neanche addio...

Salì sul jet di Keith e non si guardò indietro.

Non ero nemmeno sicura che mi volesse lì al suo compleanno. Una macchia imperfetta sul sul dipinto perfetto che è la sua nuova vita...

"Florence" la voce di Harry suonò, seguita dal rumore delle nocche contro la porta.

Non gli dissi di entrare ma lo fece lo stesso.

Si sedette all'estremità del letto, cercai di calmare i singhiozzi ma non ci riuscii. I singhiozzi e i respiri affannati sarebbero stati difficili da controllare, e neanche il lamento che cresceva nella mia gola.

Harry posò la mani sulla mia schiena. "Non dobbiamo vederli se non vuoi. Non dobbiamo fare nulla che non vuoi. Non dobbiamo neanche andare al suo dannato compleanno. Posso andare a prendere il mio jet proprio adesso e possiamo andare dovunque nel mondo al tramonto. Hai sempre amato Londra, vero? Possiamo andare lì. Possiamo andare a Ibiza o alle Bora Bora, Tokyo, Sydney, Parigi... ovunque tu voglia Florence. Di cosa vuoi"

Non dissi nulla.

Piansi soltanto, piansi, piansi fino a quando non erano rimaste più lacrime da piangere, fino a quando i miei occhi si asciugarono e sapevo che era arrivato il momento di affrontare la realtà e spingermi su dal letto per sedermi.

"Non posso scappare dalla realtà per tutta la vita"

"Non stai scappando. La stai solo ignorando. Non le devi nulla. Non devi torturarti se non vuoi Florence"

Scossi la testa. "No, è mia madre. Devo provare... devo provare"

Harry aprì la bocca e potevo dire che voleva lottare per me, per la parte di me che non voleva questo. Ma ci ripensó e non disse nulla. La sua mano continuava a massaggiarmi la schiena con cerchi rilassanti. Pressó la fronte contro la mia spalla. "Odio vederti triste"

Sorrisi, ma sembrava più un pianto che qualunque altra cosa. "Odio vedermi triste anch'io"

La mia battuta si guadagnò una risatina da parte sua che poi mi aiutò ad alzarmi. "Mio padre ha prenotato un ristorante in centro. Porterà un po di amici"

Con un po di amici intendeva tanti amici. E con mio padre, intendeva mia madre. Keith Arlington non era uno che apprezzava le attenzioni quando non gli serviva. Ma mia madre era l'opposto. Amava le attenzioni e le adorazioni. Se potesse, starebbe al centro della vita di tutti.

Lo imparai quando ero giovane. Amava stare al centro dell'attenzione più di tutto, anche più di mio padre e me...

Soffocai una risatina "Faremo bene ad andare a fare shopping dopo, e prendere qualcosa di carino per stasera. Odia quando non rispecchio le sue idee. Se mi vestissi con qualcosa fuori stagione mi esilierebbe nelle profondità dei mari" scherzai, con una voce senza ironia.

"Ti vuole bene. Non puoi dubitare di questo"

"No Harry, non lo fa. Non lo fa davvero"

Harry venne più vicino. "Se non vuoi vederla, non devi farlo"

Non dissi nulla. Misi da parte l'argomento e aprii la bocca per cambiare argomento. "Cosa è successo tra te e Zayn? Perché non siete più amici? Per colpa mia, Harry?"

Lo vidi bloccarsi. Le sue labbra si pressarono prima di donarmi il suo famossissimo sorriso con le fossette. "Lo scoprirai presto. Magari anche stasera"

Elites (+18) traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora